Descrizione

"Comune sparso" di pianura con sede in località Villanuova; vanta origini antiche; la sua economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I torrepallavicinesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti anche nelle località di Santa Maria-Portici, Torre Pallavicina e altre minori, oltre che in parecchie decine di case sparse. In tutte le località è in corso una certa espansione edilizia. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche minime, ed è attraversato da un importante canale per l'irrigazione, il Naviglio Pallavicino, che utilizza le acque del fiume Oglio. Lo stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone, per una parte, di cinque punti smaltati di rosso equipollenti a quattro d'argento; sull'altra parte, a sfondo azzurro, spicca una torre d'oro merlata alla guelfa. Il capo dello scudo, color oro, riproduce un'aquila nera.

"Comune sparso" di pianura con sede in località Villanuova; vanta origini antiche; la sua economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I torrepallavicinesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti anche nelle località di Santa Maria-Portici, Torre Pallavicina e altre minori, oltre che in parecchie decine di case sparse. In tutte le località è in corso una certa espansione edilizia. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche minime, ed è attraversato da un importante canale per l'irrigazione, il Naviglio Pallavicino, che utilizza le acque del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a>. Lo stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone, per una parte, di cinque punti smaltati di rosso equipollenti a quattro d'argento; sull'altra parte, a sfondo azzurro, spicca una torre d'oro merlata alla guelfa. Il capo dello scudo, color oro, riproduce un'aquila nera.

Storia

Non si conoscono con precisione le origini del comune. Chiara invece l'evoluzione del toponimo legata alla presenza di una torre e alle sue vicende storiche. Risalente probabilmente al XIV secolo, la torre rappresenta un tipico esempio delle opere difensive con cui venivano muniti gli insediamenti dell'epoca posti in territori pianeggianti. Verso la metà del XV secolo Tristano Sforza volle trasformarla in una vera e proria fortezza, quindi la costruzione iniziò ad essere indicata come la Torre di Tristano. Successivamente Galeazzo Pallavicino, sposando la figlia di Tristano, acquisì tutti i beni della famiglia Sforza e la torre iniziò ad essere associata al nome dei nuovi proprietari. La nuova denominazione finì poi con l'estendersi a tutti gli insediamenti che sorgevano attorno ad essa. Nel corso dei secoli alla torre sono state aggiunte altre costruzioni, così da formare un complesso di notevole interesse. Al Cinquecento risale il Palazzo Pallavicino, che si sviluppa su due piani, entrambi abbelliti da affreschi dello stesso periodo, ed è inoltre circondato da un bel parco. Il complesso comprende poi Villa Oldofredi, anch'essa cinquecentesca, e una cappella che successivamente, nel Settecento, è stata affiancata ad un'ala del palazzo. L'architettura comprende anche villa "Il Portico", in localita Portici, mentre per quanto riguarda l'architettura sacra va segnalata la chiesa di Santa Maria Assunta, in località Santa Maria, eretta nel Cinquecento e sottoposta ad un'ampia ristrutturazione agli inizi del '900.

Non si conoscono con precisione le origini del comune. Chiara invece l'evoluzione del toponimo legata alla presenza di una torre e alle sue vicende storiche. Risalente probabilmente al XIV secolo, la torre rappresenta un tipico esempio delle opere difensive con cui venivano muniti gli insediamenti dell'epoca posti in territori pianeggianti. Verso la metà del XV secolo Tristano Sforza volle trasformarla in una vera e proria fortezza, quindi la costruzione iniziò ad essere indicata come la Torre di Tristano. Successivamente Galeazzo Pallavicino, sposando la figlia di Tristano, acquisì tutti i beni della famiglia Sforza e la torre iniziò ad essere associata al nome dei nuovi proprietari. La nuova denominazione finì poi con l'estendersi a tutti gli insediamenti che sorgevano attorno ad essa. Nel corso dei secoli alla torre sono state aggiunte altre costruzioni, così da formare un complesso di notevole interesse. Al Cinquecento risale il Palazzo Pallavicino, che si sviluppa su due piani, entrambi abbelliti da affreschi dello stesso periodo, ed è inoltre circondato da un bel parco. Il complesso comprende poi Villa Oldofredi, anch'essa cinquecentesca, e una cappella che successivamente, nel Settecento, è stata affiancata ad un'ala del palazzo. L'architettura comprende anche villa "Il Portico", in localita Portici, mentre per quanto riguarda l'architettura sacra va segnalata la chiesa di Santa Maria Assunta, in località Santa Maria, eretta nel Cinquecento e sottoposta ad un'ampia ristrutturazione agli inizi del '900.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità dei torrepallavicinesi vive dei prodotti agricoli (cereali, frumento, foraggi), dell'allevamento di suini e bovini da latte e da carne e del lavoro offerto dalle piccole imprese industriali, operanti soprattutto nel comparto lattiero-caseario, e da qualche impresa edile e artigianale. La rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Anche l'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: non si registra la presenza di particolari strutture sociali o di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Non si segnalano particolari strutture neanche per la pratica di attività sportive. Le scuole locali garantiscono soltanto l'istruzione primaria mentre le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi nei centri vicini anche per i servizi di base.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità dei torrepallavicinesi vive dei prodotti agricoli (cereali, frumento, foraggi), dell'allevamento di suini e bovini da latte e da carne e del lavoro offerto dalle piccole imprese industriali, operanti soprattutto nel comparto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>, e da qualche impresa edile e artigianale. La rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Anche l'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: non si registra la presenza di particolari strutture sociali o di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Non si segnalano particolari strutture neanche per la pratica di attività sportive. Le scuole locali garantiscono soltanto l'istruzione primaria mentre le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi nei centri vicini anche per i servizi di base.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica affermata tuttavia presenta elementi di un certo richiamo, quali la torre e il Naviglio. Anche la possibilità di praticare il turismo equestre e la presenza del Parco Oglio Nord contribuiscono ad attirare discreti flussi turistici. Abbastanza rilevanti i rapporti con i centri vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria, il commercio, il lavoro o l'espletamento di pratiche burocratiche, agevolata da un sistema di collegamenti valido, soddisfacente e facilmente accessibile. Tra le diverse manifestazioni religiose ricorrenti la più importante è la festa in onore dei Patroni, i Ss. Nazario e Celso, che si celebra l'ultima domenica di luglio.

Non può essere considerata una meta turistica affermata tuttavia presenta elementi di un certo richiamo, quali la torre e il Naviglio. Anche la possibilità di praticare il turismo equestre e la presenza del Parco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a> Nord contribuiscono ad attirare discreti flussi turistici. Abbastanza rilevanti i rapporti con i centri vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria, il commercio, il lavoro o l'espletamento di pratiche burocratiche, agevolata da un sistema di collegamenti valido, soddisfacente e facilmente accessibile. Tra le diverse manifestazioni religiose ricorrenti la più importante è la festa in onore dei Patroni, i Ss. Nazario e Celso, che si celebra l'ultima domenica di luglio.

Località

Cascina Quadro, Cascina Valsorda Superiore, Molino di Basso, Santa Maria-Portici, Villanuova

Cascina Quadro, Cascina Valsorda Superiore, Molino di Basso, Santa Maria-Portici, Villanuova

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torre Pallavicina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.