Descrizione

Centro di pianura, dalle origini molto antiche, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I vigasiani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; tra le altre località le più popolose sono Forette e Isolalta. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Salarino, Alzeri, Corte Brigafatta Nuova, Corte Brigafatta Vecchia, Corte Brognolo, Corte Campagnamagra, Corte Pietà, Corte Vaccaldo e San Bernardino, è ricco di fontanili e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; presenta, inoltre, un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca un gambero d’oro, accostato da una radice con la punta rivolta in basso. Il tutto è accompagnato da cinque stelle d’argento.

Centro di pianura, dalle origini molto antiche, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I vigasiani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; tra le altre località le più popolose sono Forette e Isolalta. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Salarino, Alzeri, Corte Brigafatta Nuova, Corte Brigafatta Vecchia, Corte Brognolo, Corte Campagnamagra, Corte Pietà, Corte Vaccaldo e San Bernardino, è ricco di fontanili e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; presenta, inoltre, un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca un gambero d’oro, accostato da una radice con la punta rivolta in basso. Il tutto è accompagnato da cinque stelle d’argento.

Storia

Sebbene la zona sia stata abitata già nell’età del bronzo (XIV-XII secolo a.C.), si ritiene che il suo nucleo originario sia sorto circa 800 anni prima di Cristo. Anteriormente alla conquista dei romani vi si insediarono diverse popolazioni, tra cui i celti, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti archeologici. Il toponimo è di sicura origine romana ma molto si discute sulla sua esatta etimologia: non è chiaro infatti se derivi da VICUS ADERIS, VICUS ATHESIS, VICUS ATTICUS o da VICUS ATTII. Al centro dell’opera di bonifica svolta dai monaci benedettini nei primi secoli dopo Cristo per rendere coltivabile il terreno, molto paludoso, all’inizio del secolo XI fu concessa dall’imperatore Enrico II al monastero veronese di San Zeno, divenendo nel 1164 teatro di un importante evento storico, quale la sconfitta di Federico Barbarossa a Vaccaldo ad opera dei comuni aderenti alla lega veronese. Costituitasi in comune nel 1226, fu coinvolta in continui scontri tra Verona e Mantova: la sua rocca, che sorgeva in posizione strategica sul Tartaro, fu abbattuta verso la metà del Quattrocento per impedire che cadesse in mani nemiche. Sotto il dominio dei veneziani registrò una crescita economica, basata sull’intensificarsi dei traffici commerciali, e verso il XVII secolo fu scelta come capoluogo dell’omonimo vicariato. Dopo la caduta della repubblica di Venezia, sul finire del Settecento, e dopo l’invasione napoleonica, passò all’Austria, venendo annessa all’Italia nel 1866. Tra i monumenti spiccano: la vecchia e la nuova parrocchiale di San Zenone; le ville Zambonina e Bassini; il santuario della Madonna a Campagnamagra, risalente alla seconda metà del Seicento, e le ville Malaspina e Carnesali rispettivamente a Forette e a Isolalta.

Sebbene la zona sia stata abitata già nell’età del bronzo (XIV-XII secolo a.C.), si ritiene che il suo nucleo originario sia sorto circa 800 anni prima di Cristo. Anteriormente alla conquista dei romani vi si insediarono diverse popolazioni, tra cui i celti, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti archeologici. Il toponimo è di sicura origine romana ma molto si discute sulla sua esatta etimologia: non è chiaro infatti se derivi da VICUS ADERIS, VICUS ATHESIS, VICUS ATTICUS o da VICUS ATTII. Al centro dell’opera di bonifica svolta dai monaci benedettini nei primi secoli dopo Cristo per rendere coltivabile il terreno, molto paludoso, all’inizio del secolo XI fu concessa dall’imperatore Enrico II al monastero veronese di San Zeno, divenendo nel 1164 teatro di un importante evento storico, quale la sconfitta di Federico Barbarossa a Vaccaldo ad opera dei comuni aderenti alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LEGAVERONESE'>lega veronese</a>. Costituitasi in comune nel 1226, fu coinvolta in continui scontri tra Verona e Mantova: la sua rocca, che sorgeva in posizione strategica sul Tartaro, fu abbattuta verso la metà del Quattrocento per impedire che cadesse in mani nemiche. Sotto il dominio dei veneziani registrò una crescita economica, basata sull’intensificarsi dei traffici commerciali, e verso il XVII secolo fu scelta come capoluogo dell’omonimo vicariato. Dopo la caduta della repubblica di Venezia, sul finire del Settecento, e dopo l’invasione napoleonica, passò all’Austria, venendo annessa all’Italia nel 1866. Tra i monumenti spiccano: la vecchia e la nuova parrocchiale di San Zenone; le ville Zambonina e Bassini; il santuario della Madonna a Campagnamagra, risalente alla seconda metà del Seicento, e le ville Malaspina e Carnesali rispettivamente a Forette e a Isolalta.

Economia

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano nei comparti alimentare (compreso il lattiero-caseario), automobilistico, conciario, edile, meccanico (comprese le fabbriche di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura), metalmeccanico, del legno e della produzione di laterizi; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di saponi e detergenti, articoli in carta, cartone e materie plastiche e confezione di altri articoli di vestiario ed accessori. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Le strutture sociali annoverano un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano nei comparti alimentare (compreso il lattiero-caseario), automobilistico, conciario, edile, meccanico (comprese le fabbriche di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura), metalmeccanico, del legno e della produzione di laterizi; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di saponi e detergenti, articoli in carta, cartone e materie plastiche e confezione di altri articoli di vestiario ed accessori. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Le strutture sociali annoverano un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento turistico, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini non sono rilevanti, a essi, comunque, la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni: il carnevale di Vigasio, con sfilata di carri e maschere, e la sagra di Campagnamagra, festa a carattere religioso che si svolge a settembre. Il Patrono, San Michele, si festeggia la quarta domenica di settembre con l’omonima sagra. Il giorno di astensione dal lavoro è il 29 settembre.

Sebbene non registri un significativo movimento turistico, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini non sono rilevanti, a essi, comunque, la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni: il carnevale di Vigasio, con sfilata di carri e maschere, e la sagra di Campagnamagra, festa a carattere religioso che si svolge a settembre. Il Patrono, San Michele, si festeggia la quarta domenica di settembre con l’omonima sagra. Il giorno di astensione dal lavoro è il 29 settembre.

Località

Corte Brigafatta Nuova, Corte Brigafatta Vecchia, Corte Brognolo, Corte Campagnamagra, Corte Ciringhelli, Forette, Isolalta, Salarino, San Bernardino

Corte Brigafatta Nuova, Corte Brigafatta Vecchia, Corte Brognolo, Corte Campagnamagra, Corte Ciringhelli, Forette, Isolalta, Salarino, San Bernardino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vigasio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.