Descrizione

Comune di pianura, di presunte origini medioevali, che ha affiancato un modesto sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. La comunità dei verruesi, che presenta un indice di vecchiaia straordinariamente elevato, è pressoché integralmente concentrata nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio, completamente pianeggiante, disegna un profilo geometrico molto regolare, quasi piatto, presentando impercettibili variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 61 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 67 metri.

Comune di pianura, di presunte origini medioevali, che ha affiancato un modesto sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. La comunità dei verruesi, che presenta un indice di vecchiaia straordinariamente elevato, è pressoché integralmente concentrata nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio, completamente pianeggiante, disegna un profilo geometrico molto regolare, quasi piatto, presentando impercettibili variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 61 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 67 metri.

Storia

Le origini di questo borgo, il cui toponimo probabilmente deriva dal latino tardo medievale "veruhia", che significa 'saliceto', sono molto incerte: alcuni studiosi infatti ritengono che l'abitato si sia costituito nel Medioevo e che, nella seconda metà del XV secolo, era stato infeudato a Guidantonio Arcimboldi; secondo altri invece le sue origini sono più recenti. E certo invece che fino al 1692 questo territorio si trovava sulla riva sinistra del Po, in Lomellina: passò sulla sponda opposta in seguito al mutamento del corso del fiume dopo la grande alluvione avvenuta in quell'anno. Secondo una credenza locale, un funzionario del ducato di Milano, ricevute in dono queste terre, le avrebbe suddivise in vari appezzamenti, concedendo questi ultimi in enfiteusi a più contadini. Dopo essere stata annessa fino alla seconda metà del XVIII secolo al feudo di Mezzano Siccomario, divenne a sua volta feudo e fu assegnata ai Lasegn. Chiamata Verrua Siccomàrio fino al 1929, fu per molto tempo unita a Rea, formando con questa un unico comune fino al 1948, quando i territori vennero separati. Dal punto di vista monumentale, vanno citati il palazzo Doglia, fatto costruire dal conte milanese Francesco Opizzoni nella prima metà dell'Ottocento, e la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente nella sua struttura originaria al Settecento e ricostruita nel 1954, che non presenta aspetti architettonici degni di nota.

Le origini di questo borgo, il cui toponimo probabilmente deriva dal latino tardo medievale "veruhia", che significa 'saliceto', sono molto incerte: alcuni studiosi infatti ritengono che l'abitato si sia costituito nel Medioevo e che, nella seconda metà del XV secolo, era stato infeudato a Guidantonio Arcimboldi; secondo altri invece le sue origini sono più recenti. E certo invece che fino al 1692 questo territorio si trovava sulla riva sinistra del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>: passò sulla sponda opposta in seguito al mutamento del corso del fiume dopo la grande alluvione avvenuta in quell'anno. Secondo una credenza locale, un funzionario del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>, ricevute in dono queste terre, le avrebbe suddivise in vari appezzamenti, concedendo questi ultimi in enfiteusi a più contadini. Dopo essere stata annessa fino alla seconda metà del XVIII secolo al feudo di Mezzano Siccomario, divenne a sua volta feudo e fu assegnata ai Lasegn. Chiamata Verrua Siccomàrio fino al 1929, fu per molto tempo unita a Rea, formando con questa un unico comune fino al 1948, quando i territori vennero separati. Dal punto di vista monumentale, vanno citati il palazzo Doglia, fatto costruire dal conte milanese Francesco Opizzoni nella prima metà dell'Ottocento, e la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente nella sua struttura originaria al Settecento e ricostruita nel 1954, che non presenta aspetti architettonici degni di nota.

Economia

Come molti alti comuni della provincia, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi molto articolata: infatti, se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco è chiamato a svolgere, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutteti; da pochi anni, inoltre, si è iniziata su scala commerciale la coltivazione dei crisantemi, con notevoli vantaggi dei coltivatori interessati. Il tessuto industriale è costituito da alcune fabbriche di mobili e da qualche impresa operante nei comparti metalmeccanico ed edile. Il terziario si compone di una piccola rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, oltre ai servizi forniti dalla pubblica amministrazione e a quelli relativi all'istruzione primaria e secondaria, è presente il servizio bancario. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; mancano anche strutture destinate all'arricchimento culturale, mentre quelle scolastiche permettono di frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Come molti alti comuni della provincia, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi molto articolata: infatti, se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco è chiamato a svolgere, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutteti; da pochi anni, inoltre, si è iniziata su scala commerciale la coltivazione dei crisantemi, con notevoli vantaggi dei coltivatori interessati. Il tessuto industriale è costituito da alcune fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e da qualche impresa operante nei comparti metalmeccanico ed edile. Il terziario si compone di una piccola rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, oltre ai servizi forniti dalla pubblica amministrazione e a quelli relativi all'istruzione primaria e secondaria, è presente il servizio bancario. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; mancano anche strutture destinate all'arricchimento culturale, mentre quelle scolastiche permettono di frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate, a causa della mancanza di attrattive di rilievo, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza di qualche attività industriale che consente di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, come la fiera del primo lunedì di luglio e la mostra del crisantemo e dei fiori, che si svolge ad ottobre e dura tre giorni. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata, con l'omonima sagra, la terza domenica di agosto. Ha dato i natali al compositore e direttore d'orchestra Primo Casale, scomparso a Caracas, in Venezuela, dove si era affermato come direttore d'orchestra e come insegnante nel locale conservatorio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate, a causa della mancanza di attrattive di rilievo, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza di qualche attività industriale che consente di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, come la fiera del primo lunedì di luglio e la mostra del crisantemo e dei fiori, che si svolge ad ottobre e dura tre giorni. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata, con l'omonima sagra, la terza domenica di agosto. Ha dato i natali al compositore e direttore d'orchestra Primo Casale, scomparso a Caracas, in Venezuela, dove si era affermato come direttore d'orchestra e come insegnante nel locale conservatorio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Verrua Po rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.