Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, che ha affiancato un apprezzabile sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. I vallesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti in vari aggregati urbani, dei quali, oltre al capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, i più popolosi sono: Motta San Damiano -contiguo alla località Motta del comune di Pavia-, San Leonardo -contiguo alla località Linarolo del comune omonimo- e Viale Fratelli Cervi. L'orografia locale mostra una superficie completamente pianeggiante, con variazioni altimetriche impercettibile; l'abitato presenta un andamento plano-altimetrico uniforme.

Comune di pianura, di antiche origini, che ha affiancato un apprezzabile sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. I vallesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti in vari aggregati urbani, dei quali, oltre al capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, i più popolosi sono: Motta San Damiano -contiguo alla località Motta del comune di Pavia-, San Leonardo -contiguo alla località Linarolo del comune omonimo- e Viale Fratelli Cervi. L'orografia locale mostra una superficie completamente pianeggiante, con variazioni altimetriche impercettibile; l'abitato presenta un andamento plano-altimetrico uniforme.

Storia

Salimbene è il nome di una casata pavese che ebbe forse ramificazioni e parentele in altre regioni italiane e, particolarmente, in Toscana. Il comune ha quindi tratto la propria qualificazione dai suoi proprietari di un tempo. La prima documentazione che la riguarda fa riferimento a Ghislenzone Salimbene, fondatore dell'ospedale di San Lazzaro e le fonti d'archivio riportano che Federico Barbarossa giunse a Pavia da Siena accompagnato da un Salimbene. Ai Salimbene succedettero agli inizi del XVII secolo i marchesi Corti di Pavia, cui subentrarono i Gazzaniga, quindi gli Arnaboldi e i Binelli. Si è costituita in comune nella seconda metà dell'Ottocento: in precedenza le località di Motta San Damiano e Belvedere erano organizzate in comuni autonomi e, con la nuova organizzazione amministrativa, parte dell'abitato di San Leonardo passò al comune di Linarolo. Motta San Damiano, ricordata soprattutto perché fu teatro di una cruenta battaglia tra il re longobardo Ariperto II e il suo rivale Ansprando, fu un luogo fortificato, dove nella prima metà del Cinquecento si accampò Carlo V con le sue truppe prima della battaglia con Francesco I, re di Francia. Dal punto di vista monumentale, oltre ad un castello degli inizi del Quattrocento, trasformato in cascinale, meritano di essere citati: nella località di San Leonardo, la chiesa parrocchiale dedicata all'omonimo Santo, già menzionata in documenti della metà del XIII secolo e ampliata nel corso del Cinquecento e del Settecento, e un oratorio di origine medievale (con tratti tipici dell'architettura romanico-lombarda), nella cascina San Damiano.

Salimbene è il nome di una casata pavese che ebbe forse ramificazioni e parentele in altre regioni italiane e, particolarmente, in Toscana. Il comune ha quindi tratto la propria qualificazione dai suoi proprietari di un tempo. La prima documentazione che la riguarda fa riferimento a Ghislenzone Salimbene, fondatore dell'ospedale di San Lazzaro e le fonti d'archivio riportano che <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> giunse a Pavia da Siena accompagnato da un Salimbene. Ai Salimbene succedettero agli inizi del XVII secolo i marchesi Corti di Pavia, cui subentrarono i Gazzaniga, quindi gli Arnaboldi e i Binelli. Si è costituita in comune nella seconda metà dell'Ottocento: in precedenza le località di Motta San Damiano e Belvedere erano organizzate in comuni autonomi e, con la nuova organizzazione amministrativa, parte dell'abitato di San Leonardo passò al comune di Linarolo. Motta San Damiano, ricordata soprattutto perché fu teatro di una cruenta battaglia tra il re longobardo Ariperto II e il suo rivale Ansprando, fu un luogo fortificato, dove nella prima metà del Cinquecento si accampò Carlo V con le sue truppe prima della battaglia con Francesco I, re di Francia. Dal punto di vista monumentale, oltre ad un castello degli inizi del Quattrocento, trasformato in cascinale, meritano di essere citati: nella località di San Leonardo, la chiesa parrocchiale dedicata all'omonimo Santo, già menzionata in documenti della metà del XIII secolo e ampliata nel corso del Cinquecento e del Settecento, e un oratorio di origine medievale (con tratti tipici dell'architettura romanico-lombarda), nella cascina San Damiano.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco è chiamato a svolgere, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, abbondantemente irrigato: si coltivano soprattutto cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento bovino. L'industria fa registrare lo sviluppo del comparto meccanico, che consente un buon livello occupazionale; sono presenti anche diverse falegnamerie e imprese edili. Il terziario si compone di una piccola rete commerciale (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi figurano i servizi forniti dalla pubblica amministrazione e quelli relativi all'istruzione primaria e secondaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo (quali asili nido e case di riposo); mancano anche strutture destinate alla diffusione della cultura e dell'informazione, quali biblioteche, musei ed emittenti radiotelevisive, mentre quelle scolastiche permettono di frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive, pur comprendendo alcuni esercizi di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno e l'assenza della farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco è chiamato a svolgere, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, abbondantemente irrigato: si coltivano soprattutto cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento bovino. L'industria fa registrare lo sviluppo del comparto meccanico, che consente un buon livello occupazionale; sono presenti anche diverse falegnamerie e imprese edili. Il terziario si compone di una piccola rete commerciale (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi figurano i servizi forniti dalla pubblica amministrazione e quelli relativi all'istruzione primaria e secondaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo (quali asili nido e case di riposo); mancano anche strutture destinate alla diffusione della cultura e dell'informazione, quali biblioteche, musei ed emittenti radiotelevisive, mentre quelle scolastiche permettono di frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive, pur comprendendo alcuni esercizi di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno e l'assenza della farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Oltre ad essere abbastanza frequentata dai turisti, attratti soprattutto dalla possibilità di noleggiare barche e motoscafi sul fiume, registra anche un buon afflusso di manodopera, grazie soprattutto ad alcune attività industriali, che consentono di richiamare forza lavoro dai dintorni. I suoi rapporti con i centri vicini, tuttavia, non sono rilevanti, non essendo in grado di offrire un'articolata dotazione di servizi oppure quelle manifestazioni che, legate a tradizioni folcloristiche, che altrove sono solite richiamare numerosi visitatori. La festa del Patrono, San Leonardo, si celebra la prima domenica di ottobre.

Oltre ad essere abbastanza frequentata dai turisti, attratti soprattutto dalla possibilità di noleggiare barche e motoscafi sul fiume, registra anche un buon afflusso di manodopera, grazie soprattutto ad alcune attività industriali, che consentono di richiamare forza lavoro dai dintorni. I suoi rapporti con i centri vicini, tuttavia, non sono rilevanti, non essendo in grado di offrire un'articolata dotazione di servizi oppure quelle manifestazioni che, legate a tradizioni folcloristiche, che altrove sono solite richiamare numerosi visitatori. La festa del Patrono, San Leonardo, si celebra la prima domenica di ottobre.

Località

Busto di Ferro, Motta San Damiano, San Leonardo

Busto di Ferro, Motta San Damiano, San Leonardo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valle Salimbene rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.