Descrizione

Centro di pianura di origine medievale; il terziario e un vivace apparato industriale rappresentano le componenti principali della sua economia. Gli sparanisani, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, in fase di sensibile espansione edilizia. Il profilo geometrico del territorio comunale è nel complesso uniforme e contenute sono le oscillazioni dei valori altimetrici; il paesaggio mette in risalto la massiccia opera di trasformazione condotta dall’uomo nel corso dei secoli: da un capo all’altro dell’agro sparanisano si alternano, infatti, ampi appezzamenti coltivati dalla regolare forma geometrica, frutteti e ordinati filari di viti, soggetti a una suggestiva esplosione di colori nella stagione delle fioriture; qua e là sprazzi di macchia mediterranea testimoniano il rigoglio della vegetazione spontanea.

Centro di pianura di origine medievale; il terziario e un vivace apparato industriale rappresentano le componenti principali della sua economia. Gli sparanisani, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, in fase di sensibile espansione edilizia. Il profilo geometrico del territorio comunale è nel complesso uniforme e contenute sono le oscillazioni dei valori altimetrici; il paesaggio mette in risalto la massiccia opera di trasformazione condotta dall’uomo nel corso dei secoli: da un capo all’altro dell’agro sparanisano si alternano, infatti, ampi appezzamenti coltivati dalla regolare forma geometrica, frutteti e ordinati filari di viti, soggetti a una suggestiva esplosione di colori nella stagione delle fioriture; qua e là sprazzi di macchia mediterranea testimoniano il rigoglio della vegetazione spontanea.

Storia

Inserita nel territorio dell’antica CALES, fu con molta probabilità popolata fin dall’antichità; dal “Cronicon Vulturnense” del 988 si evince che vengono assegnati corti e terreni del posto. L’origine dell’attuale abitato risale tuttavia al X-XI secolo d.C., periodo in cui nella zona sorsero numerosi nuovi insediamenti, grazie all’opera dei monaci benedettini di Montecassino e di San Vincenzo al Volturno. Dopo aver fatto parte dei possedimenti dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno, divenne casale di Calvi (l’odierna Calvi Risorta) e ne seguì le sorti. Il 12 gennaio 1799 fu teatro della firma di una tregua tra il corpo di spedizione napoletano inviato da Ferdinando IV contro la Repubblica Romana e i francesi comandati dal generale Championnet –il 23 gennaio 1799 i francesi conquistarono Napoli e fornirono il loro appoggio alla neonata Repubblica Partenopea–. Nel 1806 Gioacchino Murat, in visita nella zona, regalò alla chiesa dell’Annunziata due confessionali e un organo razziati a Roccamonfina. Divenne comune nel 1807, allorché si staccò da Calvi Risorta. Da questo momento in poi fu investita in quel processo di sviluppo che portà alla realizzazione del primo acquedotto per civile abitazione, nonché alla nascita della Fabbrica di Armi Bianche, inaugurata nel 1848 da Ferdinando IV, alla costruzione della “Casina Reale”, della “Fontana Beatrice” (1880) e, infine, alla realizzazione del complesso industriale più grande del mezzogiorno (la Pozzi, nel 1960). Nel 1860 si tenne a Sparanise l’importante convegno in occasione del quale Frencesco II decise la resistenza a Gaeta; in questo stesso anno si assistette anche al passaggio di Garibaldi. Il 22 ottobre del 1943, anno della strage nazista, venne allocato sul posto il più grande campo di concentramento del meridione. Il toponimo deriva da un termine quale SPARANUS, con il suffisso -ENSIS, che indica appartenenza. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera la chiesa di San Vitaliano e la seicentesca chiesa dell’Annunziata, ampliata nel Settecento e contenente una tela di Angelo Mozzillo raffigurante l’Annunciazione. I palazzi Figliolini, Marinella e Mesolella rappresentano interessanti esempi di architettura civile.

Inserita nel territorio dell’antica CALES, fu con molta probabilità popolata fin dall’antichità; dal “Cronicon Vulturnense” del 988 si evince che vengono assegnati corti e terreni del posto. L’origine dell’attuale abitato risale tuttavia al X-XI secolo d.C., periodo in cui nella zona sorsero numerosi nuovi insediamenti, grazie all’opera dei monaci <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BENEDETTINI'>benedettini</a> di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=MONTECASSINO'>Montecassino</a> e di San Vincenzo al Volturno. Dopo aver fatto parte dei possedimenti dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno, divenne casale di Calvi (l’odierna Calvi Risorta) e ne seguì le sorti. Il 12 gennaio 1799 fu teatro della firma di una tregua tra il corpo di spedizione napoletano inviato da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=FERDINANDOIV'>Ferdinando IV</a> contro la Repubblica Romana e i francesi comandati dal generale Championnet –il 23 gennaio 1799 i francesi conquistarono Napoli e fornirono il loro appoggio alla neonata <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica Partenopea</a>–. Nel 1806 <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GIOACCHINOMURAT'>Gioacchino Murat</a>, in visita nella zona, regalò alla chiesa dell’Annunziata due confessionali e un organo razziati a Roccamonfina. Divenne comune nel 1807, allorché si staccò da Calvi Risorta. Da questo momento in poi fu investita in quel processo di sviluppo che portà alla realizzazione del primo acquedotto per civile abitazione, nonché alla nascita della Fabbrica di Armi Bianche, inaugurata nel 1848 da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=FERDINANDOIV'>Ferdinando IV</a>, alla costruzione della “Casina Reale”, della “Fontana Beatrice” (1880) e, infine, alla realizzazione del complesso industriale più grande del mezzogiorno (la Pozzi, nel 1960). Nel 1860 si tenne a Sparanise l’importante convegno in occasione del quale Frencesco II decise la resistenza a Gaeta; in questo stesso anno si assistette anche al passaggio di Garibaldi. Il 22 ottobre del 1943, anno della strage nazista, venne allocato sul posto il più grande campo di concentramento del meridione. Il toponimo deriva da un termine quale SPARANUS, con il suffisso -ENSIS, che indica appartenenza. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera la chiesa di San Vitaliano e la seicentesca chiesa dell’Annunziata, ampliata nel Settecento e contenente una tela di Angelo Mozzillo raffigurante l’Annunciazione. I palazzi Figliolini, Marinella e Mesolella rappresentano interessanti esempi di architettura civile.

Economia

L’agricoltura, specializzata nella produzione di grano, patate, frutta, uva, olive e canapa, pur se in forte contrazione rispetto al passato, rappresenta ancora una significativa risorsa economica; anche gli altri settori produttivi, comunque, fanno mostra di una certa vivacità: l’industria è particolarmente dinamica nei comparti della lavorazione del tabacco, della gomma e della plastica, chimico e metallurgico; il terziario è rappresentato da un’efficiente rete distributiva e da una buona dotazione di servizi più qualificati, come quello bancario, le assicurazioni e la consulenza informatica; si registra la presenza di una radio. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e di un istituto tecnico commerciale; mancano strutture culturali di rilievo. Vanta un buon servizio di ristorazione ma difetta di strutture per il soggiorno e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può contare sulla farmacia, su un presidio di guardia medica e su un laboratorio privato accreditato.

L’agricoltura, specializzata nella produzione di grano, patate, frutta, uva, olive e canapa, pur se in forte contrazione rispetto al passato, rappresenta ancora una significativa risorsa economica; anche gli altri settori produttivi, comunque, fanno mostra di una certa vivacità: l’industria è particolarmente dinamica nei comparti della lavorazione del tabacco, della gomma e della plastica, chimico e metallurgico; il terziario è rappresentato da un’efficiente rete distributiva e da una buona dotazione di servizi più qualificati, come quello bancario, le assicurazioni e la consulenza informatica; si registra la presenza di una radio. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e di un istituto tecnico commerciale; mancano strutture culturali di rilievo. Vanta un buon servizio di ristorazione ma difetta di strutture per il soggiorno e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può contare sulla farmacia, su un presidio di guardia medica e su un laboratorio privato accreditato.

Relazioni

Non rappresenta una meta turistica particolarmente ricercata ma la cordialità degli abitanti, l’amenità del paesaggio e la possibilità di approvvigionarsi di tipici prodotti locali, come il pregiato olio di oliva, esercitano un discreto richiamo. In alcuni momenti dell’anno i contatti con l’esterno si fanno abbastanza intensi, complici alcune manifestazioni folcloristiche di buon richiamo, come il carnevale e la fiera della Madonna del Carmelo (seconda decade di luglio). Il Patrono, San Vitaliano, si festeggia il 25 gennaio. È insignita della medaglia d’oro al valor civile.

Non rappresenta una meta turistica particolarmente ricercata ma la cordialità degli abitanti, l’amenità del paesaggio e la possibilità di approvvigionarsi di tipici prodotti locali, come il pregiato olio di oliva, esercitano un discreto richiamo. In alcuni momenti dell’anno i contatti con l’esterno si fanno abbastanza intensi, complici alcune manifestazioni folcloristiche di buon richiamo, come il carnevale e la fiera della Madonna del Carmelo (seconda decade di luglio). Il Patrono, San Vitaliano, si festeggia il 25 gennaio. È insignita della medaglia d’oro al valor civile.

Località

Lanzi, Posta Vecchia

Lanzi, Posta Vecchia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sparanise rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.