Descrizione

Comune montano, di antica origine, con un’economia basata essenzialmente sull’agricoltura. I velesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia, numerose case sparse e le località Camposilvano, contigua al nucleo omonimo del comune di Roverè Veronese, Comerlati, Croce, Foi, Menotti, Salaorno, Scrivazzi, Stander, Taioli, Tecchie, Tezze, Valdivelo, Valle e Viaverde. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con quote comprese tra i 700 e i 1.434 metri, e offre un panorama montano di indiscutibile fascino, con pascoli estesi, conche che si aprono tra boschi di faggi e numerosi fenomeni carsici, come il covolo di Camposilvano, una caverna di straordinaria bellezza, in cui sono stati rinvenuti molti reperti fossili. Lo stemma comunale, storicamente in uso, è costituito da una torre posta sulla sommità di un monte e circondata da tredici stelle disposte in forma semicircolare.

Comune montano, di antica origine, con un’economia basata essenzialmente sull’agricoltura. I velesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia, numerose case sparse e le località Camposilvano, contigua al nucleo omonimo del comune di Roverè Veronese, Comerlati, Croce, Foi, Menotti, Salaorno, Scrivazzi, Stander, Taioli, Tecchie, Tezze, Valdivelo, Valle e Viaverde. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con quote comprese tra i 700 e i 1.434 metri, e offre un panorama montano di indiscutibile fascino, con pascoli estesi, conche che si aprono tra boschi di faggi e numerosi fenomeni carsici, come il covolo di Camposilvano, una caverna di straordinaria bellezza, in cui sono stati rinvenuti molti reperti fossili. Lo stemma comunale, storicamente in uso, è costituito da una torre posta sulla sommità di un monte e circondata da tredici stelle disposte in forma semicircolare.

Storia

Sebbene non si abbiano molte notizie sulle sue più antiche vicende, è certa la presenza umana nella zona fin da epoche preistoriche, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti archeologici: i primi abitanti furono i neolitici del IV millennio a.C. Ai primitivi insediamenti ne subentrarono altri fino ad arrivare alla conquista ad opera dei romani, dai quali probabilmente deriva il toponimo. Nel corso del Medioevo divenne il capoluogo dei Tredici Comuni Veronesi, ossia di quelle autonome comunità miste bavaresi-indigene che ancora nel Settecento costituivano il cosiddetto Vicariato della Montagna e che si formarono a seguito della pacifica invasione della Lessinia, nel XIII secolo, da parte di gruppi organizzati di lavoratori bavaresi, provenienti dal vicentino e chiamati dal vescovo di Verona, Bartolomeo Della Scala, per dissodare e rendere coltivabili le terre, dove attuarono forme di autogoverno, poi riprese dalle popolazioni locali. Verso la metà del Cinquecento vi sarebbe passato, fermandosi a Camposilvano, San Carlo Borromeo, diretto a Trento per partecipare al famoso concilio. Seguendo la storia del resto del Veronese, annesso al termine della signoria scaligera alla repubblica di Venezia, fu invasa da Napoleone dopo la caduta della Serenissima verso la fine del XVIII secolo, passando successivamente sotto gli austriaci ed entrando a far parte dell’Italia nel 1866, con tutto il Veneto. Non vi sono edifici di particolare rilievo architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale, risalente nella sua struttura originaria alla fine del XV secolo, e una chiesetta dedicata a San Carlo Borromeo a Camposilvano.

Sebbene non si abbiano molte notizie sulle sue più antiche vicende, è certa la presenza umana nella zona fin da epoche preistoriche, come testimoniato dal rinvenimento di vari reperti archeologici: i primi abitanti furono i neolitici del IV millennio a.C. Ai primitivi insediamenti ne subentrarono altri fino ad arrivare alla conquista ad opera dei romani, dai quali probabilmente deriva il toponimo. Nel corso del Medioevo divenne il capoluogo dei Tredici Comuni Veronesi, ossia di quelle autonome comunità miste bavaresi-indigene che ancora nel Settecento costituivano il cosiddetto Vicariato della Montagna e che si formarono a seguito della pacifica invasione della Lessinia, nel XIII secolo, da parte di gruppi organizzati di lavoratori bavaresi, provenienti dal vicentino e chiamati dal vescovo di Verona, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=BARTOLOMEODELLASCALA'>Bartolomeo Della Scala</a>, per dissodare e rendere coltivabili le terre, dove attuarono forme di autogoverno, poi riprese dalle popolazioni locali. Verso la metà del Cinquecento vi sarebbe passato, fermandosi a Camposilvano, San Carlo Borromeo, diretto a Trento per partecipare al famoso concilio. Seguendo la storia del resto del Veronese, annesso al termine della signoria scaligera alla repubblica di Venezia, fu invasa da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a> dopo la caduta della Serenissima verso la fine del XVIII secolo, passando successivamente sotto gli austriaci ed entrando a far parte dell’Italia nel 1866, con tutto il Veneto. Non vi sono edifici di particolare rilievo architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale, risalente nella sua struttura originaria alla fine del XV secolo, e una chiesetta dedicata a San Carlo Borromeo a Camposilvano.

Economia

Se si escludono la Pro Loco e gli uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Le principali fonti di reddito per gli abitanti continuano a essere costituite dall’agricoltura e dall’allevamento di bovini e suini. L’industria, di modeste dimensioni, è rappresentata da qualche azienda che opera nei comparti lattiero-caseario, edile e delle calzature. Il terziario si compone di una piccola rete commerciale (in grado comunque di soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come quello bancario, e strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari, mentre quelle culturali annoverano il museo dei fossili della Lessinia. Buona la dotazione di strutture ricettive che, oltre alla ristorazione, offrono un’ampia possibilità di soggiorno; si registra anche la presenza di qualche campeggio. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Se si escludono la Pro Loco e gli uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Le principali fonti di reddito per gli abitanti continuano a essere costituite dall’agricoltura e dall’allevamento di bovini e suini. L’industria, di modeste dimensioni, è rappresentata da qualche azienda che opera nei comparti lattiero-caseario, edile e delle calzature. Il terziario si compone di una piccola rete commerciale (in grado comunque di soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come quello bancario, e strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari, mentre quelle culturali annoverano il museo dei fossili della Lessinia. Buona la dotazione di strutture ricettive che, oltre alla ristorazione, offrono un’ampia possibilità di soggiorno; si registra anche la presenza di qualche campeggio. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene vada assistendo a un incremento del turismo, è poco frequentata per lavoro, in quanto né l’agricoltura né tanto meno l’industria e il terziario hanno raggiunto livelli tali da consentire un maggiore assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per completare l’istruzione obbligatoria, frequentare gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono rilevanti e si intensificano ulteriormente in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: la festa di San Carlo Borromeo, a luglio a Camposilvano in rievocazione dello storico passaggio, e la festa del monte Purga, che ha luogo ugualmente a luglio con gare sportive, musica, giochi e stand gastronomici. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Sebbene vada assistendo a un incremento del turismo, è poco frequentata per lavoro, in quanto né l’agricoltura né tanto meno l’industria e il terziario hanno raggiunto livelli tali da consentire un maggiore assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per completare l’istruzione obbligatoria, frequentare gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono rilevanti e si intensificano ulteriormente in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: la festa di San Carlo Borromeo, a luglio a Camposilvano in rievocazione dello storico passaggio, e la festa del monte Purga, che ha luogo ugualmente a luglio con gare sportive, musica, giochi e stand gastronomici. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Località

Camposilvano, Comerlati, Croce, Foi, Menotti, Pozze, Salaorno, Scrivazzi, Stander, Taioli, Tecchie, Tezze di Sopra, Tezze di Sotto, Valdivelo, Valle, Viaverde

Camposilvano, Comerlati, Croce, Foi, Menotti, Pozze, Salaorno, Scrivazzi, Stander, Taioli, Tecchie, Tezze di Sopra, Tezze di Sotto, Valdivelo, Valle, Viaverde

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Velo Veronese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.