Descrizione

Centro di collina che affonda le radici nel Medioevo; la sua economia, abbastanza varia, contempla, accanto alle tradizionali attività primarie, alcune piccole e medie imprese industriali ed un vivace terziario. La comunità dei torresi, che presenta un indice di vecchiaia in linea con i normali valori, risiede per intero nel capoluogo comunale, esteso su un terrazzamento naturale e proteso sulle vie di comunicazione che lo avviluppano e lo intersecano. Il piccolo territorio comunale segue con il suo profilo geometrico il disegno morbido di medie e basse colline che, per lo più modellate dall'intervento dell'uomo, nella fascia immediatamente contigua al letto del fiume Pescara sono coperte dall'intrico della vegetazione tipica degli umidi fondovalle. Lo stemma concesso con Decreto del Presidente delle Repubblica presenta un "capo" di colore rosso e, nella parte inferiore dello scudo, una torre sormontata da tre passeri; lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto in alto.

Centro di collina che affonda le radici nel Medioevo; la sua economia, abbastanza varia, contempla, accanto alle tradizionali attività primarie, alcune piccole e medie imprese industriali ed un vivace terziario. La comunità dei torresi, che presenta un indice di vecchiaia in linea con i normali valori, risiede per intero nel capoluogo comunale, esteso su un terrazzamento naturale e proteso sulle vie di comunicazione che lo avviluppano e lo intersecano. Il piccolo territorio comunale segue con il suo profilo geometrico il disegno morbido di medie e basse colline che, per lo più modellate dall'intervento dell'uomo, nella fascia immediatamente contigua al letto del fiume Pescara sono coperte dall'intrico della vegetazione tipica degli umidi fondovalle. Lo stemma concesso con Decreto del Presidente delle Repubblica presenta un "capo" di colore rosso e, nella parte inferiore dello scudo, una torre sormontata da tre passeri; lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Diverse ipotesi, più o meno fantasiose, sono state formulate circa l'origine del toponimo: si è ipotizzata l'esistenza di una torre difensiva brulicante di passeri o, più verosimilmente, lo si è ricondotto alla base latina TURRIS PASSUM, ovvero 'passo della torre' -questa seconda proposta tiene conto del ruolo di passo obbligato sulla riva sinistra del Pescara che l'abitato ebbe fin dall'antichità-. In epoca medievale la vicinanza dell'abbazia di S. Clemente a Casauria fu determinante per le sorti del borgo, che rientrò nella sua sfera di influenza e conobbe un rapido sviluppo a partire dal XVI secolo. Nel tessuto del centro storico sono incastonati monumenti di grande interesse storico-artistico: il duomo che prospetta su piazza Plebiscito, con facciata neoclassica e campanili gemelli a bulbo, e castello Gizzi, che ingloba una struttura fortificata preesistente -ampiamente rimaneggiato, mostra ai nostri giorni una veste settecentesca e incombe sulla parte più alta dell'abitato-. Fino ai primi decenni del XX secolo fu molto fiorente l'artigianato della ceramica artistica.

Diverse ipotesi, più o meno fantasiose, sono state formulate circa l'origine del toponimo: si è ipotizzata l'esistenza di una torre difensiva brulicante di passeri o, più verosimilmente, lo si è ricondotto alla base latina TURRIS PASSUM, ovvero 'passo della torre' -questa seconda proposta tiene conto del ruolo di passo obbligato sulla riva sinistra del Pescara che l'abitato ebbe fin dall'antichità-. In epoca medievale la vicinanza dell'abbazia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DISCLEMENTEACASAURIA'>di S. Clemente a Casauria</a> fu determinante per le sorti del borgo, che rientrò nella sua sfera di influenza e conobbe un rapido sviluppo a partire dal XVI secolo. Nel tessuto del centro storico sono incastonati monumenti di grande interesse storico-artistico: il duomo che prospetta su piazza Plebiscito, con facciata neoclassica e campanili gemelli a bulbo, e castello Gizzi, che ingloba una struttura fortificata preesistente -ampiamente rimaneggiato, mostra ai nostri giorni una veste settecentesca e incombe sulla parte più alta dell'abitato-. Fino ai primi decenni del XX secolo fu molto fiorente l'artigianato della ceramica artistica.

Economia

Le importanti arterie di traffico che lambiscono il capoluogo comunale veicolano civiltà e progresso, vincendo una certa riluttanza nei confronti del nuovo che questa comunità, rurale nelle radici culturali, conserva ancora nel patrimonio genetico. Nelle immediate vicinanze dei tracciati viari si sono istallate industrie attive nei settori del legno, dei materiali da costruzione e dell'abbigliamento e in quello metallurgico e metalmeccanico, che concorrono alla formazione del reddito insieme all'agricoltura, in crisi ma indirizzata razionalmente alla produzione di uva e olive. La robusta rete distributiva si è specializzata nella commercializzazione dei prodotti agricoli e delle carni da allevamento, incatenandosi alle attività rurali: un circolo chiuso e ben congegnato che fa leva sull'efficienza del sistema dei trasporti e sulla presenza incisiva dell'intermediazione finanziaria. Nessuna incongruenza nel sistema locale delle infrastrutture. Il comune è privo di importanti uffici amministrativi ma dispone di un istituto tecnico commerciale, di un museo allestito nel castello Gizzi -sede, oltretutto, di un importante centro di studi danteschi-, di una pinacoteca e di una fornita biblioteca; è privo di strutture alberghiere ma abbonda di impianti sportivi (una piscina coperta, una palestra, una piattaforma polivalente, una pista per atletica leggera, alcuni campi da tennis, di calcio e di pallacanestro); le sue strutture sanitarie annoverano un poliambulatorio specialistico e un consultorio familiare.

Le importanti arterie di traffico che lambiscono il capoluogo comunale veicolano civiltà e progresso, vincendo una certa riluttanza nei confronti del nuovo che questa comunità, rurale nelle radici culturali, conserva ancora nel patrimonio genetico. Nelle immediate vicinanze dei tracciati viari si sono istallate industrie attive nei settori del legno, dei materiali da costruzione e dell'abbigliamento e in quello metallurgico e metalmeccanico, che concorrono alla formazione del reddito insieme all'agricoltura, in crisi ma indirizzata razionalmente alla produzione di uva e olive. La robusta rete distributiva si è specializzata nella commercializzazione dei prodotti agricoli e delle carni da allevamento, incatenandosi alle attività rurali: un circolo chiuso e ben congegnato che fa leva sull'efficienza del sistema dei trasporti e sulla presenza incisiva dell'intermediazione finanziaria. Nessuna incongruenza nel sistema locale delle infrastrutture. Il comune è privo di importanti uffici amministrativi ma dispone di un istituto tecnico commerciale, di un museo allestito nel castello Gizzi -sede, oltretutto, di un importante centro di studi danteschi-, di una pinacoteca e di una fornita biblioteca; è privo di strutture alberghiere ma abbonda di impianti sportivi (una piscina coperta, una palestra, una piattaforma polivalente, una pista per atletica leggera, alcuni campi da tennis, di calcio e di pallacanestro); le sue strutture sanitarie annoverano un poliambulatorio specialistico e un consultorio familiare.

Relazioni

La chiara connotazione industriale e commerciale della valle del Pescara scaturisce dalla somma delle iniziative dei principali centri dell'area: in questo contesto il comune ha una posizione di spicco e una funzione di riferimento per le realtà più svantaggiate. Le carni prodotte sul posto per un mercato non solo locale sono le stesse che i visitatori, nel mese di luglio, possono gustare in occasione della sagra degli arrosticini. La festa del Patrono Sant'Antonino si celebra il 3 settembre.

La chiara connotazione industriale e commerciale della valle del Pescara scaturisce dalla somma delle iniziative dei principali centri dell'area: in questo contesto il comune ha una posizione di spicco e una funzione di riferimento per le realtà più svantaggiate. Le carni prodotte sul posto per un mercato non solo locale sono le stesse che i visitatori, nel mese di luglio, possono gustare in occasione della sagra degli arrosticini. La festa del Patrono Sant'Antonino si celebra il 3 settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torre de' Passeri rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.