Descrizione

Comune collinare, di origini antiche, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I toiranesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e le località Carpe, Dari e Maccagne. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.100 metri di quota. L’abitato, che, con i resti delle fortificazioni medievali, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Comune collinare, di origini antiche, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I toiranesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e le località Carpe, Dari e Maccagne. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.100 metri di quota. L’abitato, che, con i resti delle fortificazioni medievali, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Abitata fin da tempi preistorici, come testimoniano i reperti archeologici, di età paleolitica, rinvenuti nelle grotte della zona, registrò poi altri insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani. Fortificazione bizantina, deriva il toponimo dal personale latino TAURIUS o TURRIUS, con l’aggiunta del suffisso -ano. Possedimento, nel 1100, dei vescovi di Albenga, sotto i quali, tra il XII e il XIII secolo, furono promulgati gli statuti locali, si sviluppò nell’ambito del monastero di San Pietro in Varatella. Al centro di contese tra i marchesi di Finale Ligure e Genova, nella seconda metà del Trecento fu concessa a quest’ultima dal papa Urano VI. Seguendo le sorti di Genova, sul finire del Settecento si aprì all’invasione napoleonica. Annessa al regno di Sardegna, all’indomani del congresso di Vienna, partecipò alle successive vicende del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la parrocchiale di San Martino, rifatta, nel XVII secolo, su un precedente edificio medievale, di cui si conserva il campanile trecentesco; le contemporanee chiese di San Giuseppe e del Rosario; quella di San Pietro in Varatella, costruita, nel Quattrocento, sul luogo dell’antico monastero benedettino; il santuario di Santa Lucia, del XVI secolo, nella grotta omonima; i resti di alcune torri e della cinta muraria, di epoca medievale.

Abitata fin da tempi preistorici, come testimoniano i reperti archeologici, di età paleolitica, rinvenuti nelle grotte della zona, registrò poi altri insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani. Fortificazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=BIZANTINA'>bizantina</a>, deriva il toponimo dal personale latino TAURIUS o TURRIUS, con l’aggiunta del suffisso -ano. Possedimento, nel 1100, dei vescovi di Albenga, sotto i quali, tra il XII e il XIII secolo, furono promulgati gli statuti locali, si sviluppò nell’ambito del monastero di San Pietro in Varatella. Al centro di contese tra i marchesi di Finale Ligure e Genova, nella seconda metà del Trecento fu concessa a quest’ultima dal papa Urano VI. Seguendo le sorti di Genova, sul finire del Settecento si aprì all’invasione napoleonica. Annessa al regno di Sardegna, all’indomani del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>, partecipò alle successive vicende del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la parrocchiale di San Martino, rifatta, nel XVII secolo, su un precedente edificio medievale, di cui si conserva il campanile trecentesco; le contemporanee chiese di San Giuseppe e del Rosario; quella di San Pietro in Varatella, costruita, nel Quattrocento, sul luogo dell’antico monastero benedettino; il santuario di Santa Lucia, del XVI secolo, nella grotta omonima; i resti di alcune torri e della cinta muraria, di epoca medievale.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, foraggi, ortaggi, olive, uve, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, edile, estrattivo, della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili. È presente il servizio bancario; una rete commerciale, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registra un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca, del museo preistorico della Val Varatella “N. Lamboglia” e di quello della cultura e delle tradizioni della Val Varatella. Le strutture ricettive, accanto alla ristorazione, offrono una buona possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, foraggi, ortaggi, olive, uve, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, edile, estrattivo, della lavorazione del legno e della fabbricazione di mobili. È presente il servizio bancario; una rete commerciale, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si registra un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca, del museo preistorico della Val Varatella “N. Lamboglia” e di quello della cultura e delle tradizioni della Val Varatella. Le strutture ricettive, accanto alla ristorazione, offrono una buona possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo del clima mite e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza delle grotte preistoriche, tra cui quelle della Basura (o della Strega) e di Santa Lucia, ricche di suggestive stalattiti e stalagmiti. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citati: la festa dei gumbi, ad agosto; la sagra di Santa Lucia, il 13 dicembre; i concerti agostani e quelli natalizi alle grotte. La festa del Patrono, San Martino, viene celebrata l’11 novembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo del clima mite e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza delle grotte preistoriche, tra cui quelle della Basura (o della Strega) e di Santa Lucia, ricche di suggestive stalattiti e stalagmiti. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citati: la festa dei gumbi, ad agosto; la sagra di Santa Lucia, il 13 dicembre; i concerti agostani e quelli natalizi alle grotte. La festa del Patrono, San Martino, viene celebrata l’11 novembre.

Località

Carpe, Dari

Carpe, Dari

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Toirano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.