Descrizione

Centro di montagna, di origine alto-medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I soveresi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località di Séllere, Piazza, Pra Lentino e Valle delle Fontane (nucleo contiguo al nucleo omonimo del comune di Endine Gaiano). Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 1.375 metri di quota. L'abitato, che, con il castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, mostra segni di espansione edilizia; diviso nei due nuclei di San Gregorio e San Martino, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del 1963, sono rappresentati il ponte sul fiume Borlezza e il santuario della Madonna della Torre.

Centro di montagna, di origine alto-medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I soveresi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località di Séllere, Piazza, Pra Lentino e Valle delle Fontane (nucleo contiguo al nucleo omonimo del comune di Endine Gaiano). Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 1.375 metri di quota. L'abitato, che, con il castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, mostra segni di espansione edilizia; diviso nei due nuclei di San Gregorio e San Martino, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del 1963, sono rappresentati il ponte sul fiume Borlezza e il santuario della Madonna della Torre.

Storia

Citata come Suberas in un documento della prima metà del IX secolo e successivamente come Sure e Suare, ha un toponimo di origini incerte: alcuni studiosi lo fanno derivare dal termine latino SUBER, avente il significato di 'sughero', mentre altri lo riportano all'aggettivo SUPERUS, 'che sta sopra'. Sviluppatasi lungo la strada che collegava il lago d'Iseo con l'alta Val Seriana e la Val di Scalve, nota per le sue miniere di ferro, fin dall'alto Medioevo acquistò una certa rilevanza commerciale, oltre che strategico-militare. Durante le lotte tra i guelfi e i ghibellini, che vi causarono lutti e distruzioni, i luoghi di controllo dei traffici e di riscossione dei pedaggi furono trasformati in fortilizi. Coinvolta nella guerra tra il Ducato di Milano e la Repubblica veneta, con l'affermarsi della signoria veneziana registrò un periodo di tranquillità, che ne favorì la ripresa economica. Tra le nobili famiglie locali va ricordata quella dei Foresti. La storia successiva alla caduta delle Serenissima, sul finire del Settecento, seguì quella del resto della provincia. Per quanto riguarda il patrimonio architettonico particolare interesse suscita il castello, risalente al XIII secolo; affiancato da un palazzetto rinascimentale, è stato più volte modificato. Degni di menzione sono anche: la settecentesca villa Zitti; il palazzo Silvestri, della seconda metà dell'Ottocento; l'antica chiesa parrocchiale di San Martino, menzionata già in un documento della metà del X secolo ma rifatta verso la fine del 1800; la parrocchiale di Séllere, dedicata alla Visitazione di Maria, e quella di Sant'Antonio, a Piazza.

Citata come Suberas in un documento della prima metà del IX secolo e successivamente come Sure e Suare, ha un toponimo di origini incerte: alcuni studiosi lo fanno derivare dal termine latino SUBER, avente il significato di 'sughero', mentre altri lo riportano all'aggettivo SUPERUS, 'che sta sopra'. Sviluppatasi lungo la strada che collegava il lago <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DISEO'>d'Iseo</a> con l'alta Val Seriana e la Val di Scalve, nota per le sue miniere di ferro, fin dall'alto Medioevo acquistò una certa rilevanza commerciale, oltre che strategico-militare. Durante le lotte tra i guelfi e i ghibellini, che vi causarono lutti e distruzioni, i luoghi di controllo dei traffici e di riscossione dei pedaggi furono trasformati in fortilizi. Coinvolta nella guerra tra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>Ducato di Milano</a> e la Repubblica veneta, con l'affermarsi della signoria veneziana registrò un periodo di tranquillità, che ne favorì la ripresa economica. Tra le nobili famiglie locali va ricordata quella dei Foresti. La storia successiva alla caduta delle Serenissima, sul finire del Settecento, seguì quella del resto della provincia. Per quanto riguarda il patrimonio architettonico particolare interesse suscita il castello, risalente al XIII secolo; affiancato da un palazzetto rinascimentale, è stato più volte modificato. Degni di menzione sono anche: la settecentesca villa Zitti; il palazzo Silvestri, della seconda metà dell'Ottocento; l'antica chiesa parrocchiale di San Martino, menzionata già in un documento della metà del X secolo ma rifatta verso la fine del 1800; la parrocchiale di Séllere, dedicata alla Visitazione di Maria, e quella di Sant'Antonio, a Piazza.

Economia

L'economia locale, alquanto florida, non ha abbandonato l'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, vigneti e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione risulta, tuttavia, quello dell'industria, con buona presenza di fabbriche tessili e metalmeccaniche, affiancate da più aziende che operano nei comparti edile, dell'estrazione di petrolio greggio e del legno. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo della Resistenza. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

L'economia locale, alquanto florida, non ha abbandonato l'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, vigneti e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione risulta, tuttavia, quello dell'industria, con buona presenza di fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e metalmeccaniche, affiancate da più aziende che operano nei comparti edile, dell'estrazione di petrolio greggio e del legno. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo della Resistenza. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica, arricchita dalla vicinanza del lago d'Iseo, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi e facilitati da un agevole sistema di collegamenti. Tra gli appuntamenti, che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori, vanno ricordate: la festa della Madonna della Torre, che si svolge nel mese di maggio; la festa popolare a M. Possimo, a luglio, e quella commemorativa della Resistenza, a settembre. Il Patrono, S. Martino, si festeggia l'11 novembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica, arricchita dalla vicinanza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODISEO'>lago d'Iseo</a>, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi e facilitati da un agevole sistema di collegamenti. Tra gli appuntamenti, che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori, vanno ricordate: la festa della Madonna della Torre, che si svolge nel mese di maggio; la festa popolare a M. Possimo, a luglio, e quella commemorativa della Resistenza, a settembre. Il Patrono, S. Martino, si festeggia l'11 novembre.

Località

Piazza, Pra Lentino, Sellere, Valle delle Fontane

Piazza, Pra Lentino, Sellere, Valle delle Fontane

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sovere rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.