Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si fonda sulla coesistenza di attività agricole e industriali. I viganesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, contiguo alle località di Borgo di Terzo, Berzo San Fermo e Grone dei comuni omonimi, nonché in località Martina; gli altri sono distribuiti in alcune decine di case sparse. Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Martina, presenta un profilo geometrico alquanto ondulato, con variazioni altimetriche più accentuate nella parte settentrionale. L'abitato, con edifici in pietra viva e strette viuzze, conserva i resti di fortificazioni medievali, incorporati in altri fabbricati; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, partito semitroncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo porpora, una torre d'oro merlata alla guelfa, una croce latina rossa in campo argenteo e un'ascia preistorica posta in banda su fondo azzurro.

Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si fonda sulla coesistenza di attività agricole e industriali. I viganesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, contiguo alle località di Borgo di Terzo, Berzo San Fermo e Grone dei comuni omonimi, nonché in località Martina; gli altri sono distribuiti in alcune decine di case sparse. Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Martina, presenta un profilo geometrico alquanto ondulato, con variazioni altimetriche più accentuate nella parte settentrionale. L'abitato, con edifici in pietra viva e strette viuzze, conserva i resti di fortificazioni medievali, incorporati in altri fabbricati; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, partito semitroncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo porpora, una torre d'oro merlata alla guelfa, una croce latina rossa in campo argenteo e un'ascia preistorica posta in banda su fondo azzurro.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi preistorici, come testimoniato dalla scoperta di alcuni strumenti litici, oltre che di vari reperti databili al Paleolito; a tali ritrovamenti si aggiunge quello di una tomba della tarda età del bronzo. Chiamata Vigano fino al 1863, quando fu aggiunta la specificazione San Martino, che allude al culto di questo Santo, deriva il toponimo dal termine latino VICANUS, ossia 'abitante del luogo', ma in documenti medievali VIGANUM è attestato anche col significato di 'abitato, frazione del comune'. La sua storia, nella quale non si registrano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, coinvolti, nel corso dei secoli, in numerosi scontri: alle lotte tra i guelfi e i ghibellini seguirono quelle tra il Ducato di Milano e la Repubblica veneta, il cui dominio si protrasse fino al 1797, sia pure con brevi parentesi dovute a occupazioni francesi e spagnole. Del suo patrimonio storico-architettonico, oltre ai ruderi di un antico fabbricato (il cosiddetto "castello") e ai resti di una vecchia torre, fanno parte: il seicentesco santuario della Madonna del fiore, costruito su un precedente edificio di culto, della seconda metà del 1500; la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, eretta nel Cinquecento ma rimaneggiata nel XVIII secolo, con pregevoli sculture e opere a intaglio dell'artigianato locale.

I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi preistorici, come testimoniato dalla scoperta di alcuni strumenti litici, oltre che di vari reperti databili al Paleolito; a tali ritrovamenti si aggiunge quello di una tomba della tarda età del bronzo. Chiamata Vigano fino al 1863, quando fu aggiunta la specificazione San Martino, che allude al culto di questo Santo, deriva il toponimo dal termine latino VICANUS, ossia 'abitante del luogo', ma in documenti medievali VIGANUM è attestato anche col significato di 'abitato, frazione del comune'. La sua storia, nella quale non si registrano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, coinvolti, nel corso dei secoli, in numerosi scontri: alle lotte tra i guelfi e i ghibellini seguirono quelle tra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>Ducato di Milano</a> e la Repubblica veneta, il cui dominio si protrasse fino al 1797, sia pure con brevi parentesi dovute a occupazioni francesi e spagnole. Del suo patrimonio storico-architettonico, oltre ai ruderi di un antico fabbricato (il cosiddetto "castello") e ai resti di una vecchia torre, fanno parte: il seicentesco santuario della Madonna del fiore, costruito su un precedente edificio di culto, della seconda metà del 1500; la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, eretta nel Cinquecento ma rimaneggiata nel XVIII secolo, con pregevoli sculture e opere a intaglio dell'artigianato locale.

Economia

Non vanta una rete di uffici e servizi articolata. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali, vite e frutta; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione risulta, tuttavia, quello industriale, costituito da aziende che operano nei comparti edile, tessile, del legno e della fabbricazione di mobili. Più modesta è la presenza del terziario: manca il servizio di intermediazione monetaria e la rete commerciale risulta appena sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali della comunità. Non ci sono strutture sociali, sportive e ricreative di un certo rilievo; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non si dispone di una biblioteca per l'approfondimento cultura. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l'assenza di una farmacia rende necessario recarsi nei centri vicini anche per i servizi sanitari di base.

Non vanta una rete di uffici e servizi articolata. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali, vite e frutta; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione risulta, tuttavia, quello industriale, costituito da aziende che operano nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, del legno e della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>. Più modesta è la presenza del terziario: manca il servizio di intermediazione monetaria e la rete commerciale risulta appena sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali della comunità. Non ci sono strutture sociali, sportive e ricreative di un certo rilievo; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non si dispone di una biblioteca per l'approfondimento cultura. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l'assenza di una farmacia rende necessario recarsi nei centri vicini anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica e gustando le specialità gastronomiche locali, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per completare l'istruzione obbligatoria, frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi. Tra le manifestazioni che tradizionalmente animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere ricordate le feste della Madonna del fiore e della Madonna di San Martino, che si svolgono a luglio. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata il 24 giugno.

Sebbene non registri un significativo movimento turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica e gustando le specialità gastronomiche locali, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per completare l'istruzione obbligatoria, frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi. Tra le manifestazioni che tradizionalmente animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere ricordate le feste della Madonna del fiore e della Madonna di San Martino, che si svolgono a luglio. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata il 24 giugno.

Località

Martina

Martina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vigano San Martino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.