Comune di Vezza d'Oglio: storia, economia, news e indirizzi utili

Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si basa sull'agricoltura e sulle attività connesse al turismo. I vezzesi presentano un indice di vecchiaia nella media e risiedono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Dàvena, Grano e Tù. Il territorio, che offre un incantevole scenario naturalistico, mostra un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 3.283 metri del massiccio della Pietra Rossa. L'abitato è interessato da una forte espansione edilizia, dovuta soprattutto all'incremento del turismo: molti villeggianti vi hanno costruito la casa per le vacanze (notevole il numero di stanze non occupate); il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Abitata fin da epoca preistorica, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di numerose incisioni rupestri camune, ha un toponimo di origini incerte: alcuni studiosi ritengono che esso derivi da "avesh", 'abete', o dal latino VICIA, 'veccia', mentre altri lo riportano al celtico "esh", che significa 'acqua'; non manca neppure chi si richiama ai termini VETITA, 'vietata' (riferito a una foresta demaniale) e VEXO, ossia 'zona battuta dal vento'. La specificazione "d'Oglio" fu aggiunta nel 1863. Le prime notizie certe sul borgo risalgono al secolo XI, quando il vescovo di Brescia concesse alla locale chiesa di San Martino il privilegio di riscuotere le decime assegnate alla pieve di Edolo. Infeudata dalla curia bresciana a più nobili famiglie, tra cui i Pasolini, conobbe un periodo di prosperità sotto i Federici che, tra il 1300 e la prima metà del 1400, governarono su tutta l'alta Val Camonica, insediandosi nella rocca vezzese. Verso la metà del XV secolo fu annessa alla Repubblica veneta, il cui dominio fu caratterizzato da carestie, pestilenze e soprattutto da incendi, che distrussero gran parte dell'abitato. Teatro, nel 1866, di uno scontro tra le truppe austriache e quelle garibaldine, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Tra le testimonianze storico-architettoniche vanno segnalati: i resti della torre Federici; la parrocchiale di San Martino, ricostruita nella seconda metà del XVIII secolo; la chiesa di San Clemente, del 1100; la cinquecentesca chiesa dei Santi Giorgio e Michele, a Dàvena; la chiesa di San Giuseppe, a Tù, e quella dei Santi Rocco e Sebastiano, a Grano.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di carabinieri e vigili del fuoco. L'agricoltura, basata essenzialmente sulla coltivazione dei cereali, è integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti chimico, edile, elettrico, meccanico, metallurgico, dell'abbigliamento e del legno. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolari, non dispone di strutture sociali degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Notevole è la capacità ricettiva, offrendosi una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è garantito il servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica ed effettuando interessanti escursioni nel Parco naturale dell'Adamello, è al centro di rapporti alquanto intensi con i comuni vicini, grazie alle discrete opportunità occupazionali offerte proprio dallo sviluppo del turismo. Tuttavia i movimenti pendolari si verificano anche nel senso contrario, a causa della mancanza sul posto di vari servizi, che costringe gli abitanti a rivolgersi ai centri più forniti. Tra le manifestazioni tradizionali vanno citate: la festa degli alpini, il palio delle contrade, la festa dell'ospite e alcune fiere, che si svolgono ad agosto, e la rassegna dei presepi. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre.

Località

Davena, Grano, Pietra Rossa, Pornina, Tù

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vezza d'Oglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

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