Descrizione

"Comune sparso" collinare, di origine preromana, con sede in località Caversaccio la cui economia si basa sia sull'agricoltura che sull'industria. I valmoreesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Dosso, Filanda e Malpaga. Il territorio mostra un profilo geometrico abbastanza regolare, con limitate variazioni altimetriche, che determinano nell'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico vario.

"Comune sparso" collinare, di origine preromana, con sede in località Caversaccio la cui economia si basa sia sull'agricoltura che sull'industria. I valmoreesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Dosso, Filanda e Malpaga. Il territorio mostra un profilo geometrico abbastanza regolare, con limitate variazioni altimetriche, che determinano nell'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

L'attuale assetto territoriale e amministrativo risale al 1928, quando furono aggregati gli allora autonomi comuni di Casanova Lanza e Caversàccio. Le sue origini sono molto antiche, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcuni reperti archeologici, databili al III-II secolo a.C., cioè al periodo di transizione tra l'egemonia celtica e quella romana. In un documento della metà del IX secolo si cita la località di Caverzasi, antico nome di Caversàccio che, a quei tempi, faceva parte dei possedimenti di due famiglie longobarde. Il nome De Casanova, probabilmente appartenente a un importante casato comasco, che possedeva delle proprietà nel territorio, compare in vari atti del 1200. Il XIV secolo vede protagonista il pittore Giovanni da Milano, originario del luogo: recatosi a Firenze, per prestare la sua opera nella cappella Guidalotti, è ricordato in un documento fiorentino come il "pictor de Kaverzajo". Facendo riferimento a questa espressione, si è cercato di ricostruire l'evoluzione del toponimo Caversàccio, ipotizzandone la derivazione da "Ca-verzasio", derivante a sua volta dal latino VIRIDARIUM o da "verziere". Al XVII-XVIII secolo risalgono le prime notizie su una nobile famiglia locale, quella Somigliana, che ha come più alto rappresentante il professor Carlo, discendente del celebre Alessandro Volta. Il patrimonio artistico è costituito essenzialmente da edifici di culto, tra cui spiccano: la settecentesca chiesa dei Santi Biagio e Cristoforo, a Casanova; la chiesa di San Donato, a Caversàccio, del XVI-XVII secolo; la nuova parrocchiale di San Giovanni Bosco, degli anni Trenta.  

L'attuale assetto territoriale e amministrativo risale al 1928, quando furono aggregati gli allora autonomi comuni di Casanova Lanza e Caversàccio. Le sue origini sono molto antiche, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcuni reperti archeologici, databili al III-II secolo a.C., cioè al periodo di transizione tra l'egemonia celtica e quella romana. In un documento della metà del IX secolo si cita la località di Caverzasi, antico nome di Caversàccio che, a quei tempi, faceva parte dei possedimenti di due famiglie <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDE'>longobarde</a>. Il nome De Casanova, probabilmente appartenente a un importante casato comasco, che possedeva delle proprietà nel territorio, compare in vari atti del 1200. Il XIV secolo vede protagonista il pittore Giovanni da Milano, originario del luogo: recatosi a Firenze, per prestare la sua opera nella cappella Guidalotti, è ricordato in un documento fiorentino come il "pictor de Kaverzajo". Facendo riferimento a questa espressione, si è cercato di ricostruire l'evoluzione del toponimo Caversàccio, ipotizzandone la derivazione da "Ca-verzasio", derivante a sua volta dal latino VIRIDARIUM o da "verziere". Al XVII-XVIII secolo risalgono le prime notizie su una nobile famiglia locale, quella Somigliana, che ha come più alto rappresentante il professor Carlo, discendente del celebre <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ALESSANDROVOLTA'>Alessandro Volta</a>. Il patrimonio artistico è costituito essenzialmente da edifici di culto, tra cui spiccano: la settecentesca chiesa dei Santi Biagio e Cristoforo, a Casanova; la chiesa di San Donato, a Caversàccio, del XVI-XVII secolo; la nuova parrocchiale di San Giovanni Bosco, degli anni Trenta.  

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, basata soprattutto sulla coltivazione di cereali, è integrata da un modesto allevamento di bovini. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello dell'industria, costituita da aziende operanti nei comparti tessile, metalmeccanico ed edile. Il terziario, oltre all'impiego nella pubblica amministrazione e nelle scuole, non garantisce servizi più qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. Le strutture scolastiche permettono la frequenza delle classi dell'obbligo; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario spostarsi nelle località più fornite.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, basata soprattutto sulla coltivazione di cereali, è integrata da un modesto allevamento di bovini. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello dell'industria, costituita da aziende operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico ed edile. Il terziario, oltre all'impiego nella pubblica amministrazione e nelle scuole, non garantisce servizi più qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. Le strutture scolastiche permettono la frequenza delle classi dell'obbligo; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario spostarsi nelle località più fornite.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo ai visitatori la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle industrie, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Collabora con i centri del circondario per la risoluzione di problemi di interesse comune e la costituzione di servizi di utilità collettiva. La sua particolare posizione consente agli abitanti di raggiungere agevolmente anche la provincia di Varese e il Canton Ticino (Svizzera), per approfittare delle potenzialità offerte dal ricco tessuto economico di queste aree. La festa del Patrono, San Giovanni Bosco, si celebra il 31 gennaio. Tra i suoi illustri frequentatori va citato il figlio del grande musicista Wolfgang Amadeus Mozart, Carlo Mozart, che le ha lasciato in eredità la casa di Caversàccio, dove era solito passare le vacanze.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo ai visitatori la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle industrie, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Collabora con i centri del circondario per la risoluzione di problemi di interesse comune e la costituzione di servizi di utilità collettiva. La sua particolare posizione consente agli abitanti di raggiungere agevolmente anche la provincia di Varese e il Canton Ticino (Svizzera), per approfittare delle potenzialità offerte dal ricco tessuto economico di queste aree. La festa del Patrono, San Giovanni Bosco, si celebra il 31 gennaio. Tra i suoi illustri frequentatori va citato il figlio del grande musicista Wolfgang Amadeus Mozart, Carlo Mozart, che le ha lasciato in eredità la casa di Caversàccio, dove era solito passare le vacanze.

Località

Caversaccio, Dosso, Filanda, Malpaga

Caversaccio, Dosso, Filanda, Malpaga

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valmorea rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.