Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, con un'economia basata sull'agricoltura e soprattutto sull'industria. I vignatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia; la parte restante della popolazione si distribuisce in un numero poco rilevante di case sparse e nelle località di Cascina Bianca, Cascina Cusana, Cascina Gudo e Cascina San Pedrino. Il territorio ha un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Centro di pianura, di antiche origini, con un'economia basata sull'agricoltura e soprattutto sull'industria. I vignatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia; la parte restante della popolazione si distribuisce in un numero poco rilevante di case sparse e nelle località di Cascina Bianca, Cascina Cusana, Cascina Gudo e Cascina San Pedrino. Il territorio ha un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Anticamente chiamata Vineate, secondo alcuni studiosi deriva il toponimo dal latino VINEA, 'vigna', usato probabilmente in riferimento alla massiccia presenza di vigneti in questa zona, in cui l'agricoltura ha rappresentato in passato la principale risorsa economica. Nel corso del Medioevo, con la suddivisione della campagna milanese in più contadi, fu inserita in quello della Bazana (in seguito assorbito dal contado della Martesana), alle dipendenze, dal punto di vista della giurisdizione ecclesiastica, della pieve di Gorgonzola. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, si intrecciò con quella del feudo di Melzo, di cui fece parte e che, dopo essere stato assegnato, durante la signoria sforzesca, dal duca Galeazzo Maria Sforza a Lucia Marliani, nella prima metà del XVI secolo pervenne ai Trivulzio, i quali ne conservarono il possesso fino al 1678, quando tornò alla camera regia. Nei secoli successivi ebbero possedimenti in questi luoghi le famiglie dei Serbelloni, dei Busca Serbelloni, degli Arconati Visconti e dei Brambilla. Dopo le varie ripartizioni territoriali effettuate in Lombardia nel XVIII e XIX secolo, con l'avvento dell'unità d'Italia fu compresa nel XIV mandamento di Gorgonzola. Tra i monumenti spiccano la parrocchiale di Sant'Ambrogio, già esistente nel Cinquecento e ampliata nei secoli successivi, e l'antica chiesa di San Biagio, nel cui interno è possibile ammirare affreschi di pregevole fattura.

Anticamente chiamata Vineate, secondo alcuni studiosi deriva il toponimo dal latino VINEA, 'vigna', usato probabilmente in riferimento alla massiccia presenza di vigneti in questa zona, in cui l'agricoltura ha rappresentato in passato la principale risorsa economica. Nel corso del Medioevo, con la suddivisione della campagna milanese in più contadi, fu inserita in quello della Bazana (in seguito assorbito dal contado della Martesana), alle dipendenze, dal punto di vista della giurisdizione ecclesiastica, della pieve di Gorgonzola. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, si intrecciò con quella del feudo di Melzo, di cui fece parte e che, dopo essere stato assegnato, durante la signoria sforzesca, dal duca Galeazzo Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> a Lucia Marliani, nella prima metà del XVI secolo pervenne ai Trivulzio, i quali ne conservarono il possesso fino al 1678, quando tornò alla camera regia. Nei secoli successivi ebbero possedimenti in questi luoghi le famiglie dei Serbelloni, dei Busca Serbelloni, degli Arconati Visconti e dei Brambilla. Dopo le varie ripartizioni territoriali effettuate in Lombardia nel XVIII e XIX secolo, con l'avvento dell'unità d'Italia fu compresa nel XIV mandamento di Gorgonzola. Tra i monumenti spiccano la parrocchiale di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, già esistente nel Cinquecento e ampliata nei secoli successivi, e l'antica chiesa di San Biagio, nel cui interno è possibile ammirare affreschi di pregevole fattura.

Economia

Come molti altri comuni del circondario, non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre ai consueti uffici municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi, conserva un ruolo importante; è praticato anche l'allevamento di bovini. La principale risorsa economica è tuttavia costituita dall'industria, vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano; è rappresentata da varie aziende che operano nei comparti metalmeccanico, edile, farmaceutico e del mobile. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva (in grado però di soddisfare i bisogni primari della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali di rilievo (quali asili nido e case di riposo); nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, sia pure in misura meno rilevante, di soggiorno, quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Come molti altri comuni del circondario, non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre ai consueti uffici municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi, conserva un ruolo importante; è praticato anche l'allevamento di bovini. La principale risorsa economica è tuttavia costituita dall'industria, vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano; è rappresentata da varie aziende che operano nei comparti metalmeccanico, edile, farmaceutico e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva (in grado però di soddisfare i bisogni primari della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali di rilievo (quali asili nido e case di riposo); nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, sia pure in misura meno rilevante, di soggiorno, quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona, per l'assenza di attrattive significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più iniziative industriali, che consentono di assorbire manodopera non locale. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di eventi ricorrenti; tra questi meritano di essere citati il "Mese vignatese", con varie manifestazioni che si svolgono tra maggio e giugno, la festa dello sport, che ha luogo a giugno, e la festa dell'uva, organizzata ugualmente a settembre. Il Patrono è Sant'Ambrogio, la cui festa viene celebrata il 7 dicembre. Il gemellaggio con Gieres (Francia) è all'origine di una festa che si tiene ad anni alterni nel mese di settembre.

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona, per l'assenza di attrattive significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più iniziative industriali, che consentono di assorbire manodopera non locale. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di eventi ricorrenti; tra questi meritano di essere citati il "Mese vignatese", con varie manifestazioni che si svolgono tra maggio e giugno, la festa dello sport, che ha luogo a giugno, e la festa dell'uva, organizzata ugualmente a settembre. Il Patrono è Sant'Ambrogio, la cui festa viene celebrata il 7 dicembre. Il gemellaggio con Gieres (Francia) è all'origine di una festa che si tiene ad anni alterni nel mese di settembre.

Località

Cascina Bianca, Cascina Cusana, Cascina Gudo, Cascina San Pedrino

Cascina Bianca, Cascina Cusana, Cascina Gudo, Cascina San Pedrino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vignate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.