Descrizione

Città di pianura, di origini molto antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato l'industria, particolarmente quella calzaturiera. I vigevanesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che non fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio, che presenta un paesaggio tipicamente lomellino, dominato dalle risaie e solcato da numerosi corsi d'acqua minori, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi solo accennate. Le acque del Ticino hanno esercitato in età remota una forte erosione che rende ben visibile il confine tra la zona alta e la valle nella quale scorre il fiume punteggiato da fitti boschi.

Città di pianura, di origini molto antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato l'industria, particolarmente quella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURIERA'>calzaturiera</a>. I vigevanesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che non fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio, che presenta un paesaggio tipicamente lomellino, dominato dalle risaie e solcato da numerosi corsi d'acqua minori, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi solo accennate. Le acque del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TICINO'>Ticino</a> hanno esercitato in età remota una forte erosione che rende ben visibile il confine tra la zona alta e la valle nella quale scorre il fiume punteggiato da fitti boschi.

Storia

Citata col nome di Vicogeboin in un documento del 963, ha origini molto più antiche: il primo insediamento nella zona risale infatti al terzo millennio a.C.; a questo subentrarono altri stanziamenti fino ad arrivare alla conquista romana. Nell'antichità fu un luogo fortificato in difesa del fiume e, contemporaneamente, notevole centro commerciale. Dopo le invasioni barbariche, potenziò il suo ruolo di centro mercantile, crescendo anche demograficamente. Costituitasi in comune, fu coinvolta nelle lotte tra milanesi e pavesi, venendo occupata ora dagli uni ora dagli altri e passando sotto diversi signori, finché nel 1319 pervenne ai Visconti, che ne conservarono il possesso fino all'estinzione della dinastia. Fallito il tentativo di rendersi autonoma, fu assoggettata dagli Sforza, sotto i quali, in particolare con Ludovico il Moro, registrò un grande rinnovamento urbanistico. Dagli Sforza passò ai Barbavara e da questi a Gian Giacomo Trivulzio. Eretta a città nel 1530, diventando sede vescovile, finì sotto il diretto dominio imperiale e nel corso del XVI e XVII secolo fu al centro delle lotte tra francesi e spagnoli per il controllo sulla Lombardia. Passata ai Savoia, divenne provincia nel 1789. Teatro della guerra tra Piemonte e Austria nella prima metà del 1800, registrò, nel periodo di pace che seguì, un grande sviluppo demografico, commerciale e industriale. Tra i monumenti spiccano: la cinquecentesca cattedrale di Sant'Ambrogio, in stile barocco; la torre comunale, detta del Bramante; il castello Sforzesco; le chiese di Santa Maria del Popolo, San Francesco, della Madonna della Neve e San Pietro Martire; i palazzi Roncalli, Saporiti, Sanseverino, Crespi e Municipale; il teatro Cagnoni e la villa Sforzesca. Degna di nota è anche la piazza Ducale.

Citata col nome di Vicogeboin in un documento del 963, ha origini molto più antiche: il primo insediamento nella zona risale infatti al terzo millennio a.C.; a questo subentrarono altri stanziamenti fino ad arrivare alla conquista romana. Nell'antichità fu un luogo fortificato in difesa del fiume e, contemporaneamente, notevole centro commerciale. Dopo le invasioni barbariche, potenziò il suo ruolo di centro mercantile, crescendo anche demograficamente. Costituitasi in comune, fu coinvolta nelle lotte tra milanesi e pavesi, venendo occupata ora dagli uni ora dagli altri e passando sotto diversi signori, finché nel 1319 pervenne ai Visconti, che ne conservarono il possesso fino all'estinzione della dinastia. Fallito il tentativo di rendersi autonoma, fu assoggettata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, sotto i quali, in particolare con Ludovico il Moro, registrò un grande rinnovamento urbanistico. Dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> passò ai Barbavara e da questi a Gian Giacomo Trivulzio. Eretta a città nel 1530, diventando sede vescovile, finì sotto il diretto dominio imperiale e nel corso del XVI e XVII secolo fu al centro delle lotte tra francesi e spagnoli per il controllo sulla Lombardia. Passata ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, divenne provincia nel 1789. Teatro della guerra tra Piemonte e Austria nella prima metà del 1800, registrò, nel periodo di pace che seguì, un grande sviluppo demografico, commerciale e industriale. Tra i monumenti spiccano: la cinquecentesca cattedrale di Sant'Ambrogio, in stile barocco; la torre comunale, detta del Bramante; il castello Sforzesco; le chiese di Santa Maria del Popolo, San Francesco, della Madonna della Neve e San Pietro Martire; i palazzi Roncalli, Saporiti, Sanseverino, Crespi e Municipale; il teatro Cagnoni e la villa Sforzesca. Degna di nota è anche la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PIAZZADUCALE'>piazza Ducale</a>.

Economia

Oltre che degli uffici che solitamente sono presenti in una città, è sede dell'Azienda Usl n. 43, del distretto scolastico n. 97 e dell'Azienda per la promozione del turismo. Nell'economia locale l'agricoltura (basata su coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi e frutteti) e l'allevamento di bovini e avicoli hanno perso terreno rispetto all'industria, che fa registrare un tale sviluppo del comparto calzaturiero da meritare alla città la definizione di capitale italiana della scarpa; sviluppati sono anche i comparti metalmeccanico ed edile e non mancano stabilimenti chimici e di prodotti petroliferi, alcune falegnamerie e una fonderia. Il terziario si compone di una capillare rete commerciale e dell'insieme dei servizi molto sviluppati in tutti i settori. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono istituti professionali e tecnici industriali e commerciali, istituti tecnici per geometri, istituti magistrali e licei scientifici, classici e linguistici, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dai musei Civico, della Calzatura e del Tesoro del Duomo. Sono presenti anche vari periodici ed emittenti radiofoniche. Numerose sono le strutture ricettive; quelle sanitarie comprendono una clinica privata e un ospedale e quelle sociali contano vari asili nido e case di riposo. Tra le strutture sportive va citato un campo da golf con 18 buche.

Oltre che degli uffici che solitamente sono presenti in una città, è sede dell'Azienda Usl n. 43, del distretto scolastico n. 97 e dell'Azienda per la promozione del turismo. Nell'economia locale l'agricoltura (basata su coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi e frutteti) e l'allevamento di bovini e avicoli hanno perso terreno rispetto all'industria, che fa registrare un tale sviluppo del comparto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURIERO'>calzaturiero</a> da meritare alla città la definizione di capitale italiana della scarpa; sviluppati sono anche i comparti metalmeccanico ed edile e non mancano stabilimenti chimici e di prodotti petroliferi, alcune falegnamerie e una fonderia. Il terziario si compone di una capillare rete commerciale e dell'insieme dei servizi molto sviluppati in tutti i settori. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono istituti professionali e tecnici industriali e commerciali, istituti tecnici per geometri, istituti magistrali e licei scientifici, classici e linguistici, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dai musei Civico, della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURA'>Calzatura</a> e del Tesoro del Duomo. Sono presenti anche vari periodici ed emittenti radiofoniche. Numerose sono le strutture ricettive; quelle sanitarie comprendono una clinica privata e un ospedale e quelle sociali contano vari asili nido e case di riposo. Tra le strutture sportive va citato un campo da golf con 18 buche.

Relazioni

Ad un significativo movimento turistico, legato alla motonautica e alla possibilità di utilizzare la canoa nei vari corsi d'acqua, si accompagna un consistente assorbimento di manodopera esterna, reso possibile dal ragguardevole sviluppo dei calzaturifici. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività commerciali, i suoi servizi e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, attira numerosi visitatori anche in occasione di appuntamenti consueti, come la sfilata dei carri allegorici, il mercatino dell'antiquariato e dell'usato, che ha luogo il terzo sabato di tutti i mesi, la fiera secolare e Vi-Pel Tecno (un'esposizione di macchinari, attrezzature e accessori per pelletteria) a marzo, la rassegna delle produzioni gastronomiche e alimentari della Lomellina, i tre giorni sul Ticino, la gara podistica "Scarpa d'oro" e "Cerchiamo l'oro insieme", ad aprile, "Vigevano vacanze" e "Bicinsieme", a maggio, la secolare festa d'agosto, il palio delle contrade e l'esposizione del fungo, a settembre. La festa del Santo Patrono, Beato Matteo, si celebra il secondo lunedì di ottobre.

Ad un significativo movimento turistico, legato alla motonautica e alla possibilità di utilizzare la canoa nei vari corsi d'acqua, si accompagna un consistente assorbimento di manodopera esterna, reso possibile dal ragguardevole sviluppo dei calzaturifici. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività commerciali, i suoi servizi e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, attira numerosi visitatori anche in occasione di appuntamenti consueti, come la sfilata dei carri allegorici, il mercatino dell'antiquariato e dell'usato, che ha luogo il terzo sabato di tutti i mesi, la fiera secolare e Vi-Pel Tecno (un'esposizione di macchinari, attrezzature e accessori per pelletteria) a marzo, la rassegna delle produzioni gastronomiche e alimentari della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>, i tre giorni sul <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TICINO'>Ticino</a>, la gara podistica "Scarpa d'oro" e "Cerchiamo l'oro insieme", ad aprile, "Vigevano vacanze" e "Bicinsieme", a maggio, la secolare festa d'agosto, il palio delle contrade e l'esposizione del fungo, a settembre. La festa del Santo Patrono, Beato Matteo, si celebra il secondo lunedì di ottobre.

Località

Buccella, Cascina Camina, Cascina Chitola, Cascina Colombarola, Cascina Gambolina, Cascina Nuova Bonacossa, Cascina Pecorara, Cascina Portalupa in Faenza, Cascina Rossa, Cascina San Marco, Cascina San Vittore, Casoni della Baita, Dosso dell'Erbetta, Fogliano Inferiore, Fogliano Superiore, Fossana Sud, Morsella, Piccolini Ovest, Sforzesca

Buccella, Cascina Camina, Cascina Chitola, Cascina Colombarola, Cascina Gambolina, Cascina Nuova Bonacossa, Cascina Pecorara, Cascina Portalupa in Faenza, Cascina Rossa, Cascina San Marco, Cascina San Vittore, Casoni della Baita, Dosso dell'Erbetta, Fogliano Inferiore, Fogliano Superiore, Fossana Sud, Morsella, Piccolini Ovest, Sforzesca

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vigevano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.