Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, con un’economia basata sia sull’agricoltura che sull’industria. I terrazzani, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Begosso, Nichesola, Belvedere, Brazzetto, Carezze, Chiesavecchia, Sieve, Torrano, Trami e Val di Mezzo. Il territorio, ricco di corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato, in forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia una torre merlata, d’oro.

Comune di pianura, di antiche origini, con un’economia basata sia sull’agricoltura che sull’industria. I terrazzani, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Begosso, Nichesola, Belvedere, Brazzetto, Carezze, Chiesavecchia, Sieve, Torrano, Trami e Val di Mezzo. Il territorio, ricco di corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato, in forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia una torre merlata, d’oro.

Storia

I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana e risalgono al I secolo a.C., come testimoniato dal rinvenimento di alcuni reperti archeologici. Chiamata in origine TERRACIUM, deriva il toponimo dal termine latino TURRIS, che significa ‘torre’, con chiaro riferimento alle fortificazioni di cui fu munita nel corso del Medioevo. Dopo essere stata più volte assaltata nella prima metà del Duecento dal podestà di Verona, Ruberto de’ Pii che, al servizio degli Ezzelino, cercava di raggiungere Legnago, attraversandone il territorio, nel 1405 fu annessa alla repubblica di Venezia, di cui seguì le vicende, venendo coinvolta agli inizi del XVI secolo negli scontri nati dalla costituzione della lega di Cambrai. Tornata la pace, vi acquistarono estese proprietà numerose e facoltose famiglie veneziane, quali i conti Brizzi, Nani Mocenigo, Cucina Ferri, Riva, Nogarola, Dega e i marchesi Bonfà e Dondi dell’Orologio. Alla caduta della Serenissima, sul finire del Settecento, seguirono l’invasione napoleonica, il ritorno degli austriaci e l’ingresso nel Regno d’Italia nel 1866. Tra i monumenti meritano di essere citati: il torrione medievale; la parrocchiale dedicata alla Conversione di San Paolo, con l’annesso oratorio intitolato a San Luigi Gonzaga, costruito all’inizio del Novecento, e le chiese presenti nelle varie località.

I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana e risalgono al I secolo a.C., come testimoniato dal rinvenimento di alcuni reperti archeologici. Chiamata in origine TERRACIUM, deriva il toponimo dal termine latino TURRIS, che significa ‘torre’, con chiaro riferimento alle fortificazioni di cui fu munita nel corso del Medioevo. Dopo essere stata più volte assaltata nella prima metà del Duecento dal podestà di Verona, Ruberto de’ Pii che, al servizio degli Ezzelino, cercava di raggiungere Legnago, attraversandone il territorio, nel 1405 fu annessa alla repubblica di Venezia, di cui seguì le vicende, venendo coinvolta agli inizi del XVI secolo negli scontri nati dalla costituzione della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LEGADICAMBRAI'>lega di Cambrai</a>. Tornata la pace, vi acquistarono estese proprietà numerose e facoltose famiglie veneziane, quali i conti Brizzi, Nani Mocenigo, Cucina Ferri, Riva, Nogarola, Dega e i marchesi Bonfà e Dondi dell’Orologio. Alla caduta della Serenissima, sul finire del Settecento, seguirono l’invasione napoleonica, il ritorno degli austriaci e l’ingresso nel Regno d’Italia nel 1866. Tra i monumenti meritano di essere citati: il torrione medievale; la parrocchiale dedicata alla Conversione di San Paolo, con l’annesso oratorio intitolato a San Luigi Gonzaga, costruito all’inizio del Novecento, e le chiese presenti nelle varie località.

Economia

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto anche la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti, conserva un ruolo importante; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano nei comparti edile, tessile, metalmeccanico, del legno e della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, tra i quali è presente quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. è possibile frequentare le scuole dell’obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto anche la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti, conserva un ruolo importante; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano nei comparti edile, tessile, metalmeccanico, del legno e della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, tra i quali è presente quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. è possibile frequentare le scuole dell’obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al buon andamento dell’agricoltura e alla presenza di più insediamenti industriali che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: la festa della mela, a settembre nella località di Begosso con luna park, balli, stands gastronomici, una mostra ed un convegno sulla frutticoltura, e la sagra dell’Addolorata, che ha luogo ugualmente a settembre con attrazioni folcloristiche, gare sportive e una mostra di mele e attrezzature agricole. Il Patrono, San Paolo, si festeggia il 25 gennaio.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al buon andamento dell’agricoltura e alla presenza di più insediamenti industriali che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: la festa della mela, a settembre nella località di Begosso con luna park, balli, stands gastronomici, una mostra ed un convegno sulla frutticoltura, e la sagra dell’Addolorata, che ha luogo ugualmente a settembre con attrazioni folcloristiche, gare sportive e una mostra di mele e attrezzature agricole. Il Patrono, San Paolo, si festeggia il 25 gennaio.

Località

Begosso, Belvedere, Carezze, Chiesavecchia, Nichesola, Torrano, Trami

Begosso, Belvedere, Carezze, Chiesavecchia, Nichesola, Torrano, Trami

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Terrazzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.