Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, che è riuscito a raggiungere un sostanziale equilibrio economico tra l'agricoltura e l'industria. La comunità dei verolesi presenta un indice di vecchiaia nella media e si distribuisce tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località di Monticelli d'Oglio, Cascina Malgherosse e Villanuova. Il territorio, ricco di corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, mostra un profilo geometrico molto regolare, con lievi variazioni altimetriche. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, che ne sta gradualmente trasformando l'aspetto, conserva significative testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con decreto del 1952, raffigura un fascio di tre spighe di grano sormontate dalla scritta in nero VETUS VIRESCIT; sul capo azzurro spicca una croce d'argento.

Centro di pianura, di origine antica, che è riuscito a raggiungere un sostanziale equilibrio economico tra l'agricoltura e l'industria. La comunità dei verolesi presenta un indice di vecchiaia nella media e si distribuisce tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località di Monticelli d'Oglio, Cascina Malgherosse e Villanuova. Il territorio, ricco di corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, mostra un profilo geometrico molto regolare, con lievi variazioni altimetriche. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, che ne sta gradualmente trasformando l'aspetto, conserva significative testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con decreto del 1952, raffigura un fascio di tre spighe di grano sormontate dalla scritta in nero VETUS VIRESCIT; sul capo azzurro spicca una croce d'argento.

Storia

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcuni reperti archeologici, ha un toponimo di origini incerte: potrebbe trattarsi di un diminutivo del termine "villa" o di una derivazione dal latino VIRIOLA, che significa 'piccolo cerchio', in riferimento alle anse formate dal fiume Strone. L'aggettivo, "vecchia" fu aggiunto per distinguerla da Verolanuova. Citata come Verolavetula in documento della fine del XII secolo, nell'alto Medioevo fu sottoposta alla giurisdizione della pieve di Quinzano, venendo poi donata all'abbazia di Leno dai re longobardi. Dotata di un castello, fu espugnata dal Senseverino. Per la sua lontananza dalle principali vie di comunicazione trascorse un'esistenza piuttosto tranquilla, senza essere coinvolta nelle lotte che travagliarono gran parte del Bresciano dal XIV al XVI secolo. Possedimenti nella zona ebbero, tra gli altri, i Martinengo, i Griffi e i Borromeo di Milano. Tra gli eroi risorgimentali va ricordato Luigi Contratti, uno dei capi della rivolta delle Dieci Giornate di Brescia. Nel 1927 fu unita a Verolanuova, recuperando l'autonomia amministrativa nel 1948. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, costruita nel Settecento su un precedente edificio di culto; la cinquecentesca chiesetta di San Vito; la coeva chiesa di San Rocco, con pregevoli affreschi del XVI secolo; il santuario della Madonna delle Cave e, nella località di Monticelli d'Oglio, il palazzo Provaglio, risalente al Quattrocento. Degni di nota sono anche la torre gotica e i resti del castello medievale.

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcuni reperti archeologici, ha un toponimo di origini incerte: potrebbe trattarsi di un diminutivo del termine "villa" o di una derivazione dal latino VIRIOLA, che significa 'piccolo cerchio', in riferimento alle anse formate dal fiume Strone. L'aggettivo, "vecchia" fu aggiunto per distinguerla da Verolanuova. Citata come Verolavetula in documento della fine del XII secolo, nell'alto Medioevo fu sottoposta alla giurisdizione della pieve di Quinzano, venendo poi donata all'abbazia di Leno dai re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>. Dotata di un castello, fu espugnata dal Senseverino. Per la sua lontananza dalle principali vie di comunicazione trascorse un'esistenza piuttosto tranquilla, senza essere coinvolta nelle lotte che travagliarono gran parte del Bresciano dal XIV al XVI secolo. Possedimenti nella zona ebbero, tra gli altri, i Martinengo, i Griffi e i Borromeo di Milano. Tra gli eroi risorgimentali va ricordato Luigi Contratti, uno dei capi della rivolta delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DIECIGIORNATEDIBRESCIA'>Dieci Giornate di Brescia</a>. Nel 1927 fu unita a Verolanuova, recuperando l'autonomia amministrativa nel 1948. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, costruita nel Settecento su un precedente edificio di culto; la cinquecentesca chiesetta di San Vito; la coeva chiesa di San Rocco, con pregevoli affreschi del XVI secolo; il santuario della Madonna delle Cave e, nella località di Monticelli d'Oglio, il palazzo Provaglio, risalente al Quattrocento. Degni di nota sono anche la torre gotica e i resti del castello medievale.

Economia

L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si avvale di proficue coltivazioni di cereali, frumento e foraggi; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Anche le attività industriali danno un buon contributo alla crescita del reddito pro capite: sviluppata è l'industria calzaturiera, affiancata da aziende che operano nei comparti alimentare, automobilistico, chimico, edile, metalmeccanico, tessile, del legno, dei materiali da costruzione, della stampa, della gioielleria e dell'oreficeria nonché della fabbricazione di mobili, giochi e giocattoli. Il terziario, oltre a garantire l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, annovera attività radiotelevisive, assicurazioni e fondi pensioni. Una buona rete commerciale completa il quadro delle risorse economiche. Tra le strutture sociali si registra la presenza di alcune case di riposo. Nelle suole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; a livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si avvale di proficue coltivazioni di cereali, frumento e foraggi; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Anche le attività industriali danno un buon contributo alla crescita del reddito pro capite: sviluppata è l'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURIERA'>calzaturiera</a>, affiancata da aziende che operano nei comparti alimentare, automobilistico, chimico, edile, metalmeccanico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, del legno, dei materiali da costruzione, della stampa, della gioielleria e dell'oreficeria nonché della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, giochi e giocattoli. Il terziario, oltre a garantire l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, annovera attività radiotelevisive, assicurazioni e fondi pensioni. Una buona rete commerciale completa il quadro delle risorse economiche. Tra le strutture sociali si registra la presenza di alcune case di riposo. Nelle suole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; a livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco naturale dell'Oglio nord, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti localmente, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Tra gli appuntamenti tradizionali merita di essere citata la festa della terza di ottobre. I Patroni, i Santi Pietro e Paolo, vengono festeggiati il 29 giugno.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco naturale dell'Oglio nord, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti localmente, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Tra gli appuntamenti tradizionali merita di essere citata la festa della terza di ottobre. I Patroni, i Santi Pietro e Paolo, vengono festeggiati il 29 giugno.

Località

Cascina Malgherosse, Monticelli d'Oglio, Villanuova

Cascina Malgherosse, Monticelli d'Oglio, Villanuova

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Verolavecchia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.