Descrizione

Comune collinare, fondato in epoca medievale; le sue risorse tradizionali, prevalentemente rurali, sono integrate dalle attività turistiche. La comunità dei torricellani, che fa registrare un indice di vecchiaia molto elevato, tende a distribuirsi in maniera uniforme su tutto il territorio comunale, risiedendo, oltre che nel capoluogo comunale, in alcune altre località (Oliveto, Ornaro e Ornaro Basso) e in diversi aggregati urbani minori; numerose case sparse, inoltre, punteggiano il comprensorio comunale. L’abitato è scaglionato in parte sulle pendici di un poggio e conserva un suggestivo aspetto medievale. Molteplici sfumature di colore caratterizzano il paesaggio circostante, dal verde scuro dei boschi di lecci e di querce a quello più brillante dei vigneti, dal grigio argenteo degli olivi al giallo dorato delle spighe nella stagione calda.

Comune collinare, fondato in epoca medievale; le sue risorse tradizionali, prevalentemente rurali, sono integrate dalle attività turistiche. La comunità dei torricellani, che fa registrare un indice di vecchiaia molto elevato, tende a distribuirsi in maniera uniforme su tutto il territorio comunale, risiedendo, oltre che nel capoluogo comunale, in alcune altre località (Oliveto, Ornaro e Ornaro Basso) e in diversi aggregati urbani minori; numerose case sparse, inoltre, punteggiano il comprensorio comunale. L’abitato è scaglionato in parte sulle pendici di un poggio e conserva un suggestivo aspetto medievale. Molteplici sfumature di colore caratterizzano il paesaggio circostante, dal verde scuro dei boschi di lecci e di querce a quello più brillante dei vigneti, dal grigio argenteo degli olivi al giallo dorato delle spighe nella stagione calda.

Storia

Sorta tra il X e l’XI secolo d.C., è citata per la prima volta in un documento del 1019, in cui si parla di una donazione fatta da Tedmario all’abbazia di Farfa. Nel corso del XIII secolo passò ai Brancaleone e nel 1483 pervenne in dote ai Cesarini; nel 1673 fu assegnata agli Sforza-Cesarini, cui appartenne fino alla soppressione dei diritti feudali. Il toponimo, che è stato semplicemente Torricella fino al 1863, è chiaramente un diminutivo di “torre”. Attraverso una porta ad arco si accede al pittoresco e suggestivo centro storico, che ha conservato intatta nei secoli l’originaria impronta medievale; tra le interessanti vestigia del passato spicca la parrocchiale di San Giovanni Battista, ricavata in modo originale dai resti del castello fatto erigere dai Brancaleone e adorna sulla facciata di un bel rosone duecentesco. Degne di nota sono anche la chiesa di Santa Prassede, in località Oliveto, e quella dedicata a Santa Maria delle Grazie, al cui interno, a navata unica, si trovava una tavola quattrocentesca raffigurante la Madonna con il Bambino, oggi a Roma. Tra le interessanti testimonianze storico-architettoniche che si trovano nella località di Ornaro si ricordano il castello medievale e la chiesa dedicata a San Giacomo.

Sorta tra il X e l’XI secolo d.C., è citata per la prima volta in un documento del 1019, in cui si parla di una donazione fatta da Tedmario all’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIFARFA'>abbazia di Farfa</a>. Nel corso del XIII secolo passò ai Brancaleone e nel 1483 pervenne in dote ai Cesarini; nel 1673 fu assegnata agli Sforza-Cesarini, cui appartenne fino alla soppressione dei diritti feudali. Il toponimo, che è stato semplicemente Torricella fino al 1863, è chiaramente un diminutivo di “torre”. Attraverso una porta ad arco si accede al pittoresco e suggestivo centro storico, che ha conservato intatta nei secoli l’originaria impronta medievale; tra le interessanti vestigia del passato spicca la parrocchiale di San Giovanni Battista, ricavata in modo originale dai resti del castello fatto erigere dai Brancaleone e adorna sulla facciata di un bel rosone duecentesco. Degne di nota sono anche la chiesa di Santa Prassede, in località Oliveto, e quella dedicata a Santa Maria delle Grazie, al cui interno, a navata unica, si trovava una tavola quattrocentesca raffigurante la Madonna con il Bambino, oggi a Roma. Tra le interessanti testimonianze storico-architettoniche che si trovano nella località di Ornaro si ricordano il castello medievale e la chiesa dedicata a San Giacomo.

Economia

La comunità torricellana conduce una vita tranquilla, nel solco della tradizione, ma appare anche molto aperta nei confronti del nuovo, soprattutto in virtù del cospicuo afflusso di visitatori, che tende gradualmente ad aumentare. Proprio il turismo costituisce la principale voce dell’economia torricellana, insieme alle tradizionali attività rurali: in ogni caso, l’agricoltura, specializzata nella produzione di frumento, patate, legumi, olive e uva da vino, nonché l’allevamento di ovini, bovini, suini ed equini sono in netta diminuzione. Molto poco sviluppati risultano l’industria e il terziario: quest’ultimo, in particolare, è rappresentato da una rete distributiva abbastanza articolata ma rivolta soprattutto alla distribuzione di beni di prima necessità e non include, tra i servizi, né il credito né le assicurazioni. Anche il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità presenta diverse lacune: sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune è provvisto soltanto di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; difetta di rilevanti strutture culturali e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può contare solo sulla farmacia; la vocazione turistica dell’area ha comunque dato impulso alla creazione di un apparato ricettivo molto articolato, che offre possibilità di ristorazione e di soggiorno.

La comunità torricellana conduce una vita tranquilla, nel solco della tradizione, ma appare anche molto aperta nei confronti del nuovo, soprattutto in virtù del cospicuo afflusso di visitatori, che tende gradualmente ad aumentare. Proprio il turismo costituisce la principale voce dell’economia torricellana, insieme alle tradizionali attività rurali: in ogni caso, l’agricoltura, specializzata nella produzione di frumento, patate, legumi, olive e uva da vino, nonché l’allevamento di ovini, bovini, suini ed equini sono in netta diminuzione. Molto poco sviluppati risultano l’industria e il terziario: quest’ultimo, in particolare, è rappresentato da una rete distributiva abbastanza articolata ma rivolta soprattutto alla distribuzione di beni di prima necessità e non include, tra i servizi, né il credito né le assicurazioni. Anche il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità presenta diverse lacune: sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune è provvisto soltanto di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; difetta di rilevanti strutture culturali e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può contare solo sulla farmacia; la vocazione turistica dell’area ha comunque dato impulso alla creazione di un apparato ricettivo molto articolato, che offre possibilità di ristorazione e di soggiorno.

Relazioni

La mitezza del clima, la purezza dell’aria e l’amenità del paesaggio ne hanno fatto una meta turistica estiva di discreta importanza; la vita tranquilla e pacata condotta dalla comunità, inoltre, non manca mai di conquistare coloro che sono abituati a vivere tutto l’anno tra il frastuono e il caos cittadino. Coerentemente, si registra una tendenza all’incremento demografico, anche per immigrazione. La più rappresentativa tra le manifestazioni folcloristiche di antica tradizione è senz’altro la “pasquella”, che si svolge il 5 gennaio, vale a dire la dodicesima notte dopo il Natale: i questuanti, che rappresentano i morti tornati sulla terra in soccorso dei vivi, girano per l’abitato cantando una nenia, la “pasquella” appunto, con la quale augurano prosperità per l’anno appena arrivato e in cambio chiedono in dono i prodotti della terra. Tra le altre manifestazioni all’insegna della religiosità popolare figura la festa in onore di Sant’Antonio Martire (domenica precedente il 2 settembre, in località Ornaro). La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 29 agosto, con solenni funzioni religiose e festeggiamenti popolari.

La mitezza del clima, la purezza dell’aria e l’amenità del paesaggio ne hanno fatto una meta turistica estiva di discreta importanza; la vita tranquilla e pacata condotta dalla comunità, inoltre, non manca mai di conquistare coloro che sono abituati a vivere tutto l’anno tra il frastuono e il caos cittadino. Coerentemente, si registra una tendenza all’incremento demografico, anche per immigrazione. La più rappresentativa tra le manifestazioni folcloristiche di antica tradizione è senz’altro la “pasquella”, che si svolge il 5 gennaio, vale a dire la dodicesima notte dopo il Natale: i questuanti, che rappresentano i morti tornati sulla terra in soccorso dei vivi, girano per l’abitato cantando una nenia, la “pasquella” appunto, con la quale augurano prosperità per l’anno appena arrivato e in cambio chiedono in dono i prodotti della terra. Tra le altre manifestazioni all’insegna della religiosità popolare figura la festa in onore di Sant’Antonio Martire (domenica precedente il 2 settembre, in località Ornaro). La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 29 agosto, con solenni funzioni religiose e festeggiamenti popolari.

Località

Cotti, Oliveto, Ornaro, Ornaro Basso, Pera, Prata di Ornaro

Cotti, Oliveto, Ornaro, Ornaro Basso, Pera, Prata di Ornaro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torricella in Sabina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.