Descrizione

Centro di pianura, di origine presumibilmente antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, commerciali e industriali. I trenzanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono prevalentemente concentrati nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Convento, Fornaci, Pieve e San Gottardo. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche poco rilevanti; è verdeggiante e ricco di corsi d'acqua. L'abitato offre un andamento plano-altimetrico tipicamente pianeggiante e appare in espansione edilizia, in conseguenza di un discreto sviluppo demografico, che ha fatto registrare, nella popolazione, un incremento superiore al dieci per cento tra i due censimenti ultimi, quello del 1991 e quello del 1981.

Centro di pianura, di origine presumibilmente antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, commerciali e industriali. I trenzanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono prevalentemente concentrati nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Convento, Fornaci, Pieve e San Gottardo. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche poco rilevanti; è verdeggiante e ricco di corsi d'acqua. L'abitato offre un andamento plano-altimetrico tipicamente pianeggiante e appare in espansione edilizia, in conseguenza di un discreto sviluppo demografico, che ha fatto registrare, nella popolazione, un incremento superiore al dieci per cento tra i due censimenti ultimi, quello del 1991 e quello del 1981.

Storia

Le origini dell'insediamento potrebbero risalire all'epoca romana secondo la derivazione del toponimo dal nome latino dell'ipotetico proprietario di un terreno nella zona. Per altri invece, l'attuale denominazione deriverebbe da Cossirano, termine nato dal nome della famiglia Cossia. Per altri ancora "Causoranius" aggettivo dal nome "Causorius", starebbe alla base della ricerca etimologica del nome del luogo. Le prime notizie certe sulla località sono datate tra il I ed il III secolo d.C., epoca alla quale risalgono le tombe e i vasi di terracotta rinvenuti nel territorio comunale nel 1958. Del XII secolo è invece la notizia che il centro era sede di una chiesa chiamata "S. Maria de Basilica alba", probabilmente per indicare le sue mura bianche. La pieve rappresentò il fulcro delle comunità dei paesi vicini ed era retta da un Capitolo di Canonici guidato da un arciprete. Sempre al 1100 risalgono una serie di benefici concessi dal vescovo Villano, mentre nella prima metà del 1400 Francesco Sforza scelse questa parte del territorio quale punto di partenza per l'attacco alla città di Brescia, mai concretizzatosi per il successivo interessamento a Milano. Con la pace di Lodi la località passò sotto la dominazione veneta, mentre nel 1650 l'antica chiesa venne abbattuta per far posto all'attuale parrocchiale. Del patrimonio storico-architettonico restano la settecentesca chiesa di Santa Maria Assunta, la parrocchiale di Cossirano dedicata a S. Valentino, l'edificio che oggi funge da residenza parrocchiale ma che viene chiamato il "casello" per la sua facciata ed il suo portico con cinque arcate, ed infine la cinquecentesca torre, alta più di 20 metri e divisa in tre piani.

Le origini dell'insediamento potrebbero risalire all'epoca romana secondo la derivazione del toponimo dal nome latino dell'ipotetico proprietario di un terreno nella zona. Per altri invece, l'attuale denominazione deriverebbe da Cossirano, termine nato dal nome della famiglia Cossia. Per altri ancora "Causoranius" aggettivo dal nome "Causorius", starebbe alla base della ricerca etimologica del nome del luogo. Le prime notizie certe sulla località sono datate tra il I ed il III secolo d.C., epoca alla quale risalgono le tombe e i vasi di terracotta rinvenuti nel territorio comunale nel 1958. Del XII secolo è invece la notizia che il centro era sede di una chiesa chiamata "S. Maria de Basilica alba", probabilmente per indicare le sue mura bianche. La pieve rappresentò il fulcro delle comunità dei paesi vicini ed era retta da un Capitolo di Canonici guidato da un arciprete. Sempre al 1100 risalgono una serie di benefici concessi dal vescovo Villano, mentre nella prima metà del 1400 Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> scelse questa parte del territorio quale punto di partenza per l'attacco alla città di Brescia, mai concretizzatosi per il successivo interessamento a Milano. Con la pace di Lodi la località passò sotto la dominazione veneta, mentre nel 1650 l'antica chiesa venne abbattuta per far posto all'attuale parrocchiale. Del patrimonio storico-architettonico restano la settecentesca chiesa di Santa Maria Assunta, la parrocchiale di Cossirano dedicata a S. Valentino, l'edificio che oggi funge da residenza parrocchiale ma che viene chiamato il "casello" per la sua facciata ed il suo portico con cinque arcate, ed infine la cinquecentesca torre, alta più di 20 metri e divisa in tre piani.

Economia

La comunità vive dei prodotti dell'agricoltura (cereali, frumento e foraggi), dell'allevamento di bovini e soprattutto di avicoli, e del lavoro offerto dalle piccole imprese industriali operanti nei comparti edile, tessile, metalmeccanico, della lavorazione del ferro e della produzione di manufatti in cemento. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei trenzanesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, e l' attività di consulenza informatica completano il quadro delle attività terziarie. Anche l'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: si registra la presenza di un orfanotrofio tra le strutture sociali. Tra le strutture destinate all'arricchimento culturale è presente il servizio di biblioteca ma mancano musei, pinacoteche e cinema. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, mentre le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie consentono alla popolazione di usufruire del servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

La comunità vive dei prodotti dell'agricoltura (cereali, frumento e foraggi), dell'allevamento di bovini e soprattutto di avicoli, e del lavoro offerto dalle piccole imprese industriali operanti nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico, della lavorazione del ferro e della produzione di manufatti in cemento. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei trenzanesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, e l' attività di consulenza informatica completano il quadro delle attività terziarie. Anche l'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: si registra la presenza di un orfanotrofio tra le strutture sociali. Tra le strutture destinate all'arricchimento culturale è presente il servizio di biblioteca ma mancano musei, pinacoteche e cinema. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, mentre le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie consentono alla popolazione di usufruire del servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Non può certo essere considerata una meta turistica ma offre abbastanza in termini di opportunità lavorative alla popolazione attiva. Vive, inoltre, un rapporto non rilevante con i centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge comunque per l'istruzione secondaria di secondo grado, il commercio, il lavoro o per l'espletamento di pratiche burocratiche. Il pendolarismo è reso possibile grazie ad un sistema di collegamento valido e soddisfacente, agevolato dalle caratteristiche orografiche di questa parte della regione. Il calendario di manifestazioni e cerimonie, di natura culturale o di contenuto folcloristico, non contiene elementi di grande notorietà o di significativa capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. La festa del Patrono, S. Gottardo, si celebra il 4 maggio.

Non può certo essere considerata una meta turistica ma offre abbastanza in termini di opportunità lavorative alla popolazione attiva. Vive, inoltre, un rapporto non rilevante con i centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge comunque per l'istruzione secondaria di secondo grado, il commercio, il lavoro o per l'espletamento di pratiche burocratiche. Il pendolarismo è reso possibile grazie ad un sistema di collegamento valido e soddisfacente, agevolato dalle caratteristiche orografiche di questa parte della regione. Il calendario di manifestazioni e cerimonie, di natura culturale o di contenuto folcloristico, non contiene elementi di grande notorietà o di significativa capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. La festa del Patrono, S. Gottardo, si celebra il 4 maggio.

Località

Convento, Pieve

Convento, Pieve

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Trenzano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.