Descrizione

Piccola comunità di montagna, fondata in epoca rinascimentale, con un’economia basata sul settore primario. La maggioranza dei varcolani, che fanno registrare un indice di vecchiaia da primato, vive concentrata nel capoluogo comunale; il resto della comunità risiede nelle località di Poggio Vittiano e Rigatti nonché nel piccolo aggregato urbano di Rocca Vittiana. L’abitato, dalla pianta allungata, attraversa una fase di sensibile espansione edilizia; straordinario è il panorama che lo circonda, con lo sguardo che spazia su tutto il Cicolano fino alla vetta del monte Velino, in Abruzzo. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Rocca Sinibalda, presenta un profilo geometrico irregolare e per lo più un aspetto selvaggio: aspre pareti di roccia calcarea e fitti grovigli di rovi si alternano a pascoli e a folti boschi di lecci, faggi, castagni e aceri. In quest’ambiente naturale ancora incontaminato, che tra l’altro ospita anche specie faunistiche rare, come l’aquila reale e il lupo, è stata istituita nel 1988 una riserva naturale.

Piccola comunità di montagna, fondata in epoca rinascimentale, con un’economia basata sul settore primario. La maggioranza dei varcolani, che fanno registrare un indice di vecchiaia da primato, vive concentrata nel capoluogo comunale; il resto della comunità risiede nelle località di Poggio Vittiano e Rigatti nonché nel piccolo aggregato urbano di Rocca Vittiana. L’abitato, dalla pianta allungata, attraversa una fase di sensibile espansione edilizia; straordinario è il panorama che lo circonda, con lo sguardo che spazia su tutto il Cicolano fino alla vetta del monte Velino, in Abruzzo. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Rocca Sinibalda, presenta un profilo geometrico irregolare e per lo più un aspetto selvaggio: aspre pareti di roccia calcarea e fitti grovigli di rovi si alternano a pascoli e a folti boschi di lecci, faggi, castagni e aceri. In quest’ambiente naturale ancora incontaminato, che tra l’altro ospita anche specie faunistiche rare, come l’aquila reale e il lupo, è stata istituita nel 1988 una riserva naturale.

Storia

Venne fondata tra la seconda metà del XV secolo e l’inizio del XVI dagli abitanti del CASTRUM di Mirandella, distrutto da un disastroso terremoto; l’eredità delle terre di Mirandella e dei diritti di pascolo su di esse le venne però ben presto contestata dalla vicina Ascrea: cominciò così una lunga disputa che si concluse definitivamente nel 1898, dopo più di tre secoli. Feudo dell’abbazia di San Salvatore Maggiore, ne seguì le vicende storiche: l’abbazia, fondata verso l’VIII secolo, ebbe l’appoggio degli imperatori carolingi e ottenne la giurisdizione feudale su un vasto territorio, finché, turbata da continui contrasti con Rieti, fu trasformata in commenda e lentamente decadde fino a essere soppressa nel XVII secolo. È comune autonomo dal 1853, quando le furono aggregate le località di Poggio Vittiano e Rocca Vittiana; nel 1968 le fu annessa anche la località di Rigatti, antico insediamento appartenuto a lungo ai baroni di Collalto. Il toponimo, che è stato semplicemente Varco fino al 1873, si rifà all’appellativo geografico “varco”, nel senso di ‘valico’, ‘passaggio tra due catene montuose’.

Venne fondata tra la seconda metà del XV secolo e l’inizio del XVI dagli abitanti del CASTRUM di Mirandella, distrutto da un disastroso terremoto; l’eredità delle terre di Mirandella e dei diritti di pascolo su di esse le venne però ben presto contestata dalla vicina Ascrea: cominciò così una lunga disputa che si concluse definitivamente nel 1898, dopo più di tre secoli. Feudo dell’abbazia di San Salvatore Maggiore, ne seguì le vicende storiche: l’abbazia, fondata verso l’VIII secolo, ebbe l’appoggio degli imperatori carolingi e ottenne la giurisdizione feudale su un vasto territorio, finché, turbata da continui contrasti con Rieti, fu trasformata in commenda e lentamente decadde fino a essere soppressa nel XVII secolo. È comune autonomo dal 1853, quando le furono aggregate le località di Poggio Vittiano e Rocca Vittiana; nel 1968 le fu annessa anche la località di Rigatti, antico insediamento appartenuto a lungo ai baroni di Collalto. Il toponimo, che è stato semplicemente Varco fino al 1873, si rifà all’appellativo geografico “varco”, nel senso di ‘valico’, ‘passaggio tra due catene montuose’.

Economia

Ancorata saldamente agli antichi usi e costumi, marginalmente interessata dal progresso industriale, la comunità varcolana continua a condurre una vita tranquilla e a dedicarsi alle attività tradizionali. Il quadro economico, di tipo prettamente rurale, è dominato dall’allevamento di ovini e dall’agricoltura, specializzata nella produzione di cereali e uva; l’industria è praticamente assente; poco numerosi e rivolti esclusivamente alla distribuzione di beni di prima necessità sono gli esercizi commerciali mentre il comparto dei servizi non include né il credito né le assicurazioni. Gode invece di ottimi auspici il turismo, per il quale si rende tuttavia necessario il potenziamento dell’apparato ricettivo, al momento completamente sprovvisto di strutture per il soggiorno. Il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità evidenzia numerose lacune: il comune dispone unicamente degli ordinari uffici municipali e postali e di scuole elementari; per le necessità di carattere sanitario è costretto a rivolgersi ai comuni limitrofi, dal momento che sul posto è assente anche la farmacia.

Ancorata saldamente agli antichi usi e costumi, marginalmente interessata dal progresso industriale, la comunità varcolana continua a condurre una vita tranquilla e a dedicarsi alle attività tradizionali. Il quadro economico, di tipo prettamente rurale, è dominato dall’allevamento di ovini e dall’agricoltura, specializzata nella produzione di cereali e uva; l’industria è praticamente assente; poco numerosi e rivolti esclusivamente alla distribuzione di beni di prima necessità sono gli esercizi commerciali mentre il comparto dei servizi non include né il credito né le assicurazioni. Gode invece di ottimi auspici il turismo, per il quale si rende tuttavia necessario il potenziamento dell’apparato ricettivo, al momento completamente sprovvisto di strutture per il soggiorno. Il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità evidenzia numerose lacune: il comune dispone unicamente degli ordinari uffici municipali e postali e di scuole elementari; per le necessità di carattere sanitario è costretto a rivolgersi ai comuni limitrofi, dal momento che sul posto è assente anche la farmacia.

Relazioni

L’ambiente naturale non manca mai di suscitare meraviglia in coloro che per la prima volta si avvicinano a questi luoghi ancora incontaminati. L’aria particolarmente salubre, il silenzio e la suggestione delle lunghe passeggiate fra i boschi si coniugano alla possibilità di pescare, prendere il sole e praticare sport acquatici sulle rive del lago del Salto. Un consistente afflusso di visitatori si registra in occasione della sagra della bracioletta, a ferragosto; tra le altre manifestazioni locali si segnalano i festeggiamenti in onore di Santa Maria Maddalena, a settembre. Nonostante tutto, si registra un inesorabile spopolamento. La festa del Patrono San Michele Arcangelo si celebra l’8 maggio.

L’ambiente naturale non manca mai di suscitare meraviglia in coloro che per la prima volta si avvicinano a questi luoghi ancora incontaminati. L’aria particolarmente salubre, il silenzio e la suggestione delle lunghe passeggiate fra i boschi si coniugano alla possibilità di pescare, prendere il sole e praticare sport acquatici sulle rive del lago del Salto. Un consistente afflusso di visitatori si registra in occasione della sagra della bracioletta, a ferragosto; tra le altre manifestazioni locali si segnalano i festeggiamenti in onore di Santa Maria Maddalena, a settembre. Nonostante tutto, si registra un inesorabile spopolamento. La festa del Patrono San Michele Arcangelo si celebra l’8 maggio.

Località

Bacino del Salto, Poggio Vittiano, Rigatti, Rocca Vittiana

Bacino del Salto, Poggio Vittiano, Rigatti, Rocca Vittiana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Varco Sabino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.