Descrizione

Comune di pianura, di origini antiche, la cui economia si basa sull’agricoltura e sull’industria. I trivignanesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto alto, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Clauiano, Merlana e Melarolo. Il territorio è attraversato da più corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che imprimono all’abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Il comune è dotato di uno stemma ufficiale concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Comune di pianura, di origini antiche, la cui economia si basa sull’agricoltura e sull’industria. I trivignanesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto alto, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Clauiano, Merlana e Melarolo. Il territorio è attraversato da più corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che imprimono all’abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Il comune è dotato di uno stemma ufficiale concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Citata per la prima volta in un documento della fine del XII secolo, ha origini più antiche, stando all’etimologia del toponimo, derivante dal nome latino di persona TRAVINIUS, probabile legionario romano, cui fu assegnato nella zona un terreno da coltivare. La specificazione “Udinese” vale a distinguerla dalle località omonime. Possedimento del patriarca di Aquileia, agli inizi del Trecento fu coinvolta nelle lotte tra questo e Nicolò di Buttrio, alleato del conte di Gorizia che, dopo aver dato fuoco alla chiesa, in un altro attacco incendiò il resto del borgo. Al principio del XVI secolo le truppe della Repubblica di Venezia occuparono alcuni territori austriaci, fra cui la contea di Gorizia e, nel tentativo di impedire l'avanzata del principe d'Annhoet, si accamparono nei pressi dell’abitato. La dominazione veneta, che mantenne le vecchie istituzioni patriarcali, durò fino alla pace di Campoformio, del 1797; seguirono la breve parentesi napoleonica e il ritorno all’Austria, il cui dominio si protrasse fino al 1866. Dopo l’annessione all’Italia condivise le sorti del resto della provincia, registrando una graduale crescita economica. Tra i monumenti figurano alcuni edifici di culto, tra cui spicca la chiesa parrocchiale, in cui è possibile ammirare una pregevole pala d'altare, del XVII secolo. Nell’architettura civile interessante è la villa Elodia Rubini Cipollato Orgnani, dell’inizio del Seicento; circondata da un vasto parco, contiene preziosi oggetti d'arredamento.

Citata per la prima volta in un documento della fine del XII secolo, ha origini più antiche, stando all’etimologia del toponimo, derivante dal nome latino di persona TRAVINIUS, probabile legionario romano, cui fu assegnato nella zona un terreno da coltivare. La specificazione “Udinese” vale a distinguerla dalle località omonime. Possedimento del patriarca di Aquileia, agli inizi del Trecento fu coinvolta nelle lotte tra questo e Nicolò di Buttrio, alleato del conte di Gorizia che, dopo aver dato fuoco alla chiesa, in un altro attacco incendiò il resto del borgo. Al principio del XVI secolo le truppe della Repubblica di Venezia occuparono alcuni territori austriaci, fra cui la contea di Gorizia e, nel tentativo di impedire l'avanzata del principe d'Annhoet, si accamparono nei pressi dell’abitato. La dominazione veneta, che mantenne le vecchie istituzioni patriarcali, durò fino alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, del 1797; seguirono la breve parentesi napoleonica e il ritorno all’Austria, il cui dominio si protrasse fino al 1866. Dopo l’annessione all’Italia condivise le sorti del resto della provincia, registrando una graduale crescita economica. Tra i monumenti figurano alcuni edifici di culto, tra cui spicca la chiesa parrocchiale, in cui è possibile ammirare una pregevole pala d'altare, del XVII secolo. Nell’architettura civile interessante è la villa Elodia Rubini Cipollato Orgnani, dell’inizio del Seicento; circondata da un vasto parco, contiene preziosi oggetti d'arredamento.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio (sul posto manca anche una stazione dei carabinieri). L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e uve; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore che assicura maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, estrattivo, metalmeccanico, tessile, del legno e della fabbricazione di mobili. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna e quella elementare; non manca però una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio (sul posto manca anche una stazione dei carabinieri). L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e uve; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore che assicura maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, estrattivo, metalmeccanico, tessile, del legno e della fabbricazione di mobili. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna e quella elementare; non manca però una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con il circondario non sono molto intensi; i trivignanesi vi si rivolgono per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto. La festa del Patrono, San Teodoro, si celebra il 9 novembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con il circondario non sono molto intensi; i trivignanesi vi si rivolgono per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto. La festa del Patrono, San Teodoro, si celebra il 9 novembre.

Località

Clauiano, Melarolo, Merlana

Clauiano, Melarolo, Merlana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Trivignano Udinese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.