Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origini antiche, la cui economia si basa sul turismo. Gli ussegliesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Margone, Perinera e Piazzette, negli aggregati urbani minori di Crot e Quagliera (nucleo speciale montano) e in pochissime case sparse. Il territorio, comprendente i laghi di Malciaussia e della Rossa e l’area speciale Rocciamelone (montagna disabitata), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 3.566 metri di quota. L’abitato, posto sull’aperto fondovalle, presenta un andamento plano-altimetrico montano. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, su sfondo azzurro, un’aquila d’oro, nell’atto di trattenere, nel becco, una penna d’oca d’argento. L’animale sovrasta un monte “all’italiana” a sei colli, rosso, fondato in punta. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Piccola comunità di montagna, di origini antiche, la cui economia si basa sul turismo. Gli ussegliesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Margone, Perinera e Piazzette, negli aggregati urbani minori di Crot e Quagliera (nucleo speciale montano) e in pochissime case sparse. Il territorio, comprendente i laghi di Malciaussia e della Rossa e l’area speciale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ROCCIAMELONE'>Rocciamelone</a> (montagna disabitata), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 3.566 metri di quota. L’abitato, posto sull’aperto fondovalle, presenta un andamento plano-altimetrico montano. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, su sfondo azzurro, un’aquila d’oro, nell’atto di trattenere, nel becco, una penna d’oca d’argento. L’animale sovrasta un monte “all’italiana” a sei colli, rosso, fondato in punta. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Il toponimo, presente nella forma Uxeillo in documenti del 1224, con varianti in Uxello e Uxellis, deriva dal celtico “uxellos”, che significa ‘alto’, con evidente riferimento all’altitudine del sito in cui si trova l’abitato. Già in epoca imperiale esistevano insediamenti nella zona, come dimostrano i ritrovamenti di varie monete e di due are votive, dedicate a Ercole e a Giove. Dopo la conquista longobarda del 568 e la cacciata del vescovo di Torino, le valli di Lanzo furono cedute al re di Borgogna e soltanto nell’VIII secolo, con la venuta in Italia di Carlo Magno, furono riannesse alla contea di Torino e alla signoria del vescovo. Agli inizi del XIV secolo i Savoia riuscirono a imporsi nella zona, nonostante la dura resistenza del vescovo e della famiglia degli Acaia. A partire dal XV secolo viene data in concessione agli Arcour, signori locali, che ne ebbero la giurisdizione per diversi secoli, alternandosi con altre famiglie locali. Il personaggio più illustre della sua storia è il conte Luigi Cibrario, uomo politico e storico di grande prestigio, che nel1848 fu senatore del regno di Sardegna. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico figurano: la parrocchiale di Santa Maria Vergine Assunta, d’origine romanica, riadattata nella prima metà del Seicento, e la nuova parrocchiale dell’Assunta, costruita agli inizi del Novecento in stile neobarocco. Numerose sono le cappelle sparse sul territorio comunale, tra le quali spiccano la cappella di San Vito e la cappella di San Desiderio, di notevole valore.

Il toponimo, presente nella forma Uxeillo in documenti del 1224, con varianti in Uxello e Uxellis, deriva dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CELTICO'>celtico</a> “uxellos”, che significa ‘alto’, con evidente riferimento all’altitudine del sito in cui si trova l’abitato. Già in epoca imperiale esistevano insediamenti nella zona, come dimostrano i ritrovamenti di varie monete e di due are votive, dedicate a Ercole e a Giove. Dopo la conquista <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> del 568 e la cacciata del vescovo di Torino, le <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VALLIDILANZO'>valli di Lanzo</a> furono cedute al re di Borgogna e soltanto nell’VIII secolo, con la venuta in Italia di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOMAGNO'>Carlo Magno</a>, furono riannesse alla contea di Torino e alla signoria del vescovo. Agli inizi del XIV secolo i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> riuscirono a imporsi nella zona, nonostante la dura resistenza del vescovo e della famiglia degli Acaia. A partire dal XV secolo viene data in concessione agli Arcour, signori locali, che ne ebbero la giurisdizione per diversi secoli, alternandosi con altre famiglie locali. Il personaggio più illustre della sua storia è il conte Luigi Cibrario, uomo politico e storico di grande prestigio, che nel1848 fu senatore del regno di Sardegna. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico figurano: la parrocchiale di Santa Maria Vergine Assunta, d’origine romanica, riadattata nella prima metà del Seicento, e la nuova parrocchiale dell’Assunta, costruita agli inizi del Novecento in stile neobarocco. Numerose sono le cappelle sparse sul territorio comunale, tra le quali spiccano la cappella di San Vito e la cappella di San Desiderio, di notevole valore.

Economia

È sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia locale: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura, il settore primario si basa sull’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile e della produzione e distribuzione di energia elettrica, sono poco significative. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione elementare; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. È assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia locale: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura, il settore primario si basa sull’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile e della produzione e distribuzione di energia elettrica, sono poco significative. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione elementare; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. È assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Nel periodo estivo è meta di escursionisti e amanti della montagna: circondata da praterie e da boschi e bagnata dalle acque della Stura di Viù, è una località particolarmente apprezzata dal punto di vista naturalistico; mentre nel periodo invernale gli appassionati di sci hanno a disposizione piste di fondo, per un totale di 28 km. Offre, inoltre, la possibilità di effettuare interessanti escursioni fino al lago artificiale di Malciaussià, al rifugio Tazzetti (2.642 m) e al monte Rocciamelone, dalla cui sommità si gode uno dei panorami più belli di tutte le Alpi. Altro motivo di richiamo è venire a contatto con un ambiente dal fascino particolare, in cui ancora si conserva la lingua franco-provenzale. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, si celebra il 15 agosto.

Nel periodo estivo è meta di escursionisti e amanti della montagna: circondata da praterie e da boschi e bagnata dalle acque della Stura di Viù, è una località particolarmente apprezzata dal punto di vista naturalistico; mentre nel periodo invernale gli appassionati di sci hanno a disposizione piste di fondo, per un totale di 28 km. Offre, inoltre, la possibilità di effettuare interessanti escursioni fino al lago artificiale di Malciaussià, al rifugio Tazzetti (2.642 m) e al monte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ROCCIAMELONE'>Rocciamelone</a>, dalla cui sommità si gode uno dei panorami più belli di tutte le Alpi. Altro motivo di richiamo è venire a contatto con un ambiente dal fascino particolare, in cui ancora si conserva la lingua franco-provenzale. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, si celebra il 15 agosto.

Località

Crot, Lago della Rossa, Margone, Perinera, Piazzette, Rocciamelone

Crot, Lago della Rossa, Margone, Perinera, Piazzette, Rocciamelone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Usseglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.