Descrizione

Cittadina collinare, di origini romane, cui è stato attribuito il titolo di Città con Regio Decreto, che accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato il tessuto industriale. Gli stradellini, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Broni del comune omonimo-, che non fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Tra le altre località le più popolose sono: Casamassimini, Torre Sacchetti, Colombetta Piane e Santa Maria. Il territorio disegna un profilo geometrico pianeggiante nella parte centro-settentrionale e lievemente ondulato in quella meridionale. Lo stemma municipale, che risale al tempo dei liberi comuni, raffigura una croce bianca in campo azzurro. La sua concessione ufficiale è avvenuta con Regio Decreto.

Cittadina collinare, di origini romane, cui è stato attribuito il titolo di Città con Regio Decreto, che accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato il tessuto industriale. Gli stradellini, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Broni del comune omonimo-, che non fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Tra le altre località le più popolose sono: Casamassimini, Torre Sacchetti, Colombetta Piane e Santa Maria. Il territorio disegna un profilo geometrico pianeggiante nella parte centro-settentrionale e lievemente ondulato in quella meridionale. Lo stemma municipale, che risale al tempo dei liberi comuni, raffigura una croce bianca in campo azzurro. La sua concessione ufficiale è avvenuta con Regio Decreto.

Storia

Abitata già in epoca romana, come testimoniato dai vari rinvenimenti archeologici, ha rivestito nel corso dei secoli una notevole importanza strategica, divenendo teatro di numerose battaglie. Nell'altomedioevo faceva capo al borgo Montalino, più importante e noto, e seguendone le vicende, intorno al Mille, divenne possesso dei vescovi di Pavia, rimanendolo fino al XIX secolo. Dotate di fortificazioni, le due località finirono col dar vita ad un solo nucleo, tanto che il nome di Montalino dalla metà del Cinquecento non figura più negli antichi documenti. Sviluppatasi economicamente, fu saccheggiata e devastata più volte durante le lotte comunali e quelle che seguirono alle invasioni di eserciti stranieri. Nel 1743, a seguito del trattato di Worms, passò al duca di Savoia, Carlo Emanuele III; nel 1799 fu occupata dalle truppe russe e austriache e l'anno dopo nuovamente dai francesi. Data importante fu il 10 dicembre 1829 quando, con la fine del dominio vescovile, iniziò un periodo di benessere e sviluppo. Dopo un'attiva partecipazione ai moti risorgimentali e l'occupazione austriaca del 1859, tornò a far parte nello stesso anno della provincia di Pavia, ottenendo il titolo di città nel 1865. Tra i monumenti figurano: la basilica di San Marcello del XII secolo; la parrocchiale dei Santi Naborre e Felice, ricostruita nella prima metà del 1800; la rocca superiore; la torre che rappresenta ciò che resta della rocca inferiore e i secenteschi palazzi Comunale e Guarino.

Abitata già in epoca romana, come testimoniato dai vari rinvenimenti archeologici, ha rivestito nel corso dei secoli una notevole importanza strategica, divenendo teatro di numerose battaglie. Nell'altomedioevo faceva capo al borgo Montalino, più importante e noto, e seguendone le vicende, intorno al Mille, divenne possesso dei vescovi di Pavia, rimanendolo fino al XIX secolo. Dotate di fortificazioni, le due località finirono col dar vita ad un solo nucleo, tanto che il nome di Montalino dalla metà del Cinquecento non figura più negli antichi documenti. Sviluppatasi economicamente, fu saccheggiata e devastata più volte durante le lotte comunali e quelle che seguirono alle invasioni di eserciti stranieri. Nel 1743, a seguito del trattato di Worms, passò al duca di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, Carlo Emanuele III; nel 1799 fu occupata dalle truppe russe e austriache e l'anno dopo nuovamente dai francesi. Data importante fu il 10 dicembre 1829 quando, con la fine del dominio vescovile, iniziò un periodo di benessere e sviluppo. Dopo un'attiva partecipazione ai moti risorgimentali e l'occupazione austriaca del 1859, tornò a far parte nello stesso anno della provincia di Pavia, ottenendo il titolo di città nel 1865. Tra i monumenti figurano: la basilica di San Marcello del XII secolo; la parrocchiale dei Santi Naborre e Felice, ricostruita nella prima metà del 1800; la rocca superiore; la torre che rappresenta ciò che resta della rocca inferiore e i secenteschi palazzi Comunale e Guarino.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 99 e degli uffici della guardia di finanza. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno che permettono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e frutteti. Il tessuto industriale è costituito soprattutto dalle concerie e dagli stabilimenti per l'estrazione del petrolio; a questi si affiancano fabbriche metalmeccaniche e di strumenti musicali e giocattoli, numerose imprese edili e alcune falegnamerie. Tra le tipiche produzioni locali degne di nota sono quelle delle fisarmoniche e degli articoli di valigeria. Il terziario si compone di una capillare rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici, sanitari e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali un asilo nido e un orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto professionale industriale, un istituto tecnico commerciale, un istituto tecnico per geometri e un liceo linguistico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca, dal Museo civico naturalistico e dal Museo della fisarmonica. Le numerose strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono, oltre al servizio farmaceutico, quelli forniti dal locale ospedale.

È sede del distretto scolastico n. 99 e degli uffici della guardia di finanza. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno che permettono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e frutteti. Il tessuto industriale è costituito soprattutto dalle concerie e dagli stabilimenti per l'estrazione del petrolio; a questi si affiancano fabbriche metalmeccaniche e di strumenti musicali e giocattoli, numerose imprese edili e alcune falegnamerie. Tra le tipiche produzioni locali degne di nota sono quelle delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FISARMONICHE'>fisarmoniche</a> e degli articoli di valigeria. Il terziario si compone di una capillare rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici, sanitari e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali un asilo nido e un orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto professionale industriale, un istituto tecnico commerciale, un istituto tecnico per geometri e un liceo linguistico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca, dal Museo civico naturalistico e dal Museo della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FISARMONICA'>fisarmonica</a>. Le numerose strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono, oltre al servizio farmaceutico, quelli forniti dal locale ospedale.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è molto frequentata per lavoro, grazie al ragguardevole sviluppo di tutti i settori produttivi. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività commerciali, i suoi servizi e gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, registra numerosi visitatori in occasione di alcuni appuntamenti consueti, come la mostra mercato delle attività produttive e del commercio, che si svolge a giugno, la fiera di merci e macchine agricole, che ha luogo a settembre, e la fiera di merci e bestiame, che si tiene ad ottobre. La festa dei Patroni, i Santi Naborre e Felice, si celebra il 12 luglio.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è molto frequentata per lavoro, grazie al ragguardevole sviluppo di tutti i settori produttivi. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività commerciali, i suoi servizi e gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, registra numerosi visitatori in occasione di alcuni appuntamenti consueti, come la mostra mercato delle attività produttive e del commercio, che si svolge a giugno, la fiera di merci e macchine agricole, che ha luogo a settembre, e la fiera di merci e bestiame, che si tiene ad ottobre. La festa dei Patroni, i Santi Naborre e Felice, si celebra il 12 luglio.

Località

Boccazza, Casa Agati, Casa Berni, Casamassimini, Cassinello, Colombetta Piane, Montebruciato, Orzoni, Santa Croce, Santa Maria, Solinga, Torre Sacchetti, Valle Muto

Boccazza, Casa Agati, Casa Berni, Casamassimini, Cassinello, Colombetta Piane, Montebruciato, Orzoni, Santa Croce, Santa Maria, Solinga, Torre Sacchetti, Valle Muto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Stradella rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.