Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine antica, la cui economia si fonda prevalentemente sul turismo, oltre che sulle tradizionali attività sivo-pastorali. I vedeseti, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra alcune case sparse e le località di Avolàsio, Lavina e Reggetto. Il territorio mostra un profilo geometrico irregolare, con notevoli differenze di altitudine: si raggiungono i 2.057 del monte Arale-Alta Teglianovo. L'abitato, situato in un'amena posizione, conserva antichi edifici col tetto coperto da lastre di ardesia; il suo un andamento plano-altimetrico è alquanto vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di tre sbarre smaltate di azzurro su sfondo argenteo.

Piccola comunità di montagna, di origine antica, la cui economia si fonda prevalentemente sul turismo, oltre che sulle tradizionali attività sivo-pastorali. I vedeseti, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra alcune case sparse e le località di Avolàsio, Lavina e Reggetto. Il territorio mostra un profilo geometrico irregolare, con notevoli differenze di altitudine: si raggiungono i 2.057 del monte Arale-Alta Teglianovo. L'abitato, situato in un'amena posizione, conserva antichi edifici col tetto coperto da lastre di ardesia; il suo un andamento plano-altimetrico è alquanto vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di tre sbarre smaltate di azzurro su sfondo argenteo.

Storia

Abitata fin da epoche antiche, come sembra confermare l'etimologia di alcuni termini locali, fatti risalire ai celti, nel IV e V secolo d.C. accolse i profughi delle località di pianura, invase dai barbari. Il toponimo deriverebbe dal latino VITICETA, derivante a sua volta da VITEX, 'vite', per cui avrebbe il significato di 'località caratterizzata da macchie di vite', o da VIDERE, in riferimento all'esistenza nella zona di un posto di vedetta. Nel corso del Medioevo seguì le vicende dei territori circostanti, posti sotto il dominio dei Visconti: nel 1358, nella località di Lavina, furono emanati, sotto l'egida di Bernabò Visconti, gli statuti della comunità della Val Taléggio, che, oltre a stabilire l'assetto amministrativo della valle, si prefiggevano lo scopo di porre fine alle aspre lotte tra guelfi e ghibellini, che ancora la travagliavano. Annessa, dalla prima metà del Quattrocento, alla Repubblica veneta, fu sotto l'influenza di più nobili famiglie, tra cui quella degli Arrigoni che, nel Trecento, nei pressi dell'attuale parrocchiale, fecero edificare una torre, in seguito smantellata per costruire il campanile. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Antonio Abate; l'oratorio di San Vincenzo, a Lavina, e l'antico santuario di San Bartolomeo, in cui, secondo la tradizione, sarebbero stati sepolti i membri delle nobili famiglie delle valli Stabina e d'Averara.

Abitata fin da epoche antiche, come sembra confermare l'etimologia di alcuni termini locali, fatti risalire ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CELTI'>celti</a>, nel IV e V secolo d.C. accolse i profughi delle località di pianura, invase dai barbari. Il toponimo deriverebbe dal latino VITICETA, derivante a sua volta da VITEX, 'vite', per cui avrebbe il significato di 'località caratterizzata da macchie di vite', o da VIDERE, in riferimento all'esistenza nella zona di un posto di vedetta. Nel corso del Medioevo seguì le vicende dei territori circostanti, posti sotto il dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>: nel 1358, nella località di Lavina, furono emanati, sotto l'egida di Bernabò <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, gli statuti della comunità della Val Taléggio, che, oltre a stabilire l'assetto amministrativo della valle, si prefiggevano lo scopo di porre fine alle aspre lotte tra guelfi e ghibellini, che ancora la travagliavano. Annessa, dalla prima metà del Quattrocento, alla Repubblica veneta, fu sotto l'influenza di più nobili famiglie, tra cui quella degli Arrigoni che, nel Trecento, nei pressi dell'attuale parrocchiale, fecero edificare una torre, in seguito smantellata per costruire il campanile. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Antonio Abate; l'oratorio di San Vincenzo, a Lavina, e l'antico santuario di San Bartolomeo, in cui, secondo la tradizione, sarebbero stati sepolti i membri delle nobili famiglie delle valli Stabina e d'Averara.

Economia

Non è sede di particolari uffici, fatta eccezione per quelli municipali e postali. L'agricoltura è basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, a causa delle caratteristiche del territorio, che non si presenta molto adatto a diversi tipi di coltivazioni; è praticato anche l'allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria, limitata a qualche piccola impresa edile, non ha avuto un adeguato sviluppo. Il terziario non garantisce particolari servizi: manca l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria e la rete commerciale è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non si registra la presenza di strutture sanitarie, sociali, sportive e ricreative di una certa rilevanza; nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare ma si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Non è sede di particolari uffici, fatta eccezione per quelli municipali e postali. L'agricoltura è basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, a causa delle caratteristiche del territorio, che non si presenta molto adatto a diversi tipi di coltivazioni; è praticato anche l'allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria, limitata a qualche piccola impresa edile, non ha avuto un adeguato sviluppo. Il terziario non garantisce particolari servizi: manca l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria e la rete commerciale è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non si registra la presenza di strutture sanitarie, sociali, sportive e ricreative di una certa rilevanza; nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare ma si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Apprezzata località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, visitando il Parco delle Orobie, effettuando interessanti escursioni, lungo itinerari sciistici e alpinistici, e gustando le specialità gastronomiche locali, tra cui figurano il taleggio e la polenta con le rane. Al centro di intensi rapporti con i comuni limitrofi, ai quali gli abitanti si rivolgono, tra l'altro, per motivi di lavoro e di studio, richiama numerosi visitatori anche in occasione di alcuni eventi ricorrenti, come la festa della montagna, che si svolge ad agosto, con un'esposizione dei prodotti dell'artigianato locale. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, viene celebrata il 17 gennaio.

Apprezzata località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, visitando il Parco delle Orobie, effettuando interessanti escursioni, lungo itinerari sciistici e alpinistici, e gustando le specialità gastronomiche locali, tra cui figurano il taleggio e la polenta con le rane. Al centro di intensi rapporti con i comuni limitrofi, ai quali gli abitanti si rivolgono, tra l'altro, per motivi di lavoro e di studio, richiama numerosi visitatori anche in occasione di alcuni eventi ricorrenti, come la festa della montagna, che si svolge ad agosto, con un'esposizione dei prodotti dell'artigianato locale. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, viene celebrata il 17 gennaio.

Località

Arale Alta-Teglianovo, Avolasio, Lavina, Reggetto

Arale Alta-Teglianovo, Avolasio, Lavina, Reggetto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vedeseta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.