Descrizione

Cittadina collinare, di origine antica, famosa in tutto il mondo per la sua industria orafa. La sua economia si basa su attività industriali e terziarie. I valenzani, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, comprensivo dell'area Isolone, in contestazione con il comune di Frascarolo (PV), ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L'abitato è posto su un'altura naturale fra la confluenza nel Po del Sesia e quella del Tanaro.

Cittadina collinare, di origine antica, famosa in tutto il mondo per la sua industria orafa. La sua economia si basa su attività industriali e terziarie. I valenzani, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, comprensivo dell'area Isolone, in contestazione con il comune di Frascarolo (PV), ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L'abitato è posto su un'altura naturale fra la confluenza nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a> del Sesia e quella del Tanaro.

Storia

Il toponimo è attestato, dal 1172, con le forme VALENCIA, VALENTIA. Sorta intorno al X secolo a.C., ad opera di tribù liguri, fu conquistata dai romani nel II secolo a.C., diventando un importante centro commerciale e il primo dei tredici presidi in cui era stata divisa la penisola italiana. Dal Seicento fu oggetto di ripetute invasioni, dapprima da parte degli ostrogoti di Teodorico che la coinvolsero nella guerra gotico-bizantina, poi da parte dei burgundi e dei longobardi. Dall'VIII al X secolo stette sotto la dominazione carolingia; successivamente fu assegnata da Ottone I alla marca del Monferrato. In età comunale si liberò del dominio monferrino e entrò nella sfera dei possedimenti dei Visconti. La sua dipendenza dal ducato di Milano la coinvolse nella lunga serie di guerre che videro antagonisti francesi e spagnoli, ai quali, di volta in volta, si trovò a sottostare. Agli inizi del XVIII secolo fu conquistata dalle truppe di Vittorio Amedeo II, duca di Savoia e nel 1796 divenne anch'essa oggetto delle conquiste napoleoniche. Rimasta sotto il dominio francese fino al 1814, subì poi gli effetti della restaurazione sabauda, che comportò un considerevole rallentamento del suo sviluppo economico. Nel periodo dell'unità d'Italia, invece, l'economia si indirizzò verso le attività manifatturiere, che sorsero principalmente nel settore dell'oreficeria. Tra i monumenti si segnalano: i resti dell'antico perimetro murario; il duomo, risalente al XVII secolo; la chiesa della Santissima Annunziata, costruita nel 1699; la chiesa di San Bernardino, eretta nel Cinquecento e più volte rimaneggiata; il teatro sociale, progettato da Pietro Clerici e inaugurato nel 1852; palazzo Valentino e palazzo Pellizzari; il vasto complesso del Valentia, costruito come sede di attività politiche.

Il toponimo è attestato, dal 1172, con le forme VALENCIA, VALENTIA. Sorta intorno al X secolo a.C., ad opera di tribù <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURI'>liguri</a>, fu conquistata dai romani nel II secolo a.C., diventando un importante centro commerciale e il primo dei tredici presidi in cui era stata divisa la penisola italiana. Dal Seicento fu oggetto di ripetute invasioni, dapprima da parte degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=OSTROGOTI'>ostrogoti</a> di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TEODORICO'>Teodorico</a> che la coinvolsero nella guerra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GOTICO'>gotico</a>-bizantina, poi da parte dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BURGUNDI'>burgundi</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>. Dall'VIII al X secolo stette sotto la dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CAROLINGIA'>carolingia</a>; successivamente fu assegnata da Ottone I alla marca del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>. In età comunale si liberò del dominio monferrino e entrò nella sfera dei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. La sua dipendenza dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a> la coinvolse nella lunga serie di guerre che videro antagonisti francesi e spagnoli, ai quali, di volta in volta, si trovò a sottostare. Agli inizi del XVIII secolo fu conquistata dalle truppe di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VITTORIOAMEDEOII'>Vittorio Amedeo II</a>, duca di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> e nel 1796 divenne anch'essa oggetto delle conquiste napoleoniche. Rimasta sotto il dominio francese fino al 1814, subì poi gli effetti della restaurazione sabauda, che comportò un considerevole rallentamento del suo sviluppo economico. Nel periodo dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=UNITADITALIA'>unità d'Italia</a>, invece, l'economia si indirizzò verso le attività manifatturiere, che sorsero principalmente nel settore dell'oreficeria. Tra i monumenti si segnalano: i resti dell'antico perimetro murario; il duomo, risalente al XVII secolo; la chiesa della Santissima Annunziata, costruita nel 1699; la chiesa di San Bernardino, eretta nel Cinquecento e più volte rimaneggiata; il teatro sociale, progettato da Pietro Clerici e inaugurato nel 1852; palazzo Valentino e palazzo Pellizzari; il vasto complesso del Valentia, costruito come sede di attività politiche.

Economia

È sede, tra l'altro, del distretto scolastico n. 71. L'agricoltura, nonostante non sia più l'attività base dei valenzani, ha ancora oggi una certa importanza; si coltivano cereali, foraggi, frumento, ortaggi, uva e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di avicoli e caprini. L'industria è discretamente sviluppata nei comparti edile, metallurgico, calzaturiero, dei materiali da costruzione, dei prodotti genericamente alimentari. Ma è il settore orafo, dal carattere prettamente artigianale, quello in cui è impiegato il maggior numero di lavoratori specializzati nel disegno, nell'intagliatura, nella cesellatura e nell'incassatura del pregiato metallo. Il terziario si compone di un'ampia rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo, informatico e immobiliare; è presente anche un'emittente radiofonica. Le strutture sociali annoverano asili nido e case di riposo. A livello scolastico è assicurata, oltre la frequenza degli insegnamenti dell'obbligo, quella del liceo scientifico e degli istituti tecnico commerciale e d'arte. Le strutture culturali comprendono una biblioteca civica, la galleria d'arte e sala d'armi, posta presso il centro comunale di cultura, il museo dell'opera del duomo e la collezione di arte orafa. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo da calcio, una piscina, un centro equestre e un campo da golf. A livello sanitario è assicurato il servizio ospedaliero.

È sede, tra l'altro, del distretto scolastico n. 71. L'agricoltura, nonostante non sia più l'attività base dei valenzani, ha ancora oggi una certa importanza; si coltivano cereali, foraggi, frumento, ortaggi, uva e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di avicoli e caprini. L'industria è discretamente sviluppata nei comparti edile, metallurgico, calzaturiero, dei materiali da costruzione, dei prodotti genericamente alimentari. Ma è il settore orafo, dal carattere prettamente artigianale, quello in cui è impiegato il maggior numero di lavoratori specializzati nel disegno, nell'intagliatura, nella cesellatura e nell'incassatura del pregiato metallo. Il terziario si compone di un'ampia rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo, informatico e immobiliare; è presente anche un'emittente radiofonica. Le strutture sociali annoverano asili nido e case di riposo. A livello scolastico è assicurata, oltre la frequenza degli insegnamenti dell'obbligo, quella del liceo scientifico e degli istituti tecnico commerciale e d'arte. Le strutture culturali comprendono una biblioteca civica, la galleria d'arte e sala d'armi, posta presso il centro comunale di cultura, il museo dell'opera del duomo e la collezione di arte orafa. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo da calcio, una piscina, un centro equestre e un campo da golf. A livello sanitario è assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Le riserve naturali di cui fa parte e i numerosi laboratori orafi rappresentano, durante tutto l'anno, motivo di attrazione per numerosi visitatori. Tra gli appuntamenti di maggiore interesse si segnalano: la festa di San Massimo e del Beato Gerardo, a gennaio; la mostra orafa “Valenza Gioielli”, a febbraio; la gara ciclistica “Trofeo Liberazione”, ad aprile; la giornata europea dei parchi, a maggio; il “Gazebo di Bacco”, caratterizzato da bancarelle, degustazioni e spettacoli, a giugno; la gara di barche “Giornata sul Po”, a luglio; la festa del Leon d'Oro, a dicembre. Meritano di essere citate anche la stagione concertistica, da ottobre a maggio; la stagione teatrale, da novembre a marzo; il mercatino dell'antiquariato mensile, da aprile a dicembre. La festa del Patrono, San Giacomo, si celebra il 25 luglio. Ha dato i natali a Lorenzo Rossi, stampatore, che lavorò nella Ferrara estense tra il XV e XVI secolo, e a Giovanni Battista Comolli, sculture allievo del Canova, al quale fu commissionato, nel 1827, il busto di Simon Bolivar.

Le riserve naturali di cui fa parte e i numerosi laboratori orafi rappresentano, durante tutto l'anno, motivo di attrazione per numerosi visitatori. Tra gli appuntamenti di maggiore interesse si segnalano: la festa di San Massimo e del Beato Gerardo, a gennaio; la mostra orafa “Valenza Gioielli”, a febbraio; la gara ciclistica “Trofeo Liberazione”, ad aprile; la giornata europea dei parchi, a maggio; il “Gazebo di Bacco”, caratterizzato da bancarelle, degustazioni e spettacoli, a giugno; la gara di barche “Giornata sul Po”, a luglio; la festa del Leon d'Oro, a dicembre. Meritano di essere citate anche la stagione concertistica, da ottobre a maggio; la stagione teatrale, da novembre a marzo; il mercatino dell'antiquariato mensile, da aprile a dicembre. La festa del Patrono, San Giacomo, si celebra il 25 luglio. Ha dato i natali a Lorenzo Rossi, stampatore, che lavorò nella Ferrara estense tra il XV e XVI secolo, e a Giovanni Battista Comolli, sculture allievo del Canova, al quale fu commissionato, nel 1827, il busto di Simon Bolivar.

Località

Fonti di Monte Valenza, La Colla, La Gropella, La Voglina, Monte, Rocchetta, Sottostazione Elettrica, Villabella

Fonti di Monte Valenza, La Colla, La Gropella, La Voglina, Monte, Rocchetta, Sottostazione Elettrica, Villabella

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valenza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.