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Descrizione

Comune montano, di origini medievali, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato alcune modeste iniziative industriali. I varapodiesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale; il resto della popolazione vive in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.067 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario.

Storia

Chiamata in passato Marrapodi o Marrapodio, deriva il toponimo da un personale riconducibile al greco “barùs”, ‘pesante’, attraverso un composto “barupòdes”, che significa ‘dai piedi pesanti’. Danneggiata dai saraceni, divenne in seguito un casale di Oppido Mamertina, di cui condivise le sorti, restando assoggettata alla signoria di una nobile famiglia di questo centro fino all’inizio del XV secolo. Nel corso del Quattrocento, risentì duramente delle lotte tra i de Ascaris e i Caracciolo, che si contendevano il possesso della zona. I contrasti finirono nella prima metà del XVI secolo, col matrimonio tra Enrichetta de Ascaris e Berardo Caracciolo, il cui casato la governò fino al principio del Seicento, quando pervenne agli Spinelli, duchi di Seminara, che la tennero sino all’abolizione del feudalesimo. Distrutta dal terremoto della seconda metà del XVIII secolo, fu riedificata nello stesso sito. Ai tempi della Repubblica Partenopea, fu compresa nel cantone seminarese. I francesi, all’inizio dell’Ottocento, ne fecero un’università del cosiddetto governo di Oppido Mamertina. Annessa al Regno d’Italia, al termine del restaurato dominio borbonico, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, con interessanti portali e un basso campanile dotato di orologio.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco e stazione di carabinieri. L’agricoltura si basa sulla produzione di olive, uva, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui quello della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), cartario, edile, metallurgico, dei materiali da costruzione, della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si registrano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i semplici ma genuini prodotti del luogo, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale ed effettuando interessanti escursioni nei dintorni. Intrattiene rapporti molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, che animano la comunità, merita di essere citata la sagra delle zeppole e salsicce, a dicembre. Il mercato settimanale si svolge il sabato. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Carmine, viene celebrata il 16 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Varapodio rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 2.160
  • Lat 38° 18' 53,60'' 38.31488889
  • Long 15° 59' 2,94'' 15.98415000
  • CAP 89010
  • Prefisso 0966
  • Codice ISTAT 080095
  • Codice Catasto L673
  • Altitudine slm 231 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1070
  • Superficie 29.04 Km2
  • Densità 74,38 ab/Km2
  • Sismicità Zona 1
  • Alba 04:38
  • Tramonto 19:08
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