Descrizione

Comune collinare, di presunte origini romane, con un'economia basata principalmente sulle attività agricole e soprattutto sulla vitivinicoltura; non mancano però alcune iniziative commerciali e industriali di rilievo. La comunità dei torrazzanesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è distribuita in numerosi abitati, dei quali, oltre al capoluogo comunale, i più popolosi sono: Castellaro, Pragate, Trebbio, Barisonzo, Buffalora contiguo alla località Codevilla del comune omonimo-, Cadelazzi e Casotto. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, pianeggiante nella parte settentrionale e con variazioni altimetriche anche abbastanza accentuate in quella centro-meridionale: le variazioni altimetriche infatti vanno da un minimo di appena 90 metri sul livello del mare ad un massimo di 553 metri. Il comune è dotato di uno stemma ufficiale concesso con Decreto del 1951. La redazione non ne ha ottenuto l'autorizzazione alla riproduzione.

Comune collinare, di presunte origini romane, con un'economia basata principalmente sulle attività agricole e soprattutto sulla vitivinicoltura; non mancano però alcune iniziative commerciali e industriali di rilievo. La comunità dei torrazzanesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è distribuita in numerosi abitati, dei quali, oltre al capoluogo comunale, i più popolosi sono: Castellaro, Pragate, Trebbio, Barisonzo, Buffalora contiguo alla località Codevilla del comune omonimo-, Cadelazzi e Casotto. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, pianeggiante nella parte settentrionale e con variazioni altimetriche anche abbastanza accentuate in quella centro-meridionale: le variazioni altimetriche infatti vanno da un minimo di appena 90 metri sul livello del mare ad un massimo di 553 metri. Il comune è dotato di uno stemma ufficiale concesso con Decreto del 1951. La redazione non ne ha ottenuto l'autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Sebbene citata in documenti di età medievale, ha origini più antiche: i primi insediamenti nella zona molto probabilmente risalgono ai romani, come testimoniato dal rinvenimento nel suo territorio di alcune lapidi. Denominata anticamente Turratia Costarum, dipendeva da Sant'Antonino, località un tempo molto importante, come dimostra l'esistenza di un castello, appartenuto dapprima ai Visconti e successivamente ai Dal Verme. Nell'alto medioevo fu proprietà dei vescovi di Tortona per passare, nel XII secolo, tra i possedimenti di Pavia. Annessa agli inizi del XV secolo al feudo di Montebello, ne seguì le vicende, venendo sottoposta al dominio dei Beccaria, cui subentrarono, nel 1650, i Dal Pozzo e poi i Paleari. Dal punto di vista architettonico spicca la presenza di belle ville patrizie, come il palazzo dei conti Paleari e la villa Ricagni; degni di nota sono anche: il castello di Sant'Antonino, con torri e bastioni; la chiesa parrocchiale del XVII secolo; la cappella della Madonna di Pontasso, nella quale sono conservati alcuni pregevoli affreschi della prima metà del XIV secolo, e la chiesa di Sant'Antonino a Trebbio, di origini romaniche e con affreschi del XVI secolo.

Sebbene citata in documenti di età medievale, ha origini più antiche: i primi insediamenti nella zona molto probabilmente risalgono ai romani, come testimoniato dal rinvenimento nel suo territorio di alcune lapidi. Denominata anticamente Turratia Costarum, dipendeva da Sant'Antonino, località un tempo molto importante, come dimostra l'esistenza di un castello, appartenuto dapprima ai Visconti e successivamente ai Dal Verme. Nell'alto medioevo fu proprietà dei vescovi di Tortona per passare, nel XII secolo, tra i possedimenti di Pavia. Annessa agli inizi del XV secolo al feudo di Montebello, ne seguì le vicende, venendo sottoposta al dominio dei Beccaria, cui subentrarono, nel 1650, i Dal Pozzo e poi i Paleari. Dal punto di vista architettonico spicca la presenza di belle ville patrizie, come il palazzo dei conti Paleari e la villa Ricagni; degni di nota sono anche: il castello di Sant'Antonino, con torri e bastioni; la chiesa parrocchiale del XVII secolo; la cappella della Madonna di Pontasso, nella quale sono conservati alcuni pregevoli affreschi della prima metà del XIV secolo, e la chiesa di Sant'Antonino a Trebbio, di origini romaniche e con affreschi del XVI secolo.

Economia

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, frutteti e soprattutto vite: varie sono le piccole aziende impegnate nella produzione dei vini tipici dell'Oltrepò pavese; abbastanza praticate sono anche l'orticoltura e la floricoltura. Parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l'allevamento avicolo. L'industria è presente con varie iniziative nei comparti chimico, edile e della gomma; a queste si affiancano alcune fabbriche di mobili e una fonderia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli di consulenza informatica e a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per un asilo nido; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria ma mancano strutture al servizio della cultura. Le strutture ricettive contano alcuni esercizi di ristorazione (ma non offrono possibilità di soggiorno) e quelle sanitarie sono rappresentate dalla farmacia.

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, frutteti e soprattutto vite: varie sono le piccole aziende impegnate nella produzione dei vini tipici dell'Oltrepò pavese; abbastanza praticate sono anche l'orticoltura e la floricoltura. Parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l'allevamento avicolo. L'industria è presente con varie iniziative nei comparti chimico, edile e della gomma; a queste si affiancano alcune fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e una fonderia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli di consulenza informatica e a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per un asilo nido; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria ma mancano strutture al servizio della cultura. Le strutture ricettive contano alcuni esercizi di ristorazione (ma non offrono possibilità di soggiorno) e quelle sanitarie sono rappresentate dalla farmacia.

Relazioni

Sebbene non figuri fra le mete turistiche più celebrate della zona, a causa dell'assenza di attrattive significative, se si esclude una suggestiva cornice paesaggistica, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto ad alcune attività industriali che consentono l'assorbimento di un buon flusso di manodopera. Al centro di intensi rapporti con i comuni vicini, per le sue attività commerciali, registra numerosi visitatori in occasione di alcuni consueti appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citati la Settimana torrazzanese dei vini, che si svolge a luglio, e il tradizionale presepe in gesso policromo. La festa del Patrono, San Carlo, si celebra il 4 novembre.

Sebbene non figuri fra le mete turistiche più celebrate della zona, a causa dell'assenza di attrattive significative, se si esclude una suggestiva cornice paesaggistica, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto ad alcune attività industriali che consentono l'assorbimento di un buon flusso di manodopera. Al centro di intensi rapporti con i comuni vicini, per le sue attività commerciali, registra numerosi visitatori in occasione di alcuni consueti appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citati la Settimana torrazzanese dei vini, che si svolge a luglio, e il tradizionale presepe in gesso policromo. La festa del Patrono, San Carlo, si celebra il 4 novembre.

Località

Barisonzo, Cadelazzi, Cascina Pellegrino, Case Nuove, Casotto, Castellaro, Colombara, Nebiolo Inferiore, Parrocchia, Pragate, Trebbio

Barisonzo, Cadelazzi, Cascina Pellegrino, Case Nuove, Casotto, Castellaro, Colombara, Nebiolo Inferiore, Parrocchia, Pragate, Trebbio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torrazza Coste rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.