Descrizione

Comune collinare sorto nel Medioevo, con un'economia basata sulle attività rurali (agricoltura e zootecnia) e su alcuni comparti dell'industria. Si tratta di un “comune sparso”, con sede in località Spigno Saturnia Inferiore; qui risiede la maggior parte degli spignesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, mentre la parte restante della comunità si distribuisce nelle località di Campodivivo e Spigno Saturnia Superiore, nei numerosi aggregati urbani minori e nelle case sparse sul territorio comunale. Il nucleo antico dell'abitato, Spigno Saturnia Superiore, conserva le memorie storiche del luogo e si adagia sul fianco di un monte a dominare la pianura sottostante. Il territorio comunale, occupato in parte da frutteti e oliveti, è segnato dalle incombenti ma protettive masse rocciose delle montagne retrostanti, ricoperte di lecci, cerri, carpini, querce e faggi; il manto forestale si alterna a pascoli verdeggianti, da cui emergono, come bianchi fantasmi, formazioni di rocce calcaree. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un arbusto spinoso sradicato, munito di dieci rami, di cui i sei inferiori secchi; fuori dello scudo, su nastro bifido svolazzante, compare la scritta UNIVERSITÀ DE SPINGO – 1668.

Comune collinare sorto nel Medioevo, con un'economia basata sulle attività rurali (agricoltura e zootecnia) e su alcuni comparti dell'industria. Si tratta di un “comune sparso”, con sede in località Spigno Saturnia Inferiore; qui risiede la maggior parte degli spignesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, mentre la parte restante della comunità si distribuisce nelle località di Campodivivo e Spigno Saturnia Superiore, nei numerosi aggregati urbani minori e nelle case sparse sul territorio comunale. Il nucleo antico dell'abitato, Spigno Saturnia Superiore, conserva le memorie storiche del luogo e si adagia sul fianco di un monte a dominare la pianura sottostante. Il territorio comunale, occupato in parte da frutteti e oliveti, è segnato dalle incombenti ma protettive masse rocciose delle montagne retrostanti, ricoperte di lecci, cerri, carpini, querce e faggi; il manto forestale si alterna a pascoli verdeggianti, da cui emergono, come bianchi fantasmi, formazioni di rocce calcaree. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un arbusto spinoso sradicato, munito di dieci rami, di cui i sei inferiori secchi; fuori dello scudo, su nastro bifido svolazzante, compare la scritta UNIVERSITÀ DE SPINGO – 1668.

Storia

Le prime notizie risalgono al X secolo. Possedimento dei conti di Traetto, che nel 1058 donarono metà del castello all'abbazia di Montecassino, nel 1363 fu venduta alla famiglia Caetani, che la tenne fino al 1467, quando passò ai Colonna; nel 1435, all'indomani della battaglia navale tra Aragonesi e Angioini svoltasi al largo dell'isola di Ponza, venne saccheggiata per rappresaglia, essendosi schierata con il re Alfonso V d'Aragona. Nel 1690, alla morte senza eredi del principe di Stigliano, venne acquistata da Antonio Carafa, la cui famiglia era divenuta padrona di tutta l'antica contea di Traetto. Il toponimo, che è stato Spigno fino al 1863, è attestato nel Catalogus Baronum (1150-1168) e deriva dal latino SPINEUS, ‘spinoso', mentre la specificazione “Saturnia” riprende uno dei nomi usati da Virgilio per indicare l'antica Italia. Nell'ambito del patrimonio storico-architettonico spiccano i resti del castello medievale, comprendenti l'alta torre quadrata e alcuni torrioni cilindrici.

Le prime notizie risalgono al X secolo. Possedimento dei conti di Traetto, che nel 1058 donarono metà del castello all'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIMONTECASSINO'>abbazia di Montecassino</a>, nel 1363 fu venduta alla famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a>, che la tenne fino al 1467, quando passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>; nel 1435, all'indomani della battaglia navale tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ANGIOINI'>Angioini</a> svoltasi al largo dell'isola di Ponza, venne saccheggiata per rappresaglia, essendosi schierata con il re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ALFONSOVDARAGONA'>Alfonso V d'Aragona</a>. Nel 1690, alla morte senza eredi del principe di Stigliano, venne acquistata da Antonio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CARAFA'>Carafa</a>, la cui famiglia era divenuta padrona di tutta l'antica contea di Traetto. Il toponimo, che è stato Spigno fino al 1863, è attestato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> (1150-1168) e deriva dal latino SPINEUS, ‘spinoso', mentre la specificazione “Saturnia” riprende uno dei nomi usati da Virgilio per indicare l'antica Italia. Nell'ambito del patrimonio storico-architettonico spiccano i resti del castello medievale, comprendenti l'alta torre quadrata e alcuni torrioni cilindrici.

Economia

Nonostante il discreto spirito imprenditoriale che sempre più si manifesta fra gli operatori economici locali, la comunità spignese non ha allentato i vincoli che la legano al patrimonio della tradizione. L'importanza del settore primario nel quadro delle attività economiche è in diminuzione ma l'agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, olive e frutta, e l'allevamento di ovini rappresentano ancora risorse economiche fondamentali. Significativa è l'incidenza del settore secondario: pur essendo caratterizzato da dimensioni aziendali per lo più medio-piccole, comprende svariate imprese attive nei comparti dei materiali da costruzione, della metallurgia e dei prodotti alimentari, tessili e chimici. La dotazione di servizi evidenzia invece numerose carenze e non comprende quelli bancari. Il comune è provvisto unicamente degli ordinari uffici municipali e postali e di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; non possiede strutture culturali di rilievo, come biblioteche e musei, e per quanto riguarda l'assistenza sanitaria si avvale dei servizi offerti dalla centrale operativa di continuità assistenziale di Formia, oltre che della presenza della farmacia e di un ente ausiliario per le tossicodipendenze; l'apparato ricettivo è di modeste dimensioni ma appare in grado di soddisfare le esigenze di villeggianti e visitatori.

Nonostante il discreto spirito imprenditoriale che sempre più si manifesta fra gli operatori economici locali, la comunità spignese non ha allentato i vincoli che la legano al patrimonio della tradizione. L'importanza del settore primario nel quadro delle attività economiche è in diminuzione ma l'agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, olive e frutta, e l'allevamento di ovini rappresentano ancora risorse economiche fondamentali. Significativa è l'incidenza del settore secondario: pur essendo caratterizzato da dimensioni aziendali per lo più medio-piccole, comprende svariate imprese attive nei comparti dei materiali da costruzione, della metallurgia e dei prodotti alimentari, tessili e chimici. La dotazione di servizi evidenzia invece numerose carenze e non comprende quelli bancari. Il comune è provvisto unicamente degli ordinari uffici municipali e postali e di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; non possiede strutture culturali di rilievo, come biblioteche e musei, e per quanto riguarda l'assistenza sanitaria si avvale dei servizi offerti dalla centrale operativa di continuità assistenziale di Formia, oltre che della presenza della farmacia e di un ente ausiliario per le tossicodipendenze; l'apparato ricettivo è di modeste dimensioni ma appare in grado di soddisfare le esigenze di villeggianti e visitatori.

Relazioni

Malgrado la sua buona posizione a metà strada tra i monti Aurunci e la costa e benché sia inserita in una cornice naturalistica di grande interesse, rimane per ora all'esterno dei tradizionali itinerari turistici; probabilmente anche la penuria di attrattive mondane e l'insufficienza di strutture e servizi volti a rendere confortevole il soggiorno prolungato limitano la sua capacità di attrazione del movimento turistico. Le celebrazioni in onore del Patrono San Giovanni Battista si svolgono il 24 giugno; rappresentano uno dei pochi momenti dell'anno in cui si intensificano i contatti con l'esterno.

Malgrado la sua buona posizione a metà strada tra i monti Aurunci e la costa e benché sia inserita in una cornice naturalistica di grande interesse, rimane per ora all'esterno dei tradizionali itinerari turistici; probabilmente anche la penuria di attrattive mondane e l'insufficienza di strutture e servizi volti a rendere confortevole il soggiorno prolungato limitano la sua capacità di attrazione del movimento turistico. Le celebrazioni in onore del Patrono San Giovanni Battista si svolgono il 24 giugno; rappresentano uno dei pochi momenti dell'anno in cui si intensificano i contatti con l'esterno.

Località

Campodivivo, Capodacqua, Piscinola, Spigno Saturnia Inferiore, Spigno Saturnia Superiore

Campodivivo, Capodacqua, Piscinola, Spigno Saturnia Inferiore, Spigno Saturnia Superiore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Spigno Saturnia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.