Descrizione

Cittadina di pianura, capoluogo di provincia, di antichissima origine, fonda la sua economia su attività secondarie e terziarie; famosa per le sue risaie, è definita il centro europeo del riso. I vercellesi, che presentano un indice di vecchiaia molto al di sopra della media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località Prato del Cane, Cascine Strà e Montonero nonché in numerosissimi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. Analogamente l'abitato ha un andamento plano altimetrico tipico di pianura. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca una croce rossa. Il motto è: POTIUS MORI QUAM FOEDARI.

Cittadina di pianura, capoluogo di provincia, di antichissima origine, fonda la sua economia su attività secondarie e terziarie; famosa per le sue risaie, è definita il centro europeo del riso. I vercellesi, che presentano un indice di vecchiaia molto al di sopra della media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località Prato del Cane, Cascine Strà e Montonero nonché in numerosissimi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. Analogamente l'abitato ha un andamento plano altimetrico tipico di pianura. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca una croce rossa. Il motto è: POTIUS MORI QUAM FOEDARI.

Storia

Dall'origine quanto mai oscura, il toponimo, presente nei testi latini sempre come VERCELLAE, sembrerebbe derivare per contrazione dei nomi VENERIS CELLA, a documentare il perdurare del culto della divinità pagana. Fondata dai celti seicento anni prima di Cristo, ebbe la cittadinanza romana nel 49 a.C. divenendo MUNICIPIUM; fu ducato longobardo, contea franca e libero comune dal secolo XII. Le aspre contese fra guelfi e ghibellini ne segnarono a lungo la vita finché divenne signoria milanese nel 1335 per essere poi ceduta nel 1427 dai podestà dei Visconti ad Amedeo VIII di Savoia. I francesi e gli spagnoli se ne disputarono a lungo il possesso e nel 1798 fu annessa alla Francia ma nel 1814 tornò ai Savoia, cui restò definitivamente tranne un breve intervallo di occupazione austriaca nel 1859. La sua storia successiva non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Numerosi i monumenti di valore storico-architettonico; tra questi si possono ricordare: la bella basilica di Sant'Andrea del 1219; la cattedrale, costruita da artisti di rilievo; le chiese di San Giuliano e di Santa Chiara; il quattrocentesco palazzo Centori del Bramante e la chiesa di San Cristoforo, con vari affreschi di Gaudenzio Ferrari. Di notevole interesse sono anche: la chiesa di Santa Maria Maggiore, collegata da numerosi cunicoli sotterranei ad altre chiese della città; il teatro dei nobili, ora abbandonato, e i palazzi delle antiche carceri del XVIII secolo. Edificato da Matteo Visconti nel 1290 sulle rovine di una precedente fortificazione, il castello, più volte rimaneggiato, presenta una pianta quadrangolare con torri quadrate agli angoli e uno dei ponti levatoi ancora in uso, si erge nell'area nord-orientale della parte centrale dell'abitato.

Dall'origine quanto mai oscura, il toponimo, presente nei testi latini sempre come VERCELLAE, sembrerebbe derivare per contrazione dei nomi VENERIS CELLA, a documentare il perdurare del culto della divinità pagana. Fondata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CELTI'>celti</a> seicento anni prima di Cristo, ebbe la cittadinanza romana nel 49 a.C. divenendo MUNICIPIUM; fu ducato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a>, contea franca e libero comune dal secolo XII. Le aspre contese fra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFI'>guelfi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GHIBELLINI'>ghibellini</a> ne segnarono a lungo la vita finché divenne signoria milanese nel 1335 per essere poi ceduta nel 1427 dai podestà dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> ad <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AMEDEOVIIIDISAVOIA'>Amedeo VIII di Savoia</a>. I francesi e gli spagnoli se ne disputarono a lungo il possesso e nel 1798 fu annessa alla Francia ma nel 1814 tornò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, cui restò definitivamente tranne un breve intervallo di occupazione austriaca nel 1859. La sua storia successiva non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Numerosi i monumenti di valore storico-architettonico; tra questi si possono ricordare: la bella basilica di Sant'Andrea del 1219; la cattedrale, costruita da artisti di rilievo; le chiese di San Giuliano e di Santa Chiara; il quattrocentesco palazzo Centori del Bramante e la chiesa di San Cristoforo, con vari affreschi di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GAUDENZIOFERRARI'>Gaudenzio Ferrari</a>. Di notevole interesse sono anche: la chiesa di Santa Maria Maggiore, collegata da numerosi cunicoli sotterranei ad altre chiese della città; il teatro dei nobili, ora abbandonato, e i palazzi delle antiche carceri del XVIII secolo. Edificato da Matteo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> nel 1290 sulle rovine di una precedente fortificazione, il castello, più volte rimaneggiato, presenta una pianta quadrangolare con torri quadrate agli angoli e uno dei ponti levatoi ancora in uso, si erge nell'area nord-orientale della parte centrale dell'abitato.

Economia

È sede, tra l'altro, della Usl n. 11 e del distretto scolastico n. 45. L'agricoltura, basata sulla produzione di cereali (soprattutto riso), ortaggi, foraggi e frutta, è integrata dall'allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. Molto avviata risulta essere anche l'attività ittica. Il tessuto industriale comprende ogni tipo di attività, (molto sviluppata è l'attività editoriale, di stampa e della lavorazione del legno e della carta). È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, consulenza informatica, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Oltre all'istruzione obbligatoria, è assicurata anche quella secondaria di secondo grado con una vasta gamma di istituti professionali, tecnici, commerciali e liceali. La diffusione della cultura e dell'informazione è garantita anche dalle attività radiotelevisive e dai periodici locali. Altre strutture culturali sono rappresentate dalle biblioteche e dai musei Francesco Borgogna e Camillo Leone. Le strutture ricettive consentono sia la ristorazione che il soggiorno; quelle sanitarie si avvalgono del servizio ospedaliero.

È sede, tra l'altro, della Usl n. 11 e del distretto scolastico n. 45. L'agricoltura, basata sulla produzione di cereali (soprattutto riso), ortaggi, foraggi e frutta, è integrata dall'allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. Molto avviata risulta essere anche l'attività ittica. Il tessuto industriale comprende ogni tipo di attività, (molto sviluppata è l'attività editoriale, di stampa e della lavorazione del legno e della carta). È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, consulenza informatica, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Oltre all'istruzione obbligatoria, è assicurata anche quella secondaria di secondo grado con una vasta gamma di istituti professionali, tecnici, commerciali e liceali. La diffusione della cultura e dell'informazione è garantita anche dalle attività radiotelevisive e dai periodici locali. Altre strutture culturali sono rappresentate dalle biblioteche e dai musei Francesco Borgogna e Camillo Leone. Le strutture ricettive consentono sia la ristorazione che il soggiorno; quelle sanitarie si avvalgono del servizio ospedaliero.

Relazioni

Lo splendido patrimonio storico-architettonico locale unito alle caratteristiche ambientali della zona e alla presenza sul territorio di numerose e funzionali infrastrutture, costituisce un richiamo irresistibile per migliaia di turisti, attratti anche dalle tradizionali manifestazioni che ricorrono nel corso dell'anno, tra tutte il “Barlafuss”, ovvero il mercatino delle piccole cose, che ha luogo la prima domenica di ogni mese, ove è possibile esporre e trovare oggetti di antiquariato, pezzi da collezione, giocattoli in latta, ma anche articoli strani e pezzi di modernariato ormai introvabili. Ogni primo sabato del mese ha luogo il “Natural Vercelli” una mostra-mercato di prodotti biologici. Tra i piatti della cucina locale si segnalano i risotti impreziositi da rane e salsicce preceduti da un antipasto a base di “frachet” (formaggio fatto fermentare con grappa, pepe e spezie varie). La festa patronale, in onore di Sant'Eusebio, si celebra il primo agosto. Dal 1970 è gemellata con la città francese di Arles.

Lo splendido patrimonio storico-architettonico locale unito alle caratteristiche ambientali della zona e alla presenza sul territorio di numerose e funzionali infrastrutture, costituisce un richiamo irresistibile per migliaia di turisti, attratti anche dalle tradizionali manifestazioni che ricorrono nel corso dell'anno, tra tutte il “Barlafuss”, ovvero il mercatino delle piccole cose, che ha luogo la prima domenica di ogni mese, ove è possibile esporre e trovare oggetti di antiquariato, pezzi da collezione, giocattoli in latta, ma anche articoli strani e pezzi di modernariato ormai introvabili. Ogni primo sabato del mese ha luogo il “Natural Vercelli” una mostra-mercato di prodotti biologici. Tra i piatti della cucina locale si segnalano i risotti impreziositi da rane e salsicce preceduti da un antipasto a base di “frachet” (formaggio fatto fermentare con grappa, pepe e spezie varie). La festa patronale, in onore di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SANTEUSEBIO'>Sant'Eusebio</a>, si celebra il primo agosto. Dal 1970 è gemellata con la città francese di Arles.

Località

Bivio Sesia, Boarone, Brarola, Carengo, Cascine Strà, Fra' Marco, Larizzate, Montonero, Prato del Cane, San Benedetto di Muleggio

Bivio Sesia, Boarone, Brarola, Carengo, Cascine Strà, Fra' Marco, Larizzate, Montonero, Prato del Cane, San Benedetto di Muleggio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vercelli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.