itala

Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia si basa su attività agricole e industriali. I trecasalesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e negli aggregati urbani Ronco Campo Canneto e Viarolo; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e le località Campedello, Canonica Vecchia, Case Bocelli, Case Obbi, Favaletto, Fontanone e San Quirico. Il territorio, attraversato da canali e corsi d'acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato, con pregevoli testimonianze del passato, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un'aquila nera in volo abbassato ferma su una campagna smaltata di rosso; il capo dello scudo è a bande d'argento e d'oro.

Storia

Sorta in una zona in cui sono ancora ben visibili le tracce della centuriazione romana del terreno, risulta abitata già intorno al secolo XI. Il toponimo, che in documenti medievali compare nella forma Tres Casali, ha una chiara etimologia. Non si hanno molte notizie sulle vicende del borgo che, sul finire del 1100, risulta incluso tra i possedimenti della badessa del convento parmense di San Paolo. In seguito fu assoggettata al dominio dei Visconti, che vi governarono fin verso la metà del XV secolo, quando finì sotto il controllo del comune di Parma, di cui condivise le sorti, passando quindi ai Farnese e ai Borbone. La storia successiva alla parentesi napoleonica e al congresso di Vienna, che assegnò il ducato di Parma e Piacenza a Maria Luigia d'Austria, non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione, annesso al regno d'Italia, nel 1860, e attivamente impegnato nella lotta partigiana. Al patrimonio storico-architettonico appartengono: la chiesa di San Michele Arcangelo, del Settecento, in cui si possono ammirare, tra l'altro, alcuni dipinti sei-settecenteschi, di scuola bolognese; un vecchio caseificio, in cotto, circondato da un vasto porticato; la pieve di San Quirico, citata già in documenti dei secoli X e XI e ristrutturata verso la fine del Seicento; la villa Bacchini che, nata forse come fattoria, al tempo dei Farnese, fu trasformata in dimora signorile dai Rossi di San Secondo Parmense, nella prima metà del XIX secolo, lungo la strada che porta a Torrile.

Economia

Per l'assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, i foraggi, l'uva e l'altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini, suini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, cartario, edile, meccanico, metallurgico e della fabbricazione di mobili. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l'economia locale. Fra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i genuini prodotti locali. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Non si registrano manifestazioni culturali o ricreative degne di nota, che potrebbero animare il borgo, richiamando visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Michele, si festeggia il 29 settembre.

Località

Campedello, Canonica Vecchia, Casello Vecchio, Favaletto, Fontanone, Ronco Campo Canneto, San Quirico, Viarolo

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 44° 56' 13,74'' 44.93715000
  • Long 10° 16' 14,64'' 10.27073333
  • CAP 43010
  • Prefisso 0521
  • Codice ISTAT 034043
  • Codice Catasto L354
  • Altitudine slm 33 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2499
  • Superficie 29.05 Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 06:25
  • Tramonto 18:27
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE A PICCOLI PASSIVIA MARCONI 19/21
AVIS ASS.VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUEVIA DEI VOLONTARI 1
AVIS FONTEVIVOVIA VOLONTARI DEL SANGUE 1
AVIS SEZIONE COMUNALE DI ROCCABIANCAVIA AL CAMPO SPORTIVO 1
COMITATO PRO?CASAROLACASAROLA
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI PONTETAROVIA GRAMSCI 1 PONTETARO
FAMIGLIA APERTAV EMILIA 49
AVIS ASS.VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUEVIA DEI VOLONTARI 1
AVIS FONTEVIVOVIA VOLONTARI DEL SANGUE 1
AVIS SEZIONE COMUNALE DI ROCCABIANCAVIA AL CAMPO SPORTIVO 1
COMITATO PRO?CASAROLACASAROLA
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI PONTETAROVIA GRAMSCI 1 PONTETARO
FAMIGLIA APERTAV EMILIA 49
ROCCABIANCA PER IL POSTRADA CAMPO SPORTIVO 4
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