Descrizione

Centro di pianura, di antica origine, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali, queste ultime specializzate nel comparto tessile, con una forte presenza di attività legate alla pesca e alla piscicoltura. I tagliolesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di L’Oca, Mazzorno, San Rocco e Borgo Polesinino. Il territorio, lambito dal corso del fiume Po, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Centro di pianura, di antica origine, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali, queste ultime specializzate nel comparto tessile, con una forte presenza di attività legate alla pesca e alla piscicoltura. I tagliolesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di L’Oca, Mazzorno, San Rocco e Borgo Polesinino. Il territorio, lambito dal corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a>, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Il toponimo -in dialetto tài d pò- è composto di Po e “taglio”, un appellativo che designa un canale artificiale, diversivo artificiale di un fiume. Il nome deriva infatti dal grandioso Taglio di Porto Viro -il più grande intervento umano effettuato nel Polesine- fatto eseguire tra il 1600 e il 1604 dalla repubblica di Venezia, per evitare l’interramento della laguna provocato dai detriti trasportati dai rami del Po di Levante e di Tramontana. Più volte con il passare dei secoli il fiume aveva già cambiato il suo corso: nel XII secolo una disastrosa alluvione deviò verso nord il corso del Po e del Po di Adriano, che diede vita all’isola di Adriano in parte paludosa ma solcata da dune, che in epoca greca e romana avevano permesso la costruzione di antiche strade. Il progetto del Taglio di Porto Viro prevedeva la costruzione di un canale che, partendo da Porto Viro, dovesse arrivare a Sacca di Goro. Tale impresa fu iniziata nei primi anni del XVII secolo, quando il Polesine, morto l’ultimo erede della famiglia d’Este -il duca Alfonso II-, divenne parte dello Stato Pontificio. Il progetto prevedeva la chiusura del Po delle Fornaci e la realizzazione di un nuovo canale, il Po di Venezia, che andò a riempire la Sacca di Goro deviando il delta ad est. Il Po di Venezia divenne il nuovo confine tra lo Stato Pontificio e la Repubblica veneta. I primi insediamenti nella zona si ebbero intorno la metà del XVII secolo ad opera di pescatori, cacciatori e pastori. Passò nel XVIII secolo ai veneti: con la caduta della Serenissima, nel 1797, fu annessa a Ferrara, quindi subì l’invasione napoleonica e la dominazione austriaca, a cui pose fine l’annessione, nel 1866, al Regno d’Italia. In questo periodo iniziarono i lavori di bonifica con la realizzazione di canali di scolo. Prese parte alla guerra di Libia e alla prima guerra mondiale. Fu più volte colpita da alluvioni e disastrose epidemie di vaiolo. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico: la chiesa parrocchiale intitolata a San Francesco e realizzata nel corso del XIX secolo, Ca’ Barini -una barchessa del XVII secolo-, villa Zeno, nella quale ha soggiornato il poeta Lord Byron, e Ca’ Nani, del XVIII secolo.

Il toponimo -in dialetto tài d pò- è composto di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> e “taglio”, un appellativo che designa un canale artificiale, diversivo artificiale di un fiume. Il nome deriva infatti dal grandioso Taglio di Porto Viro -il più grande intervento umano effettuato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=POLESINE'>Polesine</a>- fatto eseguire tra il 1600 e il 1604 dalla repubblica di Venezia, per evitare l’interramento della laguna provocato dai detriti trasportati dai rami del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> di Levante e di Tramontana. Più volte con il passare dei secoli il fiume aveva già cambiato il suo corso: nel XII secolo una disastrosa alluvione deviò verso nord il corso del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> di Adriano, che diede vita all’isola di Adriano in parte paludosa ma solcata da dune, che in epoca greca e romana avevano permesso la costruzione di antiche strade. Il progetto del Taglio di Porto Viro prevedeva la costruzione di un canale che, partendo da Porto Viro, dovesse arrivare a Sacca di Goro. Tale impresa fu iniziata nei primi anni del XVII secolo, quando il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=POLESINE'>Polesine</a>, morto l’ultimo erede della famiglia d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTE'>Este</a> -il duca Alfonso II-, divenne parte dello Stato Pontificio. Il progetto prevedeva la chiusura del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> delle Fornaci e la realizzazione di un nuovo canale, il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> di Venezia, che andò a riempire la Sacca di Goro deviando il delta ad est. Il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> di Venezia divenne il nuovo confine tra lo Stato Pontificio e la Repubblica veneta. I primi insediamenti nella zona si ebbero intorno la metà del XVII secolo ad opera di pescatori, cacciatori e pastori. Passò nel XVIII secolo ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=VENETI'>veneti</a>: con la caduta della Serenissima, nel 1797, fu annessa a Ferrara, quindi subì l’invasione napoleonica e la dominazione austriaca, a cui pose fine l’annessione, nel 1866, al Regno d’Italia. In questo periodo iniziarono i lavori di bonifica con la realizzazione di canali di scolo. Prese parte alla guerra di Libia e alla prima guerra mondiale. Fu più volte colpita da alluvioni e disastrose epidemie di vaiolo. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico: la chiesa parrocchiale intitolata a San Francesco e realizzata nel corso del XIX secolo, Ca’ Barini -una barchessa del XVII secolo-, villa Zeno, nella quale ha soggiornato il poeta Lord Byron, e Ca’ Nani, del XVIII secolo.

Economia

è sede della Pro Loco. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, e l’allevamento sono tra le principali fonti di reddito della popolazione: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutta e si allevano avicoli, suini, ovini e bovini da latte e da carne. Il settore industriale conta imprese e aziende operanti nei comparti alimentare, lattiero-caseario, del legno, del vetro, dei laterizi, metalmeccanico, della cantieristica navale, dei mobili, della produzione e distribuzione del gas ed edile. La consulenza informatica e il servizio bancario completano il quadro delle attività terziarie. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle sole classi dell’obbligo. Quelle ricettive consentono sia la ristorazione che il soggiorno e quelle sanitarie offrono il solo servizio farmaceutico.

è sede della Pro Loco. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, e l’allevamento sono tra le principali fonti di reddito della popolazione: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutta e si allevano avicoli, suini, ovini e bovini da latte e da carne. Il settore industriale conta imprese e aziende operanti nei comparti alimentare, lattiero-caseario, del legno, del vetro, dei laterizi, metalmeccanico, della cantieristica navale, dei mobili, della produzione e distribuzione del gas ed edile. La consulenza informatica e il servizio bancario completano il quadro delle attività terziarie. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle sole classi dell’obbligo. Quelle ricettive consentono sia la ristorazione che il soggiorno e quelle sanitarie offrono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Abbastanza frequentata come meta turistica per le notevoli possibilità di caccia e pesca, vive un rapporto particolarmente intenso con i centri del circondario per la presenza di attività commerciali e industriali, che attirano discreti flussi di manodopera. Speciali eventi ricorrenti sono la festa della Befana, il 6 gennaio, con la consegna dei doni ai bimbi; il carnevale dei bambini, con la mascherata e, dal 12 al 20 luglio, la rassegna economica “Taglio di Po espone” con più di cento operatori. Il calendario delle manifestazioni prevede, inoltre, il palio della cariola; la rievocazione storica, il 31 marzo, del Taglio del Po ad opera della Serenissima; tra il 7 e il 20 luglio la fiera del Carmine, con mostre e serate varie; infine, il 15 agosto, la festa sull’isola Paradiso, con la celebrazione della Santa Messa, un corteo di imbarcazioni e la benedizione delle acque. Il Patrono, San Francesco, si festeggia il 4 ottobre.

Abbastanza frequentata come meta turistica per le notevoli possibilità di caccia e pesca, vive un rapporto particolarmente intenso con i centri del circondario per la presenza di attività commerciali e industriali, che attirano discreti flussi di manodopera. Speciali eventi ricorrenti sono la festa della Befana, il 6 gennaio, con la consegna dei doni ai bimbi; il carnevale dei bambini, con la mascherata e, dal 12 al 20 luglio, la rassegna economica “Taglio di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> espone” con più di cento operatori. Il calendario delle manifestazioni prevede, inoltre, il palio della cariola; la rievocazione storica, il 31 marzo, del Taglio del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> ad opera della Serenissima; tra il 7 e il 20 luglio la fiera del Carmine, con mostre e serate varie; infine, il 15 agosto, la festa sull’isola Paradiso, con la celebrazione della Santa Messa, un corteo di imbarcazioni e la benedizione delle acque. Il Patrono, San Francesco, si festeggia il 4 ottobre.

Località

Borgo Polesinino, Ca' Vendramin, Gorino Sullam, L'Oca, Mazzorno, Oca, Polesinello, Presa Pisana, San Rocco

Borgo Polesinino, Ca' Vendramin, Gorino Sullam, L'Oca, Mazzorno, Oca, Polesinello, Presa Pisana, San Rocco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Taglio di Po rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.