Descrizione

Comune di montagna, di origini probabilmente antiche, la cui economia è basata soprattutto sull'agricoltura. I valgogliesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località di Novazza e Colarete. Il territorio, ricco di minerali, tra cui figura anche l'uranio, e disseminato di laghetti alpini (Aviasco, Nero, Campelli e altri minori), ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine accentuate: si raggiungono i 2.626 metri del monte Pradella. L'abitato, situato in una conca verdeggiante, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo rosso, tre bisanti d'argento e, su sfondo azzurro, una stella d'oro a otto raggi.

Comune di montagna, di origini probabilmente antiche, la cui economia è basata soprattutto sull'agricoltura. I valgogliesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località di Novazza e Colarete. Il territorio, ricco di minerali, tra cui figura anche l'uranio, e disseminato di laghetti alpini (Aviasco, Nero, Campelli e altri minori), ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine accentuate: si raggiungono i 2.626 metri del monte Pradella. L'abitato, situato in una conca verdeggiante, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo rosso, tre bisanti d'argento e, su sfondo azzurro, una stella d'oro a otto raggi.

Storia

Citata, come Golio, per la prima volta in un documento degli inizi del XIII secolo, ha un toponimo composto di "valle" e "Goglio", nome del torrente che l'attraversa e che corrisponde alla voce lombarda "goi", avente il significato di 'pozza, gorgo, buca fluviale molto profonda'. La zona era nota già in tempi lontani per la presenza di numerose miniere e in particolare per l'estrazione dell'argento, che veniva venduto alla zecca di Bergamo. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, ha seguito quella dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini e passati, nella prima metà del XV secolo, sotto la signoria della Repubblica veneta, di cui condivisero le sorti fino al trattato di Campoformio, del 1797. In tempi più recenti il nome della località è stato legato a un fatto di risonanza nazionale: sul finire degli anni Settanta i valgogliesi, insieme ad altre popolazioni della Valle Seriana superiore, si opposero decisamente all'estrazione dell'uranio, preoccupati del grave danno che le scorie avrebbero potuto arrecare all'ambiente e alla salute dei residenti. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte soprattutto edifici di culto; tra questi spiccano: la seicentesca parrocchiale di Santa Maria Assunta, completamente ristrutturata verso la metà dell'Ottocento; la chiesa di San Pietro, del XIX secolo, a Novazza, e la chiesa di San Michele, a Colarete, in cui è possibile ammirare pregevoli affreschi del Quattrocento e del Cinquecento.

Citata, come Golio, per la prima volta in un documento degli inizi del XIII secolo, ha un toponimo composto di "valle" e "Goglio", nome del torrente che l'attraversa e che corrisponde alla voce lombarda "goi", avente il significato di 'pozza, gorgo, buca fluviale molto profonda'. La zona era nota già in tempi lontani per la presenza di numerose miniere e in particolare per l'estrazione dell'argento, che veniva venduto alla zecca di Bergamo. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, ha seguito quella dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini e passati, nella prima metà del XV secolo, sotto la signoria della Repubblica veneta, di cui condivisero le sorti fino al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TRATTATODICAMPOFORMIO'>trattato di Campoformio</a>, del 1797. In tempi più recenti il nome della località è stato legato a un fatto di risonanza nazionale: sul finire degli anni Settanta i valgogliesi, insieme ad altre popolazioni della Valle Seriana superiore, si opposero decisamente all'estrazione dell'uranio, preoccupati del grave danno che le scorie avrebbero potuto arrecare all'ambiente e alla salute dei residenti. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte soprattutto edifici di culto; tra questi spiccano: la seicentesca parrocchiale di Santa Maria Assunta, completamente ristrutturata verso la metà dell'Ottocento; la chiesa di San Pietro, del XIX secolo, a Novazza, e la chiesa di San Michele, a Colarete, in cui è possibile ammirare pregevoli affreschi del Quattrocento e del Cinquecento.

Economia

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota. Va segnalata la presenza della Pro Loco. Il quadro economico risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali sono limitate ad alcune piccole aziende edili. Modesto è anche il ruolo del terziario: non sono garantiti servizi qualificati, come quello bancario, e le rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e la mancanza di una farmacia costringe la popolazione a recarsi nelle località vicine anche per i servizi sanitari di base.

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota. Va segnalata la presenza della Pro Loco. Il quadro economico risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali sono limitate ad alcune piccole aziende edili. Modesto è anche il ruolo del terziario: non sono garantiti servizi qualificati, come quello bancario, e le rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e la mancanza di una farmacia costringe la popolazione a recarsi nelle località vicine anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di un incantevole scenario naturalistico ed effettuare interessanti escursioni nel Parco delle Alpi Orobie bergamasche. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più sviluppate, intrattiene intensi i rapporti con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti consueti, che animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate le diverse feste religiose che si svolgono nel corso dell'anno. La festa della Patrona, Santa Maria Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di un incantevole scenario naturalistico ed effettuare interessanti escursioni nel Parco delle Alpi Orobie bergamasche. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più sviluppate, intrattiene intensi i rapporti con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti consueti, che animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate le diverse feste religiose che si svolgono nel corso dell'anno. La festa della Patrona, Santa Maria Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Località

Bortolotti e Bonaldi, Colarete, Laghi Aviasco, Novazza, Valvoglio

Bortolotti e Bonaldi, Colarete, Laghi Aviasco, Novazza, Valvoglio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valgoglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.