Descrizione

Comune collinare, di origine antica, la cui economia è di tipo agricolo e industriale. La maggior parte dei vignolesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vive nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra gli aggregati urbani minori di Chioccale, Erzi, Panperduto, Precipiano, Vanzelle, Variano e Variano Superiore, nonché numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, interessato da un forte fenomeno di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figura una torre quadrata, d'argento, merlata alla guelfa, accompagnata, in un cantone del capo, da un grappolo d'uva nera e, in un cantone della punta, da un'ape d'oro in volo spiegato.

Comune collinare, di origine antica, la cui economia è di tipo agricolo e industriale. La maggior parte dei vignolesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vive nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra gli aggregati urbani minori di Chioccale, Erzi, Panperduto, Precipiano, Vanzelle, Variano e Variano Superiore, nonché numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, interessato da un forte fenomeno di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figura una torre quadrata, d'argento, merlata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFA'>guelfa</a>, accompagnata, in un cantone del capo, da un grappolo d'uva nera e, in un cantone della punta, da un'ape d'oro in volo spiegato.

Storia

Il toponimo, attestato relativamente tardi, riporta le forme “Vignole”, “Vignolis”, “Vignolae” e “Vignollae”. L'etimo è da ricercare nel latino VINEA, cui è applicato il suffisso diminutivale -OLUS, nel senso di ‘terreno coltivato a vigna'. Il determinante deriva dall'idronimo Borbera, sulla cui sponda sorge l'insediamento. Le sue origini risalgono al periodo antico, com'è ampiamente dimostrato dai numerosi reperti archeologici ritrovati sul suo territorio. In particolare sono interessanti le rovine e i minuti frammenti di marmo facenti sicuramente parte della stazione militare romana nata sulla via Postumia, divenuta importante centro commerciale in età imperiale. La documentazione storica riporta il suo nome a partire dal 1365, ma certo è che già prima appartenesse al feudo di Precipiano, centro monastico della Val Borbera e abbazia di remotissima fondazione. Accanto al potere monastico, regnarono localmente diverse signorie della zona, in particolar modo i Rati, ghibellini tortonesi che, dal 1340, si impegnarono nella lotta contro i guelfi e i loro alleato re Roberto d'Angiò. L'anno 1389 fu testimone del suo distacco giurisdizionale da Precipiano, grazie a una transazione avvenuta tra l'abate Bonifacio Rato-Opizzoni e i consoli di Vignole. Una volta decaduta l'abbazia, poi, Filippo Visconti distaccò definitivamente i due comuni e cedette il feudo alla famiglia dei Lonati. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse figurano: i resti dell'antica abbazia di Precipiano, tra cui parte di un campanile e delle mura; la torre dell'antico castello, oggi andato distrutto; la parrocchiale di San Lorenzo, risalente all'ultimo decennio del Settecento, dalla facciata barocca e dal campanile con cuspide a bulbo; la chiesa della Beata Vergine, eretta nel 1836 come ringraziamento per la liberazione dal colera.

Il toponimo, attestato relativamente tardi, riporta le forme “Vignole”, “Vignolis”, “Vignolae” e “Vignollae”. L'etimo è da ricercare nel latino VINEA, cui è applicato il suffisso diminutivale -OLUS, nel senso di ‘terreno coltivato a vigna'. Il determinante deriva dall'idronimo Borbera, sulla cui sponda sorge l'insediamento. Le sue origini risalgono al periodo antico, com'è ampiamente dimostrato dai numerosi reperti archeologici ritrovati sul suo territorio. In particolare sono interessanti le rovine e i minuti frammenti di marmo facenti sicuramente parte della stazione militare romana nata sulla via Postumia, divenuta importante centro commerciale in età imperiale. La documentazione storica riporta il suo nome a partire dal 1365, ma certo è che già prima appartenesse al feudo di Precipiano, centro monastico della Val Borbera e abbazia di remotissima fondazione. Accanto al potere monastico, regnarono localmente diverse signorie della zona, in particolar modo i Rati, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GHIBELLINI'>ghibellini</a> tortonesi che, dal 1340, si impegnarono nella lotta contro i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFI'>guelfi</a> e i loro alleato re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ROBERTODANGIO'>Roberto d'Angiò</a>. L'anno 1389 fu testimone del suo distacco giurisdizionale da Precipiano, grazie a una transazione avvenuta tra l'abate Bonifacio Rato-Opizzoni e i consoli di Vignole. Una volta decaduta l'abbazia, poi, Filippo Visconti distaccò definitivamente i due comuni e cedette il feudo alla famiglia dei Lonati. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse figurano: i resti dell'antica abbazia di Precipiano, tra cui parte di un campanile e delle mura; la torre dell'antico castello, oggi andato distrutto; la parrocchiale di San Lorenzo, risalente all'ultimo decennio del Settecento, dalla facciata barocca e dal campanile con cuspide a bulbo; la chiesa della Beata Vergine, eretta nel 1836 come ringraziamento per la liberazione dal colera.

Economia

È sede di Pro Loco. Il settore primario, che rappresenta ancora oggi una voce importante nell'economia vignolese, è presente con la coltivazione di cereali, foraggi, frumento, ortaggi, uva e altra frutta e con l'allevamento di avicoli, equini, ovini e bovini. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, della produzione di oli e grassi vegetali e animali, metallurgico, edile, chimico, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione, della produzione e distribuzione di energia elettrica, del legno e delle confezioni. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; è presente la biblioteca civica per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Il settore primario, che rappresenta ancora oggi una voce importante nell'economia vignolese, è presente con la coltivazione di cereali, foraggi, frumento, ortaggi, uva e altra frutta e con l'allevamento di avicoli, equini, ovini e bovini. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, della produzione di oli e grassi vegetali e animali, metallurgico, edile, chimico, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione, della produzione e distribuzione di energia elettrica, del legno e delle confezioni. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; è presente la biblioteca civica per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Rappresenta un'attrazione per gli amanti della natura, per via della sua posizione all'interno della comunità montana della “Val Borbera e Valle Spinti”, nel cui ambito si organizzano delle rassegne enogastronomiche conosciute come “Primavera e Autunno gastronomici”. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto con una fiera.

Rappresenta un'attrazione per gli amanti della natura, per via della sua posizione all'interno della comunità montana della “Val Borbera e Valle Spinti”, nel cui ambito si organizzano delle rassegne enogastronomiche conosciute come “Primavera e Autunno gastronomici”. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto con una fiera.

Località

Erzi, Variano, Variano Superiore

Erzi, Variano, Variano Superiore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vignole Borbera rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.