Descrizione

Centro medievale situato su di un colle, rurale nelle radici culturali ed economiche e prosperoso, malgrado la sua scarsa disponibilità ad aprirsi. Una piccola parte della comunità dei vagliesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi- è distribuita in alcuni aggregati urbani minori, quali: Bivigliano, Caselline, Convento Monte Senario, Fontebuona, Fontesecca, Montorsoli, Mulinaccio, Paterno, Pratolino, Valico, Vetta Le Croci. Da parte sua il capoluogo è lo specchio di una situazione di stallo: ha infatti conosciuto solo una modesta espansione e costantemente favorito un'edilizia orientata verso la salvaguardia della vivibilità dell'area. Il territorio comunale ha un profilo lievemente ondulato, attestato su quote altimetriche piuttosto modeste, tanto che quasi ovunque la vegetazione si identifica con quella caratteristica dei climi temperati: viti e ulivi, che talvolta lasciano spazi a boschi di castagno e di abete. Nello stemma comunale campeggia l'immagine delle chiavi; esse alludono ai vescovi fiorentini, che ebbero giurisdizione su queste terre, e a S. Pietro, protettore della pieve e della comunità.  

Centro medievale situato su di un colle, rurale nelle radici culturali ed economiche e prosperoso, malgrado la sua scarsa disponibilità ad aprirsi. Una piccola parte della comunità dei vagliesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi- è distribuita in alcuni aggregati urbani minori, quali: Bivigliano, Caselline, Convento Monte Senario, Fontebuona, Fontesecca, Montorsoli, Mulinaccio, Paterno, Pratolino, Valico, Vetta Le Croci. Da parte sua il capoluogo è lo specchio di una situazione di stallo: ha infatti conosciuto solo una modesta espansione e costantemente favorito un'edilizia orientata verso la salvaguardia della vivibilità dell'area. Il territorio comunale ha un profilo lievemente ondulato, attestato su quote altimetriche piuttosto modeste, tanto che quasi ovunque la vegetazione si identifica con quella caratteristica dei climi temperati: viti e ulivi, che talvolta lasciano spazi a boschi di castagno e di abete. Nello stemma comunale campeggia l'immagine delle chiavi; esse alludono ai vescovi fiorentini, che ebbero giurisdizione su queste terre, e a S. Pietro, protettore della pieve e della comunità.  

Storia

Il più antico insediamento si sviluppò nel Medioevo, con la funzione di nodo viario, lungo la strada che conduceva a Bologna. La denominazione della località trae origine da quella dell'antico castello e pieve di "Sancti Petri in Valea", che appartenne ai vescovi fiorentini e poi, a partire da XIV sec. al comune di Firenze. Il periodo medievale è denso di iniziative architettoniche più che di avvenimenti storici: sorse in quell'epoca il convento di Montesenario, fondato nel 1231 da sette nobili fiorentini, la chiesa di S. Romolo a Bivigliano, eretta fra il sec. XI e il XII, e ancora la pieve di S. Cresci a Macioli, di cui fu rettore, nel XV sec., il pievano Arlotto, celebre per le sue burle. Nel 1870  fu venduta dai Lorena ai Demidoff la villa di Pratolino, che era stata acquistata nel 1594 dai Medici e trasformata dal Buontalenti; la sua fama è legata soprattutto al parco di straordinarie dimensioni che la circonda.  

Il più antico insediamento si sviluppò nel Medioevo, con la funzione di nodo viario, lungo la strada che conduceva a Bologna. La denominazione della località trae origine da quella dell'antico castello e pieve di "Sancti Petri in Valea", che appartenne ai vescovi fiorentini e poi, a partire da XIV sec. al comune di Firenze. Il periodo medievale è denso di iniziative architettoniche più che di avvenimenti storici: sorse in quell'epoca il convento di Montesenario, fondato nel 1231 da sette nobili fiorentini, la chiesa di S. Romolo a Bivigliano, eretta fra il sec. XI e il XII, e ancora la pieve di S. Cresci a Macioli, di cui fu rettore, nel XV sec., il pievano Arlotto, celebre per le sue burle. Nel 1870  fu venduta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LORENA'>Lorena</a> ai Demidoff la villa di Pratolino, che era stata acquistata nel 1594 dai Medici e trasformata dal Buontalenti; la sua fama è legata soprattutto al parco di straordinarie dimensioni che la circonda.  

Economia

Attualmente sono pochi gli elementi di disturbo della quiete che domina sovrana in questo centro rurale della campagna toscana. Una discreta fetta della popolazione, in verità in leggera flessione, continua dedicarsi alla coltura di viti e olivi, da cui discende una buona produzione enologica e soprattutto olearia. Piccole aziende artigiane, inoltre, operano nei settori delle confezioni e dei materiali da costruzioni e trainano un significativo indotto commerciale. In ultima analisi, l'assetto economico, per quanto privo di autentici fermenti e refrattario alle innovazioni, riesce a garantire complessivamente un buon tenore di vita. La dotazione di infrastrutture non è poi trascurabile, considerate le dimensioni del centro: in questo comune sono attivate la scuola materna, le elementari, la scuola media e una scuola professionale edile; oltre ad una biblioteca comunale vi si trova un centro di documentazione dei parchi presso villa Demidoff; le strutture sanitarie, infine, offrono un centro di pronto intervento nel capoluogo comunale e una pluralità di servizi nell'ospedale "G. Banti" di Pratolino, mentre quelle sportive annoverano un maneggio e dei campi da tennis.  

Attualmente sono pochi gli elementi di disturbo della quiete che domina sovrana in questo centro rurale della campagna toscana. Una discreta fetta della popolazione, in verità in leggera flessione, continua dedicarsi alla coltura di viti e olivi, da cui discende una buona produzione enologica e soprattutto olearia. Piccole aziende artigiane, inoltre, operano nei settori delle confezioni e dei materiali da costruzioni e trainano un significativo indotto commerciale. In ultima analisi, l'assetto economico, per quanto privo di autentici fermenti e refrattario alle innovazioni, riesce a garantire complessivamente un buon tenore di vita. La dotazione di infrastrutture non è poi trascurabile, considerate le dimensioni del centro: in questo comune sono attivate la scuola materna, le elementari, la scuola media e una scuola professionale edile; oltre ad una biblioteca comunale vi si trova un centro di documentazione dei parchi presso villa Demidoff; le strutture sanitarie, infine, offrono un centro di pronto intervento nel capoluogo comunale e una pluralità di servizi nell'ospedale "G. Banti" di Pratolino, mentre quelle sportive annoverano un maneggio e dei campi da tennis.  

Relazioni

Per la folla di turisti che continua ad affluire nella zona, la sua limitata dotazione di strutture, la scarsa disponibilità al nuovo e l'ostinato attaccamento alla tradizione rappresentano di certo un ulteriore elemento di fascino. In queste zone si può recuperare un rapporto vivo e profondo con la natura; cacciare selvaggina oppure gustarla in qualche tranquillo ristorante accompagnata da varietà locali di funghi e seguita magari dai tipici dolci di castagne; contemplare ammirati l'imponenza degli abeti disseminati nel parco del monte Senario o esplorare le grotte sotterranee del parco di Pratolino. Quest'ultimo si anima di un particolare fervore da maggio a settembre: in quel periodo, infatti, sono aperte al pubblico le sale sontuose di villa Demidoff, che offrono un'ideale ambientazione a concerti di musica classica da camera. La festa del Patrono S. Pietro si festeggia il 29 giugno.

Per la folla di turisti che continua ad affluire nella zona, la sua limitata dotazione di strutture, la scarsa disponibilità al nuovo e l'ostinato attaccamento alla tradizione rappresentano di certo un ulteriore elemento di fascino. In queste zone si può recuperare un rapporto vivo e profondo con la natura; cacciare selvaggina oppure gustarla in qualche tranquillo ristorante accompagnata da varietà locali di funghi e seguita magari dai tipici dolci di castagne; contemplare ammirati l'imponenza degli abeti disseminati nel parco del monte Senario o esplorare le grotte sotterranee del parco di Pratolino. Quest'ultimo si anima di un particolare fervore da maggio a settembre: in quel periodo, infatti, sono aperte al pubblico le sale sontuose di villa Demidoff, che offrono un'ideale ambientazione a concerti di musica classica da camera. La festa del Patrono S. Pietro si festeggia il 29 giugno.

Località

Bivigliano, Caselline, Convento Monte Senario, Fontebuona, Il Torrino, Marroneto, Montorsoli, Mulinaccio, Paterno, Pratolino, Saltalavacca, Sanatorio, Uccellatoio, Vetta le Croci, Viliani

Bivigliano, Caselline, Convento Monte Senario, Fontebuona, Il Torrino, Marroneto, Montorsoli, Mulinaccio, Paterno, Pratolino, Saltalavacca, Sanatorio, Uccellatoio, Vetta le Croci, Viliani

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vaglia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.