Descrizione

Centro di pianura, di origine medioevale, il cui equilibrio economico si basa sul contributo delle attività agricole e industriali. La comunità dei vailatesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, è concentrata principalmente nel capoluogo comunale, mentre una piccola parte è distribuita nelle località Cascina Cascinetta e Cascina Genia. Il territorio comunale, compreso nella zona delle risorgive, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, ed è ricchissimo di corsi d'acqua. All'interno dell'abitato, forte espansione edilizia dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, il borgo conserva quasi intatta l'antica veste medioevale. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura un castello sormontato da un'aquila, davanti alla cui porta si erge un albero.

Centro di pianura, di origine medioevale, il cui equilibrio economico si basa sul contributo delle attività agricole e industriali. La comunità dei vailatesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, è concentrata principalmente nel capoluogo comunale, mentre una piccola parte è distribuita nelle località Cascina Cascinetta e Cascina Genia. Il territorio comunale, compreso nella zona delle risorgive, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, ed è ricchissimo di corsi d'acqua. All'interno dell'abitato, forte espansione edilizia dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, il borgo conserva quasi intatta l'antica veste medioevale. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura un castello sormontato da un'aquila, davanti alla cui porta si erge un albero.

Storia

Esistono due ipotesi circa l'origine del nome: la prima lo fa risalire al termine "vajella", 'piccola valle', mentre l'altra a "Vadellum", 'piccolo guado'. Il centro sorge sull'antico tracciato della via romana che collegava Cremona a Bergamo ma la sua origine risale probabilmente all'epoca della dominazione longobarda. Per la sua posizione di confine tra il territorio milanese e quello cremasco, venne munito nel corso dei secoli di alte mura e divenne uno dei tanti luoghi fortificati fra l'Adda e l'Oglio. Le prime notizie storiche, riportate in un documento del X secolo, riconducono alla dominazione della famiglia dei conti bergamaschi Gisalbertini, alla quale ben presto si sovrapposero gli interessi della comunità ecclesiastica. Già nei primi decenni del 1100 avevano possedimenti in quei luoghi sia il priorato cluniacense di San Paolo d'Aragon, sia il monastero di San Benedetto di Crema, sia la chiesa cremonese. Ben presto i diversi ordini si trovarono coinvolti in una controversia generata da un sovrapporsi di interessi, contesa che si risolse nel 1181 a favore del vescovo di Cremona, al quale venne riconosciuta l'autorità sulla chiesa del paese. Nel 1186, l'imperatore Federico Barbarossa assegnò il territorio alla famiglia milanese dei Visconti, ai quali subentrarono nel '400 gli Sforza. Nel 1499 venne espugnata dai veneziani che si ritirarono dal territorio solo dopo la sconfitta subita dalla lega di Cambrai nel 1509. Nel '500, all'epoca della dominazione spagnola sul ducato di Milano, la regione fu infeudata prima agli Undergari, poi ai Cagnola ed in seguito ai Maggi. Nel 1647 subentrarono i De Rosales e ne ressero le sorti fino al venir meno del feudalesimo. Fa parte del patrimonio architettonico ed artistico la parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo, costruita nella metà dell'Ottocento su un precedente edificio e caratterizzata da linee neoclassiche; di grande interesse sono il cinquecentesco oratorio di San Giuseppe, quello delle Sante Marta e Maria e, dello stesso periodo, il chiostro del monastero delle Servite. L'architettura civile conta la torre della metà del '400, un tempo appartenente alla cinta muraria (demolita agli inizi del XIX secolo).

Esistono due ipotesi circa l'origine del nome: la prima lo fa risalire al termine "vajella", 'piccola valle', mentre l'altra a "Vadellum", 'piccolo guado'. Il centro sorge sull'antico tracciato della via romana che collegava Cremona a Bergamo ma la sua origine risale probabilmente all'epoca della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>. Per la sua posizione di confine tra il territorio milanese e quello cremasco, venne munito nel corso dei secoli di alte mura e divenne uno dei tanti luoghi fortificati fra l'Adda e l'Oglio. Le prime notizie storiche, riportate in un documento del X secolo, riconducono alla dominazione della famiglia dei conti bergamaschi Gisalbertini, alla quale ben presto si sovrapposero gli interessi della comunità ecclesiastica. Già nei primi decenni del 1100 avevano possedimenti in quei luoghi sia il priorato cluniacense di San Paolo d'Aragon, sia il monastero di San Benedetto di Crema, sia la chiesa cremonese. Ben presto i diversi ordini si trovarono coinvolti in una controversia generata da un sovrapporsi di interessi, contesa che si risolse nel 1181 a favore del vescovo di Cremona, al quale venne riconosciuta l'autorità sulla chiesa del paese. Nel 1186, l'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> assegnò il territorio alla famiglia milanese dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, ai quali subentrarono nel '400 gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>. Nel 1499 venne espugnata dai veneziani che si ritirarono dal territorio solo dopo la sconfitta subita dalla lega di Cambrai nel 1509. Nel '500, all'epoca della dominazione spagnola sul <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>, la regione fu infeudata prima agli Undergari, poi ai Cagnola ed in seguito ai Maggi. Nel 1647 subentrarono i De Rosales e ne ressero le sorti fino al venir meno del feudalesimo. Fa parte del patrimonio architettonico ed artistico la parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo, costruita nella metà dell'Ottocento su un precedente edificio e caratterizzata da linee neoclassiche; di grande interesse sono il cinquecentesco oratorio di San Giuseppe, quello delle Sante Marta e Maria e, dello stesso periodo, il chiostro del monastero delle Servite. L'architettura civile conta la torre della metà del '400, un tempo appartenente alla cinta muraria (demolita agli inizi del XIX secolo).

Economia

La sua economia si basa sulle tradizionali attività del settore primario, all'interno del quale viene praticato l'allevamento dei suini e dei bovini da carne e da latte, oltre alla coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi. In tempi recenti si sono andate affermando le piccole imprese industriali ed artigianali, operanti nei comparti metallurgico e alimentare nonché nella produzione di apparecchiature elettriche, cui si affiancano alcuni laboratori specializzati nel restauro di opere lignee. Il terziario si compone di una rete distributiva di discrete dimensioni (sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione) e dei servizi di consulenza informatica e bancario. Le infrastrutture sociali offrono una biblioteca comunale e una struttura scolastica che dispone di tutti i gradi dell'istruzione obbligatoria; le esigue strutture ricettive esistenti garantiscono soltanto la ristorazione. L'assistenza sanitaria si limita ad offrire soltanto il servizio farmaceutico.

La sua economia si basa sulle tradizionali attività del settore primario, all'interno del quale viene praticato l'allevamento dei suini e dei bovini da carne e da latte, oltre alla coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi. In tempi recenti si sono andate affermando le piccole imprese industriali ed artigianali, operanti nei comparti metallurgico e alimentare nonché nella produzione di apparecchiature elettriche, cui si affiancano alcuni laboratori specializzati nel restauro di opere lignee. Il terziario si compone di una rete distributiva di discrete dimensioni (sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione) e dei servizi di consulenza informatica e bancario. Le infrastrutture sociali offrono una biblioteca comunale e una struttura scolastica che dispone di tutti i gradi dell'istruzione obbligatoria; le esigue strutture ricettive esistenti garantiscono soltanto la ristorazione. L'assistenza sanitaria si limita ad offrire soltanto il servizio farmaceutico.

Relazioni

Pur non essendo una meta turistica, riesce ad esercitare notevole richiamo con la sagra "La nostra festa", che si svolge la prima domenica di ottobre, e la rappresentazione del Presepe vivente, il più grande della provincia, al quale partecipano circa trecento figuranti e una elevata quantità di animali. Il mercato settimanale si tiene tutti i giovedì. Patroni sono i Santi Pietro e Paolo, la cui ricorrenza si festeggia l'ultima domenica di giugno. Ha dato i natali ad Alberico Scala, raffinato scrittore e poeta oltre che noto critico d'arte.

Pur non essendo una meta turistica, riesce ad esercitare notevole richiamo con la sagra "La nostra festa", che si svolge la prima domenica di ottobre, e la rappresentazione del Presepe vivente, il più grande della provincia, al quale partecipano circa trecento figuranti e una elevata quantità di animali. Il mercato settimanale si tiene tutti i giovedì. Patroni sono i Santi Pietro e Paolo, la cui ricorrenza si festeggia l'ultima domenica di giugno. Ha dato i natali ad Alberico Scala, raffinato scrittore e poeta oltre che noto critico d'arte.

Località

Cascina Cascinetta, Cascina Genia

Cascina Cascinetta, Cascina Genia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vailate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.