Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, probabilmente romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I tronzanesi, il cui indice di vecchiaia è molto superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nella località di Salomino, in numerosi aggregati urbani minori e in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che vanno da un minimo di 152 a un massimo di 206 metri sul livello del mare. Analogamente l’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico di pianura. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca la lettera T in carattere romano d’argento.

Centro di pianura, di origine antica, probabilmente romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I tronzanesi, il cui indice di vecchiaia è molto superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nella località di Salomino, in numerosi aggregati urbani minori e in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che vanno da un minimo di 152 a un massimo di 206 metri sul livello del mare. Analogamente l’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico di pianura. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca la lettera T in carattere romano d’argento.

Storia

Il toponimo sembrerebbe derivare da un gentilizio latino TORRENTIUS o TAURENTIUS oppure da TERENTIUS. La sua prima attestazione risale al 964 e compare poi in un atto di donazione fatto da Ottone III alla chiesa di Vercelli di due borghi omonimi. Verso la fine del XII secolo entrambi gli insediamenti si sottomisero a Vercelli e a metà del secolo successivo furono quasi completamente distrutti dagli attacchi dei guelfi in lotta con i ghibellini vercellesi. Nel 1256 fu costruito il borgo franco a metà strada fra i due antichi borghi originari, le cui terre furono dichiarate comuni, e in prossimità di preesistenti fortificazioni. I Savoia lo infeudarono agli Scaglia nel 1616 e ai Pastoris nel 1722. Di tali costruzioni militari, genericamente chiamate castello, mancano però tracce concrete; uniche testimonianze sono i toponimi di alcune residenze del luogo e di una cascina molto lontana dall’abitato che rinviano a un castello e a un torrione dei ghibellini. Lo stato attuale delle conoscenze e degli studi non consente di identificare esattamente l’ubicazione dei luoghi fortificati, la ricerca dei quali è di notevole interesse archeologico. Sotto il profilo storico-architettonico meritano una menzione: la chiesa di San Pietro al cimitero, di stile romanico; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, a navata unica, con ai lati quattro altari; la chiesa di San Martino, risalente al 1256; la chiesa del Molinetto, di origine sconosciuta, e, infine, quella di San Grato, in località Salomino.

Il toponimo sembrerebbe derivare da un gentilizio latino TORRENTIUS o TAURENTIUS oppure da TERENTIUS. La sua prima attestazione risale al 964 e compare poi in un atto di donazione fatto da Ottone III alla chiesa di Vercelli di due borghi omonimi. Verso la fine del XII secolo entrambi gli insediamenti si sottomisero a Vercelli e a metà del secolo successivo furono quasi completamente distrutti dagli attacchi dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFI'>guelfi</a> in lotta con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GHIBELLINI'>ghibellini</a> vercellesi. Nel 1256 fu costruito il borgo franco a metà strada fra i due antichi borghi originari, le cui terre furono dichiarate comuni, e in prossimità di preesistenti fortificazioni. I <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> lo infeudarono agli Scaglia nel 1616 e ai Pastoris nel 1722. Di tali costruzioni militari, genericamente chiamate castello, mancano però tracce concrete; uniche testimonianze sono i toponimi di alcune residenze del luogo e di una cascina molto lontana dall’abitato che rinviano a un castello e a un torrione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GHIBELLINI'>ghibellini</a>. Lo stato attuale delle conoscenze e degli studi non consente di identificare esattamente l’ubicazione dei luoghi fortificati, la ricerca dei quali è di notevole interesse archeologico. Sotto il profilo storico-architettonico meritano una menzione: la chiesa di San Pietro al cimitero, di stile romanico; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, a navata unica, con ai lati quattro altari; la chiesa di San Martino, risalente al 1256; la chiesa del Molinetto, di origine sconosciuta, e, infine, quella di San Grato, in località Salomino.

Economia

È sede degli ordinari uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle caratteristiche del territorio, si basa sulla produzione di cereali (soprattutto riso), frumento, foraggi, ortaggi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da piccole aziende operanti nei comparti alimentare, tessile, delle confezioni, delle calzature, della lavorazione del legno e della pietra, della gioielleria e dell’oreficeria. Buona anche la presenza di industrie per l’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla e di imprese che fabbricano macchine per l’agricoltura, meccaniche e elettroniche. Il terziario si compone di una rete distributiva (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, tra cui quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per la valorizzazione e l’arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione. A livello sanitario è garantito il servizio farmaceutico.

È sede degli ordinari uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle caratteristiche del territorio, si basa sulla produzione di cereali (soprattutto riso), frumento, foraggi, ortaggi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da piccole aziende operanti nei comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, delle calzature, della lavorazione del legno e della pietra, della gioielleria e dell’oreficeria. Buona anche la presenza di industrie per l’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla e di imprese che fabbricano macchine per l’agricoltura, meccaniche e elettroniche. Il terziario si compone di una rete distributiva (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, tra cui quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per la valorizzazione e l’arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione. A livello sanitario è garantito il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, effettuare interessanti escursioni nei dintorni e gustare le specialità del luogo. Ha comunque intrapreso un’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai centri vicini, con manifestazioni culturali e folcloristiche che ricalcano le radici del territorio. Tra queste meritano una menzione: la mostra mercato delle attività economiche e la fiera, a maggio; la fiera di primavera, a marzo, e la fiera d’autunno, a novembre. La festa patronale, in onore dei Santi Pietro e Paolo, si celebra la prima domenica di luglio. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, effettuare interessanti escursioni nei dintorni e gustare le specialità del luogo. Ha comunque intrapreso un’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai centri vicini, con manifestazioni culturali e folcloristiche che ricalcano le radici del territorio. Tra queste meritano una menzione: la mostra mercato delle attività economiche e la fiera, a maggio; la fiera di primavera, a marzo, e la fiera d’autunno, a novembre. La festa patronale, in onore dei Santi Pietro e Paolo, si celebra la prima domenica di luglio. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Bosiate, Carbondola, Salomino, Tre Colombare, Vianone

Bosiate, Carbondola, Salomino, Tre Colombare, Vianone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tronzano Vercellese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.