Descrizione

Comune di montagna, dalle origini medievali, la cui vita economica si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole di coltivazione dei frutteti e dei vigneti, che costituiscono parte integrante e caratteristica del paesaggio locale, ed in piccola misura anche sulla zootecnia. Nella comunità dei tovaschi si rileva un indice di vecchiaia con valori inferiori rispetto alla media. Il territorio comunale, che risulta in forte espansione edilizia, non ha una grande estensione e presenta un profilo geometrico molto vario e a tratti aspro, con evidenti variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 510 metri sul livello del mare ad un massimo di 2.449 metri. Dal punto di vista paesaggistico è caratterizzato da panorami tipicamente alpestri e dai terrazzamenti per le coltivazioni della vite e dei frutteti.  

Comune di montagna, dalle origini medievali, la cui vita economica si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole di coltivazione dei frutteti e dei vigneti, che costituiscono parte integrante e caratteristica del paesaggio locale, ed in piccola misura anche sulla zootecnia. Nella comunità dei tovaschi si rileva un indice di vecchiaia con valori inferiori rispetto alla media. Il territorio comunale, che risulta in forte espansione edilizia, non ha una grande estensione e presenta un profilo geometrico molto vario e a tratti aspro, con evidenti variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 510 metri sul livello del mare ad un massimo di 2.449 metri. Dal punto di vista paesaggistico è caratterizzato da panorami tipicamente alpestri e dai terrazzamenti per le coltivazioni della vite e dei frutteti.  

Storia

Il passato del comune è testimoniato dal Castello di Bellaguardia, complesso medievale di pianta triangolare, di cui oggi resta soltanto qualche rudere, sull'impianto originario che però è rimasto intatto: con la sua torre, il corpo di guardia e la parte destinata all'abitazione (il tutto dislocato su tre piani). Su documenti del '200 si fa menzione della torre, mentre il castello vero e proprio, che fu costruito più tardi, è noto dal '300. Fino al XVIII secolo appartenne alla famiglia dei Venosta, originaria del Tirolo e divenuta con il trasferimento in Valtellina feudataria dei paesi compresi nell'antica Pieve di Mazzo di Valtellina, a cui apparteneva anche l'attuale territorio comunale. Tra i monumenti si evidenziano la parrocchiale di Sant'Agata, costruita nel '600 ma rimaneggiata nel secolo scorso, nella quale si conservano tele di Giovan Battista Muttoni, Fermo Stella ed Ercole Bassi. Più antico è l'oratorio dei Santi Ippolito e Cassiano, immerso in un bel verde dei meleti e dei castagni, accanto al quale nel secolo scorso fu eretto il santuario della Beata vergine di Caravaggio, a navata unica, con abside pentagonale interamente affrescata da Cipriano Valrosa. Nel santuario si trova una venerata immagine della Madonna col Bambino in trono, attribuita a Giovannino da Sondalo.  

Il passato del comune è testimoniato dal Castello di Bellaguardia, complesso medievale di pianta triangolare, di cui oggi resta soltanto qualche rudere, sull'impianto originario che però è rimasto intatto: con la sua torre, il corpo di guardia e la parte destinata all'abitazione (il tutto dislocato su tre piani). Su documenti del '200 si fa menzione della torre, mentre il castello vero e proprio, che fu costruito più tardi, è noto dal '300. Fino al XVIII secolo appartenne alla famiglia dei Venosta, originaria del Tirolo e divenuta con il trasferimento in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a> feudataria dei paesi compresi nell'antica Pieve di Mazzo di Valtellina, a cui apparteneva anche l'attuale territorio comunale. Tra i monumenti si evidenziano la parrocchiale di Sant'Agata, costruita nel '600 ma rimaneggiata nel secolo scorso, nella quale si conservano tele di Giovan Battista Muttoni, Fermo Stella ed Ercole Bassi. Più antico è l'oratorio dei Santi Ippolito e Cassiano, immerso in un bel verde dei meleti e dei castagni, accanto al quale nel secolo scorso fu eretto il santuario della Beata vergine di Caravaggio, a navata unica, con abside pentagonale interamente affrescata da Cipriano Valrosa. Nel santuario si trova una venerata immagine della Madonna col Bambino in trono, attribuita a Giovannino da Sondalo.  

Economia

Il comune ospita esclusivamente gli uffici municipali e postali. L'economia locale è imperniata principalmente sulle attività agricole, dedicate quasi esclusivamente alle tradizionali coltivazioni di frutteti e vigneti; anche la zootecnia costituisce una fonte di reddito di discreta entità, arricchita dalla presenza di alcuni allevamenti di bovini, ovini e caprini. Non si presenta particolarmente sviluppata l'industria, presente soltanto nel comparto dell'edilizia e della fabbricazione di apparecchi elettromedicali. L'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è rappresentato. La rete distributiva e commerciale, di modeste dimensioni, è commisurata alle esigenze dell'abitato. Non sono presenti nel comune particolari strutture sociali ed assistenziali. Le istituzioni scolastiche impartiscono solamente l'istruzione elementare. Sul territorio non ci sono neppure impianti sportivi o per il tempo libero e mancano anche strutture culturali come musei o biblioteche. La capacità ricettiva è limitata ad uno scarno servizio di ristorazione e a pochi posti letto, mentre dal punto di vista sanitario non ci sono strutture che garantiscano il servizio ospedaliero o quello farmaceutico.  

Il comune ospita esclusivamente gli uffici municipali e postali. L'economia locale è imperniata principalmente sulle attività agricole, dedicate quasi esclusivamente alle tradizionali coltivazioni di frutteti e vigneti; anche la zootecnia costituisce una fonte di reddito di discreta entità, arricchita dalla presenza di alcuni allevamenti di bovini, ovini e caprini. Non si presenta particolarmente sviluppata l'industria, presente soltanto nel comparto dell'edilizia e della fabbricazione di apparecchi elettromedicali. L'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è rappresentato. La rete distributiva e commerciale, di modeste dimensioni, è commisurata alle esigenze dell'abitato. Non sono presenti nel comune particolari strutture sociali ed assistenziali. Le istituzioni scolastiche impartiscono solamente l'istruzione elementare. Sul territorio non ci sono neppure impianti sportivi o per il tempo libero e mancano anche strutture culturali come musei o biblioteche. La capacità ricettiva è limitata ad uno scarno servizio di ristorazione e a pochi posti letto, mentre dal punto di vista sanitario non ci sono strutture che garantiscano il servizio ospedaliero o quello farmaceutico.  

Relazioni

Il comune non è toccato dal movimento turistico che interessa la Valtellina soprattutto nel periodo estivo; anche i rapporti con i centri vicini, dovuti essenzialmente alla dipendenza economica e determinati dalla necessità di accedere ai servizi dei centri meglio dotati, non si presentano particolarmente rilevanti. Gran parte della popolazione attiva è occupata al di fuori del comune e gravita verso i centri maggiori dell'alta valle e verso la vicina Svizzera. Quest'ultima esercita un'indubbia capacità di attrazione per motivi commerciali. Non si segnalano particolari manifestazioni o eventi speciali. La comunità festeggia come Patrona Sant'Agata, che viene celebrata il 5 febbraio.  

Il comune non è toccato dal movimento turistico che interessa la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a> soprattutto nel periodo estivo; anche i rapporti con i centri vicini, dovuti essenzialmente alla dipendenza economica e determinati dalla necessità di accedere ai servizi dei centri meglio dotati, non si presentano particolarmente rilevanti. Gran parte della popolazione attiva è occupata al di fuori del comune e gravita verso i centri maggiori dell'alta valle e verso la vicina Svizzera. Quest'ultima esercita un'indubbia capacità di attrazione per motivi commerciali. Non si segnalano particolari manifestazioni o eventi speciali. La comunità festeggia come Patrona Sant'Agata, che viene celebrata il 5 febbraio.  

Località

Cima Cadì

Cima Cadì

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tovo di Sant'Agata rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.