Descrizione

Comune di collina, di antiche origini, la cui economia si basa sull'agricoltura e sull’industria. I torreanesi, che presentano un alto indice di vecchiaia, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nelle località Togliano, Prestento, Montina e Masarolis; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e i nuclei Canalutto, Reant, Casali Costa, Case Fornace e Tamoris. Il territorio, ricco di cave per l'estrazione della pietra piasentina, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.167 metri di quota. L’abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale ufficiale è in attesa del decreto di approvazione e concessione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Comune di collina, di antiche origini, la cui economia si basa sull'agricoltura e sull’industria. I torreanesi, che presentano un alto indice di vecchiaia, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nelle località Togliano, Prestento, Montina e Masarolis; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e i nuclei Canalutto, Reant, Casali Costa, Case Fornace e Tamoris. Il territorio, ricco di cave per l'estrazione della pietra piasentina, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.167 metri di quota. L’abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale ufficiale è in attesa del decreto di approvazione e concessione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Abitata già in epoca romana, come testimoniato da alcuni reperti archeologici rinvenuti nella zona, deriva il nome, che in documenti medievali compare nelle forme di Tauriano e Torrianum, dal personale latino TAURIUS, con l’aggiunta del suffisso –ANUS, indicante appartenenza. Sede di insediamenti longobardi, seguì le vicende di Cividale del Friuli, venendo devastata dagli avari, nel VII secolo. Successivamente passò sotto la dominazione del patriarcato di Aquileia, che la cedette alla mensa vescovile cividalese. Entrata a far parte, nel 1420, dei possedimenti veneziani, nella seconda metà del XV secolo fu risparmiata dai turchi, che invasero il Friuli, seminando morte e distruzione. Infeudata, nel Cinquecento, ai della Torre, ai quali, per molto tempo, fu fatta risalire l’origine del toponimo, fu coinvolta nelle lotte tra questi signori e i Savorgnan, che portarono alla distruzione del locale castello. Con la pace di Campoformio, del 1797, che sancì il declino della repubblica veneta, fu assegnata all’Austria, sotto il cui dominio restò, sia pure con la parentesi napoleonica, fino al 1866, quando fu annessa all’Italia. Notevoli sono stati anche in questo comune i danni causati dal terremoto del 1976. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte vari edifici di culto, tra cui spicca la chiesa parrocchiale del capoluogo comunale.

Abitata già in epoca romana, come testimoniato da alcuni reperti archeologici rinvenuti nella zona, deriva il nome, che in documenti medievali compare nelle forme di Tauriano e Torrianum, dal personale latino TAURIUS, con l’aggiunta del suffisso –ANUS, indicante appartenenza. Sede di insediamenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, seguì le vicende di Cividale del Friuli, venendo devastata dagli avari, nel VII secolo. Successivamente passò sotto la dominazione del patriarcato di Aquileia, che la cedette alla mensa vescovile cividalese. Entrata a far parte, nel 1420, dei possedimenti veneziani, nella seconda metà del XV secolo fu risparmiata dai turchi, che invasero il Friuli, seminando morte e distruzione. Infeudata, nel Cinquecento, ai della Torre, ai quali, per molto tempo, fu fatta risalire l’origine del toponimo, fu coinvolta nelle lotte tra questi signori e i Savorgnan, che portarono alla distruzione del locale castello. Con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, del 1797, che sancì il declino della repubblica veneta, fu assegnata all’Austria, sotto il cui dominio restò, sia pure con la parentesi napoleonica, fino al 1866, quando fu annessa all’Italia. Notevoli sono stati anche in questo comune i danni causati dal terremoto del 1976. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte vari edifici di culto, tra cui spicca la chiesa parrocchiale del capoluogo comunale.

Economia

È sede della stazione dei carabinieri. L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di cereali, frumento, foraggi, uve e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’altra fonte di reddito, l’industria, è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, estrattivo, del legno, dei laterizi e della fabbricazione di mobili. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione locale) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non dispone di strutture sociali, sportive e ricreative di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; non vi sono strutture destinate all’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede della stazione dei carabinieri. L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di cereali, frumento, foraggi, uve e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’altra fonte di reddito, l’industria, è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, estrattivo, del legno, dei laterizi e della fabbricazione di mobili. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione locale) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non dispone di strutture sociali, sportive e ricreative di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; non vi sono strutture destinate all’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Lontana dal turismo di massa, per la mancanza di particolari attrattive, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con il circondario non sono rilevanti; la popolazione vi si rivolge per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Di rilievo è la festa del Patrono, San Martino, celebrata l'11 novembre.

Lontana dal turismo di massa, per la mancanza di particolari attrattive, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con il circondario non sono rilevanti; la popolazione vi si rivolge per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Di rilievo è la festa del Patrono, San Martino, celebrata l'11 novembre.

Località

Canalutto, Casali Braida, Casali Costa, Casali Laurini, Case Fornace, Case Pontarini, Case Tecort, Masarolis, Montina, Prefabbricati di Togliano, Prestento, Reant, Ronchis, Tamoris, Togliano

Canalutto, Casali Braida, Casali Costa, Casali Laurini, Case Fornace, Case Pontarini, Case Tecort, Masarolis, Montina, Prefabbricati di Togliano, Prestento, Reant, Ronchis, Tamoris, Togliano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torreano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.