Descrizione

Cittadina di pianura di origine molto antica, che vive prevalentemente del turismo balneare e culturale e del loro indotto. La stragrande maggioranza dei tarquiniesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce in un elevatissimo numero di case sparse sui fondi nonché in alcune altre località (Lido di Tarquinia, Marina Velca, Sant’Agostino e Voltone) e in piccoli aggregati urbani (Lombardi e Saline). La parte antica dell’abitato, situato sulla cima e sulle pendici di un poggio, è ancora delimitata dalla cinta muraria medievale; un’intensa espansione edilizia interessa la zona al di fuori delle mura, dove si addensano moderni quartieri residenziali, nonché l’area adiacente al litorale, sulla quale sorgono lunghe file di case, che si popolano per la maggior parte soltanto nei mesi estivi. Il territorio comunale è stato sin dall’antichità modellato dall’uomo e oggi appare come un’ampia distesa pianeggiante, mossa da dolci ondulazioni e tappezzata di seminativi. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia una croce d’argento, all’interno della quale è raffigurato un corniolo dai frutti rossi.

Cittadina di pianura di origine molto antica, che vive prevalentemente del turismo balneare e culturale e del loro indotto. La stragrande maggioranza dei tarquiniesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce in un elevatissimo numero di case sparse sui fondi nonché in alcune altre località (Lido di Tarquinia, Marina Velca, Sant’Agostino e Voltone) e in piccoli aggregati urbani (Lombardi e Saline). La parte antica dell’abitato, situato sulla cima e sulle pendici di un poggio, è ancora delimitata dalla cinta muraria medievale; un’intensa espansione edilizia interessa la zona al di fuori delle mura, dove si addensano moderni quartieri residenziali, nonché l’area adiacente al litorale, sulla quale sorgono lunghe file di case, che si popolano per la maggior parte soltanto nei mesi estivi. Il territorio comunale è stato sin dall’antichità modellato dall’uomo e oggi appare come un’ampia distesa pianeggiante, mossa da dolci ondulazioni e tappezzata di seminativi. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia una croce d’argento, all’interno della quale è raffigurato un corniolo dai frutti rossi.

Storia

Sorta su preesistente villaggio villanoviano, fu uno dei più antichi insediamenti etruschi: fondata secondo la leggenda alcuni secoli prima di Roma da Tarconte, emigrato dalla Lidia, raggiunse grande splendore grazie al commercio e allo sfruttamento delle risorse minerarie esistenti nel territorio comunale ma verso la fine del VI secolo a.C. cominciò a decadere; intorno al 311-308 a.C. venne sottomessa da Roma, divenendo municipio nel 90 a.C. In seguito alle invasioni barbariche fu riedificata sul colle Corneto e intorno all’XI secolo, con il rifiorire dei commerci, fu munita di una massiccia cinta muraria. Dopo essere appartenuta alla contessa Matilde di Canossa, conobbe un lungo periodo di autonomia; nel 1245 e nel 1283 riuscì a resistere agli assedi di Federico II di Svevia e delle truppe romane; nel 1330 si ribellò a Matteo Vitelleschi ma nel 1355 non riuscì a evitare di essere conquistata dalle forze papaline del cardinale Albornoz. Da allora seguì, tra alterne vicende, le sorti della Chiesa fino all’unità d’Italia. Il toponimo, che è stato Corneto fino al 1872 e Corneto Tarquinia fino al 1922, deriva dal latino TARQUINII e ripete il nome dell’antichissimo insediamento etrusco. Tra le numerose vestigia del passato spiccano i resti della città etrusca e diverse necropoli, tra le quali quella vastissima in località Monterozzi, con circa 6000 tombe, di cui 62 interamente dipinte. Meritano di essere menzionate anche testimonianze storico-architettoniche più recenti, come il quattrocentesco palazzo Vitelleschi, il palazzo comunale, le chiese romaniche di Santa Maria di Castello (XII secolo), di San Martino e dell’Annunziata, la chiesa di San Francesco, del XIII secolo, con campanile settecentesco, il duomo intitolato a Santa Margherita, con affreschi del Pastura, e la settecentesca chiesa del Suffragio.

Sorta su preesistente villaggio villanoviano, fu uno dei più antichi insediamenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>: fondata secondo la leggenda alcuni secoli prima di Roma da Tarconte, emigrato dalla Lidia, raggiunse grande splendore grazie al commercio e allo sfruttamento delle risorse minerarie esistenti nel territorio comunale ma verso la fine del VI secolo a.C. cominciò a decadere; intorno al 311-308 a.C. venne sottomessa da Roma, divenendo municipio nel 90 a.C. In seguito alle invasioni barbariche fu riedificata sul colle Corneto e intorno all’XI secolo, con il rifiorire dei commerci, fu munita di una massiccia cinta muraria. Dopo essere appartenuta alla contessa Matilde di Canossa, conobbe un lungo periodo di autonomia; nel 1245 e nel 1283 riuscì a resistere agli assedi di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a> e delle truppe romane; nel 1330 si ribellò a Matteo Vitelleschi ma nel 1355 non riuscì a evitare di essere conquistata dalle forze papaline del cardinale Albornoz. Da allora seguì, tra alterne vicende, le sorti della Chiesa fino all’unità d’Italia. Il toponimo, che è stato Corneto fino al 1872 e Corneto Tarquinia fino al 1922, deriva dal latino TARQUINII e ripete il nome dell’antichissimo insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCO'>etrusco</a>. Tra le numerose vestigia del passato spiccano i resti della città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> e diverse necropoli, tra le quali quella vastissima in località Monterozzi, con circa 6000 tombe, di cui 62 interamente dipinte. Meritano di essere menzionate anche testimonianze storico-architettoniche più recenti, come il quattrocentesco palazzo Vitelleschi, il palazzo comunale, le chiese romaniche di Santa Maria di Castello (XII secolo), di San Martino e dell’Annunziata, la chiesa di San Francesco, del XIII secolo, con campanile settecentesco, il duomo intitolato a Santa Margherita, con affreschi del Pastura, e la settecentesca chiesa del Suffragio.

Economia

Pur mantenendosi fedeli alla vocazione agricola del territorio comunale, i tarquiniesi, stimolati dalla notevole affluenza di turisti, si dedicano soprattutto alle attività del terziario; la comunità è riuscita a promuovere anche lo sviluppo del settore secondario: particolarmente dinamici, tra i comparti presenti, appaiono quelli dei prodotti alimentari, del legno, della stampa, della lavorazione dei metalli e cantieristico. Il comune è sede degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri, degli uffici della guardia di finanza, di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo scientifico, istituti tecnico commerciale e tecnico per geometri) e di tre biblioteche; vanta inoltre il prestigioso Museo nazionale etrusco, ospitato nel palazzo Vitelleschi, e un rilevante apparato ricettivo; le sue strutture socio-sanitarie comprendono, tra l’altro, un ospedale, case di riposo, un presidio di guardia medica, un Sert (Servizio Tossicodipendenze), un centro di salute mentale, un centro diurno per malati psichici, un consultorio e un centro di assistenza domiciliare.

Pur mantenendosi fedeli alla vocazione agricola del territorio comunale, i tarquiniesi, stimolati dalla notevole affluenza di turisti, si dedicano soprattutto alle attività del terziario; la comunità è riuscita a promuovere anche lo sviluppo del settore secondario: particolarmente dinamici, tra i comparti presenti, appaiono quelli dei prodotti alimentari, del legno, della stampa, della lavorazione dei metalli e cantieristico. Il comune è sede degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri, degli uffici della guardia di finanza, di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo scientifico, istituti tecnico commerciale e tecnico per geometri) e di tre biblioteche; vanta inoltre il prestigioso Museo nazionale etrusco, ospitato nel palazzo Vitelleschi, e un rilevante apparato ricettivo; le sue strutture socio-sanitarie comprendono, tra l’altro, un ospedale, case di riposo, un presidio di guardia medica, un Sert (Servizio Tossicodipendenze), un centro di salute mentale, un centro diurno per malati psichici, un consultorio e un centro di assistenza domiciliare.

Relazioni

Nota in tutto il mondo grazie alle notevoli testimonianze della civiltà etrusca, rappresenta anche una frequentata stazione balneare; inoltre, vanta un suggestivo angolo di natura incontaminata in località Saline, dove si estende una vasta zona umida, in cui vivono numerose specie di uccelli acquatici. Tra le manifestazioni tradizionali si ricordano: la processione del Cristo risorto (7 aprile), durante la quale la statua in legno del Cristo viene trasportata per le strade dell’abitato da sedici facchini mentre un cannone spara colpi a salve; la “merca” dei vitelli (seconda metà di aprile), durante la quale si può assistere a rodei di butteri; l’Infiorata del Corpus Domini; la festa del mare (15 agosto), con una suggestiva processione notturna in mare. La festa della Patrona, la Madonna di Valverde, si celebra il primo sabato di maggio.

Nota in tutto il mondo grazie alle notevoli testimonianze della civiltà <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCA'>etrusca</a>, rappresenta anche una frequentata stazione balneare; inoltre, vanta un suggestivo angolo di natura incontaminata in località Saline, dove si estende una vasta zona umida, in cui vivono numerose specie di uccelli acquatici. Tra le manifestazioni tradizionali si ricordano: la processione del Cristo risorto (7 aprile), durante la quale la statua in legno del Cristo viene trasportata per le strade dell’abitato da sedici facchini mentre un cannone spara colpi a salve; la “merca” dei vitelli (seconda metà di aprile), durante la quale si può assistere a rodei di butteri; l’Infiorata del Corpus Domini; la festa del mare (15 agosto), con una suggestiva processione notturna in mare. La festa della Patrona, la Madonna di Valverde, si celebra il primo sabato di maggio.

Località

Lido di Tarquinia, Lombardi, Marina Velca, Saline, Sant'Agostino, Voltone

Lido di Tarquinia, Lombardi, Marina Velca, Saline, Sant'Agostino, Voltone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tarquinia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.