Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I terrassani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale e in misura assai minore nelle località Arzercavalli, Madonna, Cà Capuzzo, Cà Peraro, Cà Polonio e Cà Rango. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti che vanno dai 4 ai 7 metri sul livello del mare. L’abitato mostra segni di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è costituito da una banda recante la scritta, in lettere maiuscole, TERRA ARSA, da cui deriva il toponimo; i due campi in cui è suddiviso lo scudo sono smaltati di azzurro e d’argento.

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I terrassani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale e in misura assai minore nelle località Arzercavalli, Madonna, Cà Capuzzo, Cà Peraro, Cà Polonio e Cà Rango. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti che vanno dai 4 ai 7 metri sul livello del mare. L’abitato mostra segni di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è costituito da una banda recante la scritta, in lettere maiuscole, TERRA ARSA, da cui deriva il toponimo; i due campi in cui è suddiviso lo scudo sono smaltati di azzurro e d’argento.

Storia

Il toponimo sembra aver subito una evoluzione: infatti, nel primo documento che testimonia la sua esistenza, un atto di donazione risalente alla prima metà del XII secolo, veniva denominato “Terrarsa” che quasi certamente va interpretato come ‘terra arsa’, dal momento che sorse da un disboscamento provocato dal fuoco. La sua storia è strettamente collegata a quella del suo santuario mariano. L’origine di questo santuario si può riscontrare nella leggenda del “villanello muto” guarito grazie all’apparizione della Vergine. Nel XV secolo il suo territorio fu teatro di tragici eventi dovuti a terribili alluvioni che spazzarono via tutti i campi lavorati, riducendo la popolazione e provocando seri danni all’economia del paese. Contemporaneamente a questo triste episodio, un’altra parte del territorio veniva attaccata dalle armi. Tutte queste sciagure che dovette subire rafforzarono comunque il sentimento religioso degli abitanti, tanto che essi si dedicarono alla realizzazione, grazie anche all’aiuto della nobile famiglia Bragadin, di un vero e proprio luogo sacro, unico monumento di rilievo. In questo tempio ricevevano la benedizione coloro che erano stati colti dalla malattia. All’interno del santuario sono ancora conservate sette tavole ex voto, nella maggior parte delle quali viene ritratta la Vergine nell’atto in cui benedice un malato. Nonostante risalgano all’Ottocento queste tavolette sono ancora oggi del tutto intatte.

Il toponimo sembra aver subito una evoluzione: infatti, nel primo documento che testimonia la sua esistenza, un atto di donazione risalente alla prima metà del XII secolo, veniva denominato “Terrarsa” che quasi certamente va interpretato come ‘terra arsa’, dal momento che sorse da un disboscamento provocato dal fuoco. La sua storia è strettamente collegata a quella del suo santuario mariano. L’origine di questo santuario si può riscontrare nella leggenda del “villanello muto” guarito grazie all’apparizione della Vergine. Nel XV secolo il suo territorio fu teatro di tragici eventi dovuti a terribili alluvioni che spazzarono via tutti i campi lavorati, riducendo la popolazione e provocando seri danni all’economia del paese. Contemporaneamente a questo triste episodio, un’altra parte del territorio veniva attaccata dalle armi. Tutte queste sciagure che dovette subire rafforzarono comunque il sentimento religioso degli abitanti, tanto che essi si dedicarono alla realizzazione, grazie anche all’aiuto della nobile famiglia Bragadin, di un vero e proprio luogo sacro, unico monumento di rilievo. In questo tempio ricevevano la benedizione coloro che erano stati colti dalla malattia. All’interno del santuario sono ancora conservate sette tavole ex voto, nella maggior parte delle quali viene ritratta la Vergine nell’atto in cui benedice un malato. Nonostante risalgano all’Ottocento queste tavolette sono ancora oggi del tutto intatte.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Per quanto riguarda le fonti di reddito locali va segnalata l’attività agricola che consiste prevalentemente nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini e avicoli. Le imprese presenti operano nel comparto tessile ed edile. Si registra, inoltre, la presenza di un mobilificio, una gioielleria-oreficeria e una fabbrica di giocattoli. Nel terziario le opportunità d’impiego sono legate esclusivamente alle strutture ricettive. Anche l’offerta di servizi pubblici è infatti commisurata alle sue dimensioni; non si registra, infatti, la presenza di agenzie assicurative, attività di consulenza informatica e servizio bancario. Mancano, inoltre, strutture destinate all’arricchimento culturale, quali biblioteche e musei, e strutture sociali di rilievo come asili nido e case di riposo. Nelle scuole locali si impartisce sia l’istruzione primaria che quella secondaria di primo grado. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Non si rileva la presenza di particolari strutture sportive né di attrezzature per il tempo libero. Le strutture sanitarie sono garantite dalla presenza della farmacia.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Per quanto riguarda le fonti di reddito locali va segnalata l’attività agricola che consiste prevalentemente nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini e avicoli. Le imprese presenti operano nel comparto tessile ed edile. Si registra, inoltre, la presenza di un mobilificio, una gioielleria-oreficeria e una fabbrica di giocattoli. Nel terziario le opportunità d’impiego sono legate esclusivamente alle strutture ricettive. Anche l’offerta di servizi pubblici è infatti commisurata alle sue dimensioni; non si registra, infatti, la presenza di agenzie assicurative, attività di consulenza informatica e servizio bancario. Mancano, inoltre, strutture destinate all’arricchimento culturale, quali biblioteche e musei, e strutture sociali di rilievo come asili nido e case di riposo. Nelle scuole locali si impartisce sia l’istruzione primaria che quella secondaria di primo grado. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Non si rileva la presenza di particolari strutture sportive né di attrezzature per il tempo libero. Le strutture sanitarie sono garantite dalla presenza della farmacia.

Relazioni

Non può certo essere considerata una meta turistica tra le più note, anche se presenta comunque un certo flusso turistico che si concentra soprattutto nella giornata dell’8 settembre nella quale ogni anno arriva al tempio mariano una grande folla di credenti. Non offre, però, grandi opportunità lavorative agli abitanti del posto, e intrattiene, per questo e per la mancanza di una rete distributiva più sviluppata, un buon rapporto con i centri del circondario. Non si evidenzia una particolare ricchezza di feste religiose o folcloristiche. La festa della Patrona, la Madonna della Misericordia, viene celebrata l’8 settembre.

Non può certo essere considerata una meta turistica tra le più note, anche se presenta comunque un certo flusso turistico che si concentra soprattutto nella giornata dell’8 settembre nella quale ogni anno arriva al tempio mariano una grande folla di credenti. Non offre, però, grandi opportunità lavorative agli abitanti del posto, e intrattiene, per questo e per la mancanza di una rete distributiva più sviluppata, un buon rapporto con i centri del circondario. Non si evidenzia una particolare ricchezza di feste religiose o folcloristiche. La festa della Patrona, la Madonna della Misericordia, viene celebrata l’8 settembre.

Località

Arzercavalli

Arzercavalli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Terrassa Padovana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.