Descrizione

Centro di pianura, di origini antiche, che alle tradizionali attività agricole, ormai in declino, ha affiancato varie imprese industriali. I vanzaghesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, e, in minor misura, nella località di Mantegazza. Il territorio, comprendente anche la località di Valdarenne, è completamente pianeggiante e presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce, su sfondo rosso, un leone d'oro nell'atto di sorreggere una croce azzurra.

Centro di pianura, di origini antiche, che alle tradizionali attività agricole, ormai in declino, ha affiancato varie imprese industriali. I vanzaghesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, e, in minor misura, nella località di Mantegazza. Il territorio, comprendente anche la località di Valdarenne, è completamente pianeggiante e presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce, su sfondo rosso, un leone d'oro nell'atto di sorreggere una croce azzurra.

Storia

Citata per la prima volta in un documento del 992, ha origini ben più antiche: si ritiene, infatti, che i primi insediamenti nella zona risalgano al V secolo a.C. e vadano ascritti ai celti, dalle quali sembra derivi lo stesso toponimo; quest'ultimo in passato assunse diverse forme, passando da Venciacum a Venciago e infine a Venzago, rimasto in uso fino alla fine dell'Ottocento, quando si è passati alla denominazione attuale. Nel Medioevo la crescita di questo centro, sottoposto alla giurisdizione ecclesiastica della pieve di Nerviano e compreso tra i possedimenti di più famiglie e monasteri milanesi, tra cui quello di Sant'Ambrogio, è testimoniata dall'erezione di più chiese, come San Cassiano, San Martino, San Cristoforo e Santa Maria di Cornate. Le sue vicende storiche seguirono quelle dei territori circostanti che, dopo il coinvolgimento nelle lotte tra i comuni milanesi e il Barbarossa, seguite dagli scontri tra i Torriani e i Visconti, furono sottoposti alle signorie viscontea e sforzesca e a più dominazioni straniere, venendo funestati nel corso dei secoli da guerre e pestilenze. Nell'Ottocento vi acquistarono beni alcune illustri casate, quali quelle dei Belloni, dei Melli, dei Bonati, dei Meraviglia, dei Gattinoni e soprattutto dei Calderara. Tra i monumenti figurano la chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Cassiano e Ippolito, il cosiddetto Monasterolo, identificabile con l'antica chiesa di Santa Maria di Cornate (alla quale nei secoli XIV e XV fu annesso un convento femminile), il palazzo Calderara e la villa Gattinoni-Ferrario, databile al XVIII secolo.

Citata per la prima volta in un documento del 992, ha origini ben più antiche: si ritiene, infatti, che i primi insediamenti nella zona risalgano al V secolo a.C. e vadano ascritti ai celti, dalle quali sembra derivi lo stesso toponimo; quest'ultimo in passato assunse diverse forme, passando da Venciacum a Venciago e infine a Venzago, rimasto in uso fino alla fine dell'Ottocento, quando si è passati alla denominazione attuale. Nel Medioevo la crescita di questo centro, sottoposto alla giurisdizione ecclesiastica della pieve di Nerviano e compreso tra i possedimenti di più famiglie e monasteri milanesi, tra cui quello di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, è testimoniata dall'erezione di più chiese, come San Cassiano, San Martino, San Cristoforo e Santa Maria di Cornate. Le sue vicende storiche seguirono quelle dei territori circostanti che, dopo il coinvolgimento nelle lotte tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=COMUNI'>comuni</a> milanesi e il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BARBAROSSA'>Barbarossa</a>, seguite dagli scontri tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, furono sottoposti alle signorie viscontea e sforzesca e a più dominazioni straniere, venendo funestati nel corso dei secoli da guerre e pestilenze. Nell'Ottocento vi acquistarono beni alcune illustri casate, quali quelle dei Belloni, dei Melli, dei Bonati, dei Meraviglia, dei Gattinoni e soprattutto dei Calderara. Tra i monumenti figurano la chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Cassiano e Ippolito, il cosiddetto Monasterolo, identificabile con l'antica chiesa di Santa Maria di Cornate (alla quale nei secoli XIV e XV fu annesso un convento femminile), il palazzo Calderara e la villa Gattinoni-Ferrario, databile al XVIII secolo.

Economia

Come molti altri comuni del circondario, non vanta una rete di uffici e servizi articolata: fatta eccezione per i consueti uffici municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento e foraggi, ha perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da piccole e medie imprese che operano nei comparti edile e metalmeccanico, affiancate da fabbriche di mobili e di giocattoli. L'elevato livello del reddito e la capacità di risparmio dei vanzaghesi giustificano la presenza del servizio bancario; una modesta rete distributiva completa il quadro delle risorse economiche. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Come molti altri comuni del circondario, non vanta una rete di uffici e servizi articolata: fatta eccezione per i consueti uffici municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento e foraggi, ha perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da piccole e medie imprese che operano nei comparti edile e metalmeccanico, affiancate da fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e di giocattoli. L'elevato livello del reddito e la capacità di risparmio dei vanzaghesi giustificano la presenza del servizio bancario; una modesta rete distributiva completa il quadro delle risorse economiche. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Oltre a non registrare un significativo movimento turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare la Riserva naturale "Bosco di Vanzago" del Wwf, è poco frequentata anche per lavoro, poiché le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da consentire un cospicuo assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini sono alquanto rilevanti, a causa della limitata presenza sul posto di scuole e delle carenze riscontrabili nel panorama dei servizi, e si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti tradizionali; tra questi meritano di essere citati il carnevale, la festa della Madonna del Munastè, che si svolge la seconda domenica di maggio e dura tre giorni, il palio dei rioni, che ha luogo a settembre, e la sagra d'autunno, che si tiene ad ottobre. I Patroni sono Sant'Ippolito e San Cassiano, la cui festa viene celebrata la seconda domenica di agosto.

Oltre a non registrare un significativo movimento turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare la Riserva naturale "Bosco di Vanzago" del Wwf, è poco frequentata anche per lavoro, poiché le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da consentire un cospicuo assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini sono alquanto rilevanti, a causa della limitata presenza sul posto di scuole e delle carenze riscontrabili nel panorama dei servizi, e si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti tradizionali; tra questi meritano di essere citati il carnevale, la festa della Madonna del Munastè, che si svolge la seconda domenica di maggio e dura tre giorni, il palio dei rioni, che ha luogo a settembre, e la sagra d'autunno, che si tiene ad ottobre. I Patroni sono Sant'Ippolito e San Cassiano, la cui festa viene celebrata la seconda domenica di agosto.

Località

Baia, Case Rurali, Mantegazza, Valdarenne

Baia, Case Rurali, Mantegazza, Valdarenne

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vanzago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.