Descrizione

Centro medievale, dal profilo prevalentemente collinare, con un assetto economico differenziato, comprendente attività industriali e commerciali accanto ad un settore primario non più prevalente. La popolazione dei terricciolesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato, si ripartisce nelle località di Chientina, La Rosa, Morrona, Selvatelle (la maggiore), Soiana, Soianella e Casanova. Lo stemma comunale (concesso con Decreto del Capo del Governo), su campo azzurro, racchiude in basso l'immagine di un olivo, simbolo della fertilità del terreno e della pregiata produzione di olive; in alto una mezza croce e un mezzo giglio ricordano il dominio delle due città di Pisa e di Firenze.  

Centro medievale, dal profilo prevalentemente collinare, con un assetto economico differenziato, comprendente attività industriali e commerciali accanto ad un settore primario non più prevalente. La popolazione dei terricciolesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato, si ripartisce nelle località di Chientina, La Rosa, Morrona, Selvatelle (la maggiore), Soiana, Soianella e Casanova. Lo stemma comunale (concesso con Decreto del Capo del Governo), su campo azzurro, racchiude in basso l'immagine di un olivo, simbolo della fertilità del terreno e della pregiata produzione di olive; in alto una mezza croce e un mezzo giglio ricordano il dominio delle due città di Pisa e di Firenze.  

Storia

L'originario castello medievale era posto sotto il dominio del vescovo di Volterra, che le cedette a Firenze nel 1284. Poco dopo però, insieme ad altri castelli della Val d'Era, passò sotto Pisa, che ne mantenne il controllo fino al 1406, quando tornò sotto Firenze. Verso la metà del sec. XV ricevette i privilegi dell'abbandonata pieve e castello di Pava (o Pieve a Pitti). Nel 1496 fu riconquistato da Pisa durante la ribellione a Firenze, che però terminò subito dopo. Divenne comune autonomo in epoca moderna con le riforme leopoldine del diciottesimo secolo. L'unico monumento di un certo interesse è la chiesa parrocchiale ricostruita nel 1784. Ai giorni nostri  l'antico assetto economico e socio-culturale prevalentemente rurale si è evoluto verso una forma industriale e commerciale, che continua a comprendere al suo interno anche attività agricole elevate a sfruttamento industriale.  

L'originario castello medievale era posto sotto il dominio del vescovo di Volterra, che le cedette a Firenze nel 1284. Poco dopo però, insieme ad altri castelli della Val d'Era, passò sotto Pisa, che ne mantenne il controllo fino al 1406, quando tornò sotto Firenze. Verso la metà del sec. XV ricevette i privilegi dell'abbandonata pieve e castello di Pava (o Pieve a Pitti). Nel 1496 fu riconquistato da Pisa durante la ribellione a Firenze, che però terminò subito dopo. Divenne comune autonomo in epoca moderna con le riforme leopoldine del diciottesimo secolo. L'unico monumento di un certo interesse è la chiesa parrocchiale ricostruita nel 1784. Ai giorni nostri  l'antico assetto economico e socio-culturale prevalentemente rurale si è evoluto verso una forma industriale e commerciale, che continua a comprendere al suo interno anche attività agricole elevate a sfruttamento industriale.  

Economia

L'andamento dell'economia nel complesso si attesta su valori medio-bassi e fa registrare un notevole ristagno; la raccolta del risparmio non raggiunge cifre elevate e la qualità della vita risulta nella media. L'assenza di grandi complessi industriali consente un'esistenza poco stressante, articolata secondo ritmi pacati tipici dei piccoli centri di provincia. Al giorno d'oggi la principale fonte di reddito per la comunità dei terricciolesi deriva dal settore industriale, sviluppato nella piccola impresa, in specie con mobilifici e fabbriche di infissi, nonché attraverso le aziende di trasformazione dei prodotti agricoli, che immettono sul mercato vini di qualità a denominazione di origine controllata. Anche il commercio è in parte legato all'importanza del comparto enologico. I servizi locali sono poco articolati: le strutture alberghiere e di ristoro non sono numerose e particolarmente carenti risultano le attrezzature per lo sport ed il tempo libero; le strutture culturali e scolastiche comprendono esclusivamente le scuole dell'obbligo ed una biblioteca; l'assistenza sanitaria, coordinata dalla Usl, viene fornita attraverso un ambulatorio ed un servizio di guardia medica. In località La Rosa c'è un centro commerciale.  

L'andamento dell'economia nel complesso si attesta su valori medio-bassi e fa registrare un notevole ristagno; la raccolta del risparmio non raggiunge cifre elevate e la qualità della vita risulta nella media. L'assenza di grandi complessi industriali consente un'esistenza poco stressante, articolata secondo ritmi pacati tipici dei piccoli centri di provincia. Al giorno d'oggi la principale fonte di reddito per la comunità dei terricciolesi deriva dal settore industriale, sviluppato nella piccola impresa, in specie con mobilifici e fabbriche di infissi, nonché attraverso le aziende di trasformazione dei prodotti agricoli, che immettono sul mercato vini di qualità a denominazione di origine controllata. Anche il commercio è in parte legato all'importanza del comparto enologico. I servizi locali sono poco articolati: le strutture alberghiere e di ristoro non sono numerose e particolarmente carenti risultano le attrezzature per lo sport ed il tempo libero; le strutture culturali e scolastiche comprendono esclusivamente le scuole dell'obbligo ed una biblioteca; l'assistenza sanitaria, coordinata dalla Usl, viene fornita attraverso un ambulatorio ed un servizio di guardia medica. In località La Rosa c'è un centro commerciale.  

Relazioni

I rapporti con i centri vicini, determinati soprattutto dalle esigenze amministrative, non sono in realtà molto rilevanti, anche perché il comparto industriale locale assorbe la maggior parte dei lavoratori ed offre qualche occasione di impiego ad abitanti di altri comuni. Nei confronti dell'esterno il paese si pone come luogo di transito per la commercializzazione dei suoi prodotti e propone varie attrattive di tipo gastronomico-folcloristico. L'8 agosto nel capoluogo comunale, il 29 in località Bellariva sul torrente Sterza, il 23 a Morrona, l'ultimo mercoledì dello stesso mese a Soiana ed il terzo lunedì a Selvatelle si tengono fiere di bestiame e merci, che se cadono in giorno festivo saranno tutte rimandate al giorno seguente. Le ultime due domeniche di settembre si svolge la Festa dell'Uva e del Vino e, la seconda e la terza domenica di maggio il Festival della Fragola. A La Rosa la domenica delle Palme, si tiene la fiera di primavera, con esposizione di macchine agricole; a Selvatelle in ottobre si svolge la Sagra della Lepre. Il Patrono, San Donato, si festeggia il 7 agosto.

I rapporti con i centri vicini, determinati soprattutto dalle esigenze amministrative, non sono in realtà molto rilevanti, anche perché il comparto industriale locale assorbe la maggior parte dei lavoratori ed offre qualche occasione di impiego ad abitanti di altri comuni. Nei confronti dell'esterno il paese si pone come luogo di transito per la commercializzazione dei suoi prodotti e propone varie attrattive di tipo gastronomico-folcloristico. L'8 agosto nel capoluogo comunale, il 29 in località Bellariva sul torrente Sterza, il 23 a Morrona, l'ultimo mercoledì dello stesso mese a Soiana ed il terzo lunedì a Selvatelle si tengono fiere di bestiame e merci, che se cadono in giorno festivo saranno tutte rimandate al giorno seguente. Le ultime due domeniche di settembre si svolge la Festa dell'Uva e del Vino e, la seconda e la terza domenica di maggio il Festival della Fragola. A La Rosa la domenica delle Palme, si tiene la fiera di primavera, con esposizione di macchine agricole; a Selvatelle in ottobre si svolge la Sagra della Lepre. Il Patrono, San Donato, si festeggia il 7 agosto.

Località

Casanova, Chientina, La Rosa, La Sterza, Morrona, Parrocchia, Selvatelle, Soiana, Soianella, Stibbiolo

Casanova, Chientina, La Rosa, La Sterza, Morrona, Parrocchia, Selvatelle, Soiana, Soianella, Stibbiolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Terricciola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.