Descrizione

Comune di montagna, di probabile origine medievale, la cui economia si basa sull’agricoltura e su una modesta presenza industriale. I trontanesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Cosa, Croppo e Ronco (nota, quest’ultima, per i famosi vitigni da cui si ricava il vino “prunent”), oltre che in numerosi aggregati urbani minori e poche case sparse. Il territorio, comprendente le aree speciali Nancino e Pizzo Nona, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato sorge su ampi pendii terrazzati dominanti la scoscesa riva sinistra del torrente Melezzo. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, domina l’immagine di un leone d’oro, raffigurato nell’atto di afferrare, con le zampe anteriori, un calice aureo.

Comune di montagna, di probabile origine medievale, la cui economia si basa sull’agricoltura e su una modesta presenza industriale. I trontanesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Cosa, Croppo e Ronco (nota, quest’ultima, per i famosi vitigni da cui si ricava il vino “prunent”), oltre che in numerosi aggregati urbani minori e poche case sparse. Il territorio, comprendente le aree speciali Nancino e Pizzo Nona, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato sorge su ampi pendii terrazzati dominanti la scoscesa riva sinistra del torrente Melezzo. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, domina l’immagine di un leone d’oro, raffigurato nell’atto di afferrare, con le zampe anteriori, un calice aureo.

Storia

Il toponimo è una probabile formazione prediale, ottenuta mediante il suffisso -ANUS applicato a “Tregontum” e “Treguntum”, sicuramente nomi di origine celto-gallica. Qualche studioso, rilevando che “Treguntos” non è attestato, preferisce riferirsi a “Tarconte”. La documentazione, rappresentata da “Tregontano” e “Treuntano”, non consente di fare una scelta tra le due ipotesi. Secondo la tradizione deriverebbe da “trog”, ossia ‘truogolo’, tipica forma a conca dovuta alla curvatura del terreno scavata dal ghiacciaio quaternario della Val Vigezzo: l’etimo è di origine longobarda. “Trauntanum”, dal latino TRAMUNTANUM, significa ‘zona battuta dal vento di tramontana’. Il castello, appartenuto alla famiglia dei De Comitibus discendente dai conti De Salatis, era un’antica dimora signorile. Un atto del 28 maggio 1389 dimostra che i conti Giorgio, Marco e Guidolo diedero in affitto al comune di Premosello la porzione di decime loro spettante nei luoghi di Premosello, Colorio e Cravaga. In un’altra investitura del 13 gennaio 1391, il vescovo Pietro Filargo concesse ai conti Della Guarda i proventi delle decime nei luoghi e territori di Beura Cosa e Premosello. Le famiglie De Salatis, De la Guardia e De Comitibus si alternarono nella storia fino a chiamarsi semplicemente Conti. Tra le testimonianze storico-architettoniche si annoverano: la chiesa parrocchiale dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria, costruita intorno all’anno Mille; la chiesa dedicata anticamente a Santa Marta e ora riconsacrata a Cristo lavoratore e la chiesa dedicata a San Leonardo.

Il toponimo è una probabile formazione prediale, ottenuta mediante il suffisso -ANUS applicato a “Tregontum” e “Treguntum”, sicuramente nomi di origine celto-gallica. Qualche studioso, rilevando che “Treguntos” non è attestato, preferisce riferirsi a “Tarconte”. La documentazione, rappresentata da “Tregontano” e “Treuntano”, non consente di fare una scelta tra le due ipotesi. Secondo la tradizione deriverebbe da “trog”, ossia ‘truogolo’, tipica forma a conca dovuta alla curvatura del terreno scavata dal ghiacciaio quaternario della Val Vigezzo: l’etimo è di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>. “Trauntanum”, dal latino TRAMUNTANUM, significa ‘zona battuta dal vento di tramontana’. Il castello, appartenuto alla famiglia dei De Comitibus discendente dai conti De Salatis, era un’antica dimora signorile. Un atto del 28 maggio 1389 dimostra che i conti Giorgio, Marco e Guidolo diedero in affitto al comune di Premosello la porzione di decime loro spettante nei luoghi di Premosello, Colorio e Cravaga. In un’altra investitura del 13 gennaio 1391, il vescovo Pietro Filargo concesse ai conti Della Guarda i proventi delle decime nei luoghi e territori di Beura Cosa e Premosello. Le famiglie De Salatis, De la Guardia e De Comitibus si alternarono nella storia fino a chiamarsi semplicemente Conti. Tra le testimonianze storico-architettoniche si annoverano: la chiesa parrocchiale dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria, costruita intorno all’anno Mille; la chiesa dedicata anticamente a Santa Marta e ora riconsacrata a Cristo lavoratore e la chiesa dedicata a San Leonardo.

Economia

È sede di Pro Loco. L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si produce soprattutto uva; parte della popolazione si dedica alla zootecnia allevando bovini, ovini e caprini. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti tessile, edile, metallurgico, meccanico, della produzione di mobili, dell’estrazione e della lavorazione della pietra (una delle voci più importanti per le qualità pregiate che vengono lavorate e inviate in tutto il mondo), della lavorazione del legno e dei prodotti di pelletteria. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete commerciale è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Va però segnalata la presenza di un’agenzia assicurativa. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

È sede di Pro Loco. L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si produce soprattutto uva; parte della popolazione si dedica alla zootecnia allevando bovini, ovini e caprini. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, edile, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, della produzione di mobili, dell’estrazione e della lavorazione della pietra (una delle voci più importanti per le qualità pregiate che vengono lavorate e inviate in tutto il mondo), della lavorazione del legno e dei prodotti di pelletteria. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete commerciale è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Va però segnalata la presenza di un’agenzia assicurativa. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

L’aria salubre, la tranquillità del luogo, le bellezze dell’ambiente naturale e la vicinanza al Parco Nazionale della Val Grande, nonché la possibilità di raggiungere i rifugi in alta montagna, costituiscono valide risorse atte a incrementare il flusso turistico sul posto. Tra le manifestazioni folcloristiche meritano di essere citate: la sagra del fungo, a ottobre; la sagra di San Gregorio, ad agosto, e la rievocazione della Natività, la notte di Natale. La festa patronale, dedicata alla Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre.

L’aria salubre, la tranquillità del luogo, le bellezze dell’ambiente naturale e la vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PARCONAZIONALEDELLAVALGRANDE'>Parco Nazionale della Val Grande</a>, nonché la possibilità di raggiungere i rifugi in alta montagna, costituiscono valide risorse atte a incrementare il flusso turistico sul posto. Tra le manifestazioni folcloristiche meritano di essere citate: la sagra del fungo, a ottobre; la sagra di San Gregorio, ad agosto, e la rievocazione della Natività, la notte di Natale. La festa patronale, dedicata alla Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre.

Località

Cosa, Croppo, Nancino, Paiesco, Pello, Pizzo Nona, Porcelli, Quarata, Ronco, Verigo

Cosa, Croppo, Nancino, Paiesco, Pello, Pizzo Nona, Porcelli, Quarata, Ronco, Verigo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Trontano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.