Descrizione

Comune collinare, di origini medievali, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato una modesta presenza industriale. I torresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e la località Torre Logge. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 925 metri di quota massima sul livello del mare. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia, giustificati dal numero di stanze non occupate piuttosto esiguo, sia in valore assoluto, sia in rapporto alla popolazione; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una torre a due palchi, rossa, merlata alla ghibellina e accostata da un leone azzurro; il tutto è fondato su una verde pianura.

Comune collinare, di origini medievali, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato una modesta presenza industriale. I torresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e la località Torre Logge. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 925 metri di quota massima sul livello del mare. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia, giustificati dal numero di stanze non occupate piuttosto esiguo, sia in valore assoluto, sia in rapporto alla popolazione; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una torre a due palchi, rossa, merlata alla ghibellina e accostata da un leone azzurro; il tutto è fondato su una verde pianura.

Storia

Fu fondata da gente delle località vicine, per comune comodità nel lavoro dei campi, attorno a una torre, presso la quale già esistevano alcune abitazioni di contadini di Spadola. Chiamata Torre di Spadola, forse su suggerimento di Ruggero il Normanno, deriva la prima parte del toponimo dal calabrese “turri”, ‘casa colonica’. La specificazione “di Ruggiero”, di cui non si conosce la motivazione, fu aggiunta con un regio decreto del 1864. Sede, un tempo, di una celebre e ricca badia, dedicata a San Basilio, fu alle dipendenze di Vallelonga. Nel XVII secolo, venne separata da questa e infeudata alla nobile casata dei Caracciolo di Loreto, cui subentrarono i Ravaschieri, principi di Satriano. Il terremoto della seconda metà del Settecento vi causò gravi danni. Col nuovo assetto amministrato dato dai francesi al regno di Napoli, all’inizio del XIX secolo, fu dapprima inclusa, quale università, nel cosiddetto governo di Satriano e poi tra i comuni del circondario di Chiaravalle Centrale. Tornata ai Borboni, all’indomani del congresso di Vienna, e annessa all’Italia unita, insieme al resto della regione, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Tra i monumenti spiccano: la chiesa parrocchiale di Santa Domenica, con facciata in stile neoclassico, e il santuario della Madonna delle Grazie.

Fu fondata da gente delle località vicine, per comune comodità nel lavoro dei campi, attorno a una torre, presso la quale già esistevano alcune abitazioni di contadini di Spadola. Chiamata Torre di Spadola, forse su suggerimento di Ruggero il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNO'>Normanno</a>, deriva la prima parte del toponimo dal calabrese “turri”, ‘casa colonica’. La specificazione “di Ruggiero”, di cui non si conosce la motivazione, fu aggiunta con un regio decreto del 1864. Sede, un tempo, di una celebre e ricca badia, dedicata a San Basilio, fu alle dipendenze di Vallelonga. Nel XVII secolo, venne separata da questa e infeudata alla nobile casata dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a> di Loreto, cui subentrarono i Ravaschieri, principi di Satriano. Il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTO'>terremoto</a> della seconda metà del Settecento vi causò gravi danni. Col nuovo assetto amministrato dato dai francesi al regno di Napoli, all’inizio del XIX secolo, fu dapprima inclusa, quale università, nel cosiddetto governo di Satriano e poi tra i comuni del circondario di Chiaravalle Centrale. Tornata ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BORBONI'>Borboni</a>, all’indomani del congresso di Vienna, e annessa all’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALIA'>Italia</a> unita, insieme al resto della regione, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Tra i monumenti spiccano: la chiesa parrocchiale di Santa Domenica, con facciata in stile neoclassico, e il santuario della Madonna delle Grazie.

Economia

Va segnalata la presenza della Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi e frutta, soprattutto uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: edile, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili. Anche se non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, una rete commerciale, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, si aggiunge ai vari servizi che costituiscono il panorama del terziario. Non si segnalano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Non vi sono strutture ricettive. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Va segnalata la presenza della Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi e frutta, soprattutto uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: edile, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili. Anche se non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, una rete commerciale, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, si aggiunge ai vari servizi che costituiscono il panorama del terziario. Non si segnalano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Non vi sono strutture ricettive. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

L’aria salubre, la tranquillità del luogo e le bellezze dell’ambiente naturale costituiscono valide risorse ai fini della valorizzazione turistica della zona. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, che animano il paese, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citati: la fiera della domenica in Albis; la festa e la fiera di Santa Maria delle Grazie, dal 6 al 9 settembre; il pellegrinaggio all’omonimo santuario. La festa della Patrona, Santa Domenica, viene celebrata il 7 luglio.

L’aria salubre, la tranquillità del luogo e le bellezze dell’ambiente naturale costituiscono valide risorse ai fini della valorizzazione turistica della zona. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, che animano il paese, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citati: la fiera della domenica in Albis; la festa e la fiera di Santa Maria delle Grazie, dal 6 al 9 settembre; il pellegrinaggio all’omonimo santuario. La festa della Patrona, Santa Domenica, viene celebrata il 7 luglio.

Località

Torre Logge

Torre Logge

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torre di Ruggiero rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.