Descrizione

Centro di montagna, di presunte origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il settore industriale. I tavernesi o tabernesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alle località Montorfano e Albese con Cassano dei comuni omonimi- e, in minor misura, nelle località di Cà Franca e Urago -contigue alla località Albese con Cassano del comune omonimo-. Il territorio, solcato dal torrente Cosia, disegna un profilo geometrico vario e articolato, che ai rilievi della parte settentrionale alterna una vasta distesa pianeggiante, che si estende a sud fino alle pendici del monte Òrfano. L'origine rurale dell'abitato, interessato attualmente da un fenomeno di espansione edilizia, è attestata dalla struttura architettonica delle abitazioni più antiche, che si sviluppano intorno a corti interne, con stalle e porticati ai piani bassi e ballatoi ai piani alti.

Centro di montagna, di presunte origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il settore industriale. I tavernesi o tabernesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alle località Montorfano e Albese con Cassano dei comuni omonimi- e, in minor misura, nelle località di Cà Franca e Urago -contigue alla località Albese con Cassano del comune omonimo-. Il territorio, solcato dal torrente Cosia, disegna un profilo geometrico vario e articolato, che ai rilievi della parte settentrionale alterna una vasta distesa pianeggiante, che si estende a sud fino alle pendici del monte Òrfano. L'origine rurale dell'abitato, interessato attualmente da un fenomeno di espansione edilizia, è attestata dalla struttura architettonica delle abitazioni più antiche, che si sviluppano intorno a corti interne, con stalle e porticati ai piani bassi e ballatoi ai piani alti.

Storia

Secondo le ipotesi più accreditate i primi insediamenti nella zona sarebbero sorti in epoca romana; un'antica tradizione vuole che Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane si recassero per ristorarsi presso una sorgente di acqua minerale nella valle del torrente Tisone, affluente del Cosia. Il toponimo deriva dal latino TABERNARIUS, 'bottegaio', attraverso un elemento antroponimico. I primi documenti che la menzionano risalgono, tuttavia, al Medioevo e precisamente al XII secolo, quando il borgo fu dotato di un castello per proteggersi dai comuni legati a Cantù; il complesso fortificato fu poi smantellato dalle truppe comasche. Un triste evento segnò la sua storia intorno agli anni 50 del XX secolo: il torrente Cosia ruppe gli argini, inondando e distruggendo il centro storico: lo straripamento causò ingenti danni alle abitazioni e alle coltivazioni. La testimonianza storico-artistica di maggior rilievo è costituita dalla chiesa parrocchiale, dedicata a San Martino e a San Silvestro, al cui abbellimento ha contribuito in misura determinante la potente famiglia dei Lambertenghi, che vantava molti possedimenti nella zona; l'edificio probabilmente fu costruito sull'area in cui sorgeva il castello distrutto dai comaschi.

Secondo le ipotesi più accreditate i primi insediamenti nella zona sarebbero sorti in epoca romana; un'antica tradizione vuole che <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PLINIOILVECCHIO'>Plinio il Vecchio</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PLINIOILGIOVANE'>Plinio il Giovane</a> si recassero per ristorarsi presso una sorgente di acqua minerale nella valle del torrente Tisone, affluente del Cosia. Il toponimo deriva dal latino TABERNARIUS, 'bottegaio', attraverso un elemento antroponimico. I primi documenti che la menzionano risalgono, tuttavia, al Medioevo e precisamente al XII secolo, quando il borgo fu dotato di un castello per proteggersi dai comuni legati a Cantù; il complesso fortificato fu poi smantellato dalle truppe comasche. Un triste evento segnò la sua storia intorno agli anni 50 del XX secolo: il torrente Cosia ruppe gli argini, inondando e distruggendo il centro storico: lo straripamento causò ingenti danni alle abitazioni e alle coltivazioni. La testimonianza storico-artistica di maggior rilievo è costituita dalla chiesa parrocchiale, dedicata a San Martino e a San Silvestro, al cui abbellimento ha contribuito in misura determinante la potente famiglia dei Lambertenghi, che vantava molti possedimenti nella zona; l'edificio probabilmente fu costruito sull'area in cui sorgeva il castello distrutto dai comaschi.

Economia

L'agricoltura (cereali, ortaggi e frutta) e l'allevamento (bovini e avicoli) rivestono un ruolo complementare nel tessuto economico, che è basato essenzialmente sul settore secondario: all'industria alimentare si affiancano aziende e imprese operanti nei comparti tessile e dell'abbigliamento, chimico, metalmeccanico, elettrico ed elettronico, cantieristico, del mobile, della carta ed edile; si registra, inoltre, la presenza di imprese che producono materiali da costruzione e apparecchi di precisione e quella di aziende specializzate nella lavorazione della pelle e dei gioielli. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione), del servizio bancario, dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole nonché delle attività di consulenza informatica e radiotelevisive. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali un centro di accoglienza dei padri comaschi. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo; non manca, inoltre, una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

L'agricoltura (cereali, ortaggi e frutta) e l'allevamento (bovini e avicoli) rivestono un ruolo complementare nel tessuto economico, che è basato essenzialmente sul settore secondario: all'industria alimentare si affiancano aziende e imprese operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento, chimico, metalmeccanico, elettrico ed elettronico, cantieristico, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>, della carta ed edile; si registra, inoltre, la presenza di imprese che producono materiali da costruzione e apparecchi di precisione e quella di aziende specializzate nella lavorazione della pelle e dei gioielli. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione), del servizio bancario, dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole nonché delle attività di consulenza informatica e radiotelevisive. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali un centro di accoglienza dei padri comaschi. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo; non manca, inoltre, una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

È interessata da un flusso turistico di discrete dimensioni, nonostante la carenza di strutture ricettive, ed è inoltre abbastanza frequentata per motivi di lavoro, grazie al livello di sviluppo raggiunto dalle attività industriali, che offrono buone possibilità di impiego e attirano un flusso di manodopera dai comuni limitrofi; la presenza degli insediamenti industriali, inoltre, rende particolarmente intensi i suoi rapporti con l'esterno. Tra gli appuntamenti tradizionali con il folclore locale vanno segnalati: la sagra di San Fereolo, allestita nel mese di maggio; la sagra del tortello, a marzo; la sagra della "birola", con distribuzione di caldarroste, nel mese di novembre; la festa della casarga, a settembre. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre.

È interessata da un flusso turistico di discrete dimensioni, nonostante la carenza di strutture ricettive, ed è inoltre abbastanza frequentata per motivi di lavoro, grazie al livello di sviluppo raggiunto dalle attività industriali, che offrono buone possibilità di impiego e attirano un flusso di manodopera dai comuni limitrofi; la presenza degli insediamenti industriali, inoltre, rende particolarmente intensi i suoi rapporti con l'esterno. Tra gli appuntamenti tradizionali con il folclore locale vanno segnalati: la sagra di San Fereolo, allestita nel mese di maggio; la sagra del tortello, a marzo; la sagra della "birola", con distribuzione di caldarroste, nel mese di novembre; la festa della casarga, a settembre. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre.

Località

Ca' Franca, Urago

Ca' Franca, Urago

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tavernerio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.