Descrizione

Piccola comunità di montagna, dalle origini medievali, con una vita economica basata essenzialmente e quasi esclusivamente sulle tradizionali attività agricole. La comunità degli sprianesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato rispetto ai valori della media, oltre che nel capoluogo comunale si distribuisce anche nelle località chiamate Marveggia e Scilironi. Il comune, in cui si registra un discreto fenomeno di espansione edilizia, presenta un territorio di piccole dimensioni, caratterizzato da un'orografia per la presenza di notevoli escursioni altimetriche (che vanno da un minimo di 550 metri sul livello del mare a un massimo di 2.441 metri) e da un paesaggio tipicamente alpestre, punteggiato dalle tipiche abitazioni rurali.  

Piccola comunità di montagna, dalle origini medievali, con una vita economica basata essenzialmente e quasi esclusivamente sulle tradizionali attività agricole. La comunità degli sprianesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato rispetto ai valori della media, oltre che nel capoluogo comunale si distribuisce anche nelle località chiamate Marveggia e Scilironi. Il comune, in cui si registra un discreto fenomeno di espansione edilizia, presenta un territorio di piccole dimensioni, caratterizzato da un'orografia per la presenza di notevoli escursioni altimetriche (che vanno da un minimo di 550 metri sul livello del mare a un massimo di 2.441 metri) e da un paesaggio tipicamente alpestre, punteggiato dalle tipiche abitazioni rurali.  

Storia

Il significato del toponimo deriva con una certa probabilità da "luogo aspro e dirupato" e si presume che all'origine fosse Aspretano o Aspretana. Alcune incisioni rupestri sul territorio segnalano la presenza di insediamenti umani molto antichi ma le vicende storiche sono comuni a quelle del vicino comune di Montagna, al quale il borgo rimase legato fino all'inizio del XIX secolo. I primi documenti riguardanti contrasti sullo sfruttamento di alcuni pascoli tra gli abitanti del comune e quelli di Montagna risalgono al '400; il processo vero e proprio di separazione tra i due comuni inizò nel 1624, quando la Quadra di Spriana diviene parrocchia autonoma. Solo nel secolo scorso però, dopo il turbinoso periodo napoleonico, il Congresso di Vienna e il passaggio al Lombardo-Veneto, viene creato il nuovo comune indipendente da Montagna. Il territorio comunale vanta alcuni monumenti pregevoli e in particolar modo il notevole patrimonio dell'edilizia popolare. Mirabili sono anche: la chiesa parrocchiale del XV secolo, dove è conservata una Adorazione di Gesù Bambino con la Vergine e i Santi, opera di Fermo Stella (1530); la suggestiva chiesetta della Madonna della Speranza, posta sull'orlo di un masso erratico. È soprattutto l'Ottocento il periodo di maggiore emigrazione verso l'estero da parte della popolazione locale, in cerca di lavoro e di nuove fonti di sostentamento; in anni più recenti, invece, buona parte degli abitanti si è trasferita stabilmente a Sondrio. Al principio del XX secolo hanno avuto inizio i fenomeni di cedimento della montagna, che minaccia inesorabilmente di franare a valle: in seguito a ciò, a partire soprattutto dal 1960, la ordinanze di sgombero delle contrade in pericolo hanno condannato la zona ad un irreparabile declino.  

Il significato del toponimo deriva con una certa probabilità da "luogo aspro e dirupato" e si presume che all'origine fosse Aspretano o Aspretana. Alcune incisioni rupestri sul territorio segnalano la presenza di insediamenti umani molto antichi ma le vicende storiche sono comuni a quelle del vicino comune di Montagna, al quale il borgo rimase legato fino all'inizio del XIX secolo. I primi documenti riguardanti contrasti sullo sfruttamento di alcuni pascoli tra gli abitanti del comune e quelli di Montagna risalgono al '400; il processo vero e proprio di separazione tra i due comuni inizò nel 1624, quando la Quadra di Spriana diviene parrocchia autonoma. Solo nel secolo scorso però, dopo il turbinoso periodo napoleonico, il Congresso di Vienna e il passaggio al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMBARDOVENETO'>Lombardo-Veneto</a>, viene creato il nuovo comune indipendente da Montagna. Il territorio comunale vanta alcuni monumenti pregevoli e in particolar modo il notevole patrimonio dell'edilizia popolare. Mirabili sono anche: la chiesa parrocchiale del XV secolo, dove è conservata una Adorazione di Gesù Bambino con la Vergine e i Santi, opera di Fermo Stella (1530); la suggestiva chiesetta della Madonna della Speranza, posta sull'orlo di un masso erratico. È soprattutto l'Ottocento il periodo di maggiore emigrazione verso l'estero da parte della popolazione locale, in cerca di lavoro e di nuove fonti di sostentamento; in anni più recenti, invece, buona parte degli abitanti si è trasferita stabilmente a Sondrio. Al principio del XX secolo hanno avuto inizio i fenomeni di cedimento della montagna, che minaccia inesorabilmente di franare a valle: in seguito a ciò, a partire soprattutto dal 1960, la ordinanze di sgombero delle contrade in pericolo hanno condannato la zona ad un irreparabile declino.  

Economia

Il comune ospita unicamente gli uffici pubblici municipali e postali, e non ci sono particolari servizi sociali rivolti al pubblico. L'economia locale è tutta imperniata sulle tradizionali attività agricole ed essenzialmente sulla coltivazione non estensiva dei cereali, poiché non sono presenti altre attività economiche di rilievo: l'allevamento è assente, così come le attività industriali di ogni genere. La rete distributiva e commerciale è commisurata alle esigenze dell'abitato, mentre l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è rappresentato. Anche le istituzioni scolastiche sono assenti e mancano strutture culturali di ogni altro genere. Dal punto di vista dello sport ed il tempo libero non si segnalano strutture di particolare importanza. Le attività ricettive ed i pubblici esercizi offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie non sono presenti sul territorio comunale, neppure per garantire il servizio farmaceutico.  

Il comune ospita unicamente gli uffici pubblici municipali e postali, e non ci sono particolari servizi sociali rivolti al pubblico. L'economia locale è tutta imperniata sulle tradizionali attività agricole ed essenzialmente sulla coltivazione non estensiva dei cereali, poiché non sono presenti altre attività economiche di rilievo: l'allevamento è assente, così come le attività industriali di ogni genere. La rete distributiva e commerciale è commisurata alle esigenze dell'abitato, mentre l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria non è rappresentato. Anche le istituzioni scolastiche sono assenti e mancano strutture culturali di ogni altro genere. Dal punto di vista dello sport ed il tempo libero non si segnalano strutture di particolare importanza. Le attività ricettive ed i pubblici esercizi offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie non sono presenti sul territorio comunale, neppure per garantire il servizio farmaceutico.  

Relazioni

Il comune non attira il movimento turistico, nonostante la vicinanza della riserva naturale del Parco della Bernina. Anche i rapporti con i centri vicini si presentano particolarmente scarsi, nonostante l'assenza di servizi e la conseguente esigenza di soddisfare le esigenze della comunità presso le strutture di centri meglio dotati; ciò è dovuto essenzialmente alla elevata percentuale della popolazione anziana. Il calendario delle festività e degli eventi speciali non prevede particolari manifestazioni durante il corso dell'anno, capaci di determinare comunque l'arrivo di visitatori. La comunità festeggia come Patrono S. Gottardo, che viene celebrato il 4 maggio.  

Il comune non attira il movimento turistico, nonostante la vicinanza della riserva naturale del Parco della Bernina. Anche i rapporti con i centri vicini si presentano particolarmente scarsi, nonostante l'assenza di servizi e la conseguente esigenza di soddisfare le esigenze della comunità presso le strutture di centri meglio dotati; ciò è dovuto essenzialmente alla elevata percentuale della popolazione anziana. Il calendario delle festività e degli eventi speciali non prevede particolari manifestazioni durante il corso dell'anno, capaci di determinare comunque l'arrivo di visitatori. La comunità festeggia come Patrono S. Gottardo, che viene celebrato il 4 maggio.  

Località

Marveggia, Monte Foppa, Scilironi

Marveggia, Monte Foppa, Scilironi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Spriana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.