Descrizione

Cittadina montana di origine molto antica, polo industriale e commerciale, la cui economia non ha ancora del tutto perso l’originaria impronta rurale. La comunità dei sorani, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata prevalentemente nel capoluogo comunale ma risiede anche in numerosi aggregati urbani minori e in case sparse. Il nucleo moderno dell’abitato, in forte espansione edilizia, si è ormai fuso con alcune località dei comuni contigui di Isola del Liri, Arpino e Broccostella. Liberatosi dall’ingombro delle masse orografiche che delimitano la Valle Roveto, il fiume Liri scorre in questo tratto in una conca spaziosa, votata alle colture e intensamente urbanizzata; imponenti alle spalle dall’abitato, i contrafforti della catena dei monti Ernici interrompono la piatta uniformità del fondovalle, creando un suggestivo contrasto di colori con le loro pareti scabre parzialmente coperte da un verde mantello di querceti (cerro e roverella) e boschi misti (acero, carpino, olmo e orniello).

Cittadina montana di origine molto antica, polo industriale e commerciale, la cui economia non ha ancora del tutto perso l’originaria impronta rurale. La comunità dei sorani, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata prevalentemente nel capoluogo comunale ma risiede anche in numerosi aggregati urbani minori e in case sparse. Il nucleo moderno dell’abitato, in forte espansione edilizia, si è ormai fuso con alcune località dei comuni contigui di Isola del Liri, Arpino e Broccostella. Liberatosi dall’ingombro delle masse orografiche che delimitano la Valle Roveto, il fiume Liri scorre in questo tratto in una conca spaziosa, votata alle colture e intensamente urbanizzata; imponenti alle spalle dall’abitato, i contrafforti della catena dei monti Ernici interrompono la piatta uniformità del fondovalle, creando un suggestivo contrasto di colori con le loro pareti scabre parzialmente coperte da un verde mantello di querceti (cerro e roverella) e boschi misti (acero, carpino, olmo e orniello).

Storia

Fondata dai volsci in una zona popolata fin da epoche remote, venne assoggettata da Roma nel 345 a.C. e divenne municipio romano nel 303. Alla caduta dell’impero romano dovette subire saccheggi e devastazioni ad opera dei barbari ma risorse e, già sede vescovile, fu posta a capo del gastaldato longobardo della valle del Liri, passando ai principi di Salerno nell’847 e a Guido da Spoleto nell’858. Donata alla Chiesa da Federico II di Svevia (1215) e poi da questi distrutta, conobbe in seguito la signoria dei Tomacelli (1399), dei Cantelmo (1439), dei Della Rovere (1475) e dei Boncompagni, che la tennero fino al 1796. Ancora visibili sono le mura megalitiche risalenti al IV secolo a.C.: esse circondavano l’acropoli del monte San Casto, sulla cui sommità si trova la rocca, distrutta nel 1229 e ricostruita nel XV secolo. Numerose e prestigiose sono le chiese: la cattedrale di Santa Maria, edificata presso l’area sacra della città antica nel 1100 e rimaneggiata nel XVIII secolo, con annesso il palazzo vescovile e il seminario; la romanica abbazia di San Domenico, una delle più interessanti della provincia, fondata nel 1011 e costruita con i resti di un grande edificio civile romano; la chiesa di Santa Restituta, di antica costruzione ma rifatta nel 1928 su modelli romanici; il convento e la chiesa di San Francesco, con affreschi del XIV secolo; la chiesa di Santo Spirito (1610) e quella di San Bartolomeo (XIII secolo).

Fondata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=VOLSCI'>volsci</a> in una zona popolata fin da epoche remote, venne assoggettata da Roma nel 345 a.C. e divenne municipio romano nel 303. Alla caduta dell’impero romano dovette subire saccheggi e devastazioni ad opera dei barbari ma risorse e, già sede vescovile, fu posta a capo del gastaldato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> della valle del Liri, passando ai principi di Salerno nell’847 e a Guido da Spoleto nell’858. Donata alla Chiesa da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a> (1215) e poi da questi distrutta, conobbe in seguito la signoria dei Tomacelli (1399), dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CANTELMO'>Cantelmo</a> (1439), dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a> (1475) e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BONCOMPAGNI'>Boncompagni</a>, che la tennero fino al 1796. Ancora visibili sono le mura megalitiche risalenti al IV secolo a.C.: esse circondavano l’acropoli del monte San Casto, sulla cui sommità si trova la rocca, distrutta nel 1229 e ricostruita nel XV secolo. Numerose e prestigiose sono le chiese: la cattedrale di Santa Maria, edificata presso l’area sacra della città antica nel 1100 e rimaneggiata nel XVIII secolo, con annesso il palazzo vescovile e il seminario; la romanica abbazia di San Domenico, una delle più interessanti della provincia, fondata nel 1011 e costruita con i resti di un grande edificio civile romano; la chiesa di Santa Restituta, di antica costruzione ma rifatta nel 1928 su modelli romanici; il convento e la chiesa di San Francesco, con affreschi del XIV secolo; la chiesa di Santo Spirito (1610) e quella di San Bartolomeo (XIII secolo).

Economia

L’agricoltura e l’allevamento fanno da complemento alla sviluppata rete commerciale e alla vivace industria sorana, che offre numerose opportunità di impiego soprattutto nei comparti delle confezioni, del mobile, della carta, dell’elettronica e della lavorazione dei metalli. Sede di pubblici uffici giudiziari e finanziari, vanta un ricco panorama di infrastrutture: le esigenze culturali dei sorani trovano sostegno in tre biblioteche specializzate (del Centro studi sorani, del ritiro di Santa Maria degli Angeli e del seminario vescovile interdiocesano dell’Immacolata), in attesa che sia completato l’allestimento di un museo –si prevede la creazione di un sistema museale della Valle del Liri–; sono inoltre presenti quasi tutti gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e qualificate strutture sanitarie –tra le altre, un ospedale, un centro di salute mentale, un consultorio familiare, un Sert (Servizio Tossicodipendenze) e una casa di cura accreditata–; l’apparato ricettivo comprende alberghi e innumerevoli ristoranti.

L’agricoltura e l’allevamento fanno da complemento alla sviluppata rete commerciale e alla vivace industria sorana, che offre numerose opportunità di impiego soprattutto nei comparti delle confezioni, del mobile, della carta, dell’elettronica e della lavorazione dei metalli. Sede di pubblici uffici giudiziari e finanziari, vanta un ricco panorama di infrastrutture: le esigenze culturali dei sorani trovano sostegno in tre biblioteche specializzate (del Centro studi sorani, del ritiro di Santa Maria degli Angeli e del seminario vescovile interdiocesano dell’Immacolata), in attesa che sia completato l’allestimento di un museo –si prevede la creazione di un sistema museale della Valle del Liri–; sono inoltre presenti quasi tutti gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e qualificate strutture sanitarie –tra le altre, un ospedale, un centro di salute mentale, un consultorio familiare, un Sert (Servizio Tossicodipendenze) e una casa di cura accreditata–; l’apparato ricettivo comprende alberghi e innumerevoli ristoranti.

Relazioni

Il connubio di natura, arte e folclore che la caratterizza è motivo di attrattiva per il movimento turistico. Fra le manifestazioni e le feste religiose si segnala in particolare l’Infiorata del Corpus Domini, in occasione della quale le strade si tingono dei mille colori delle immagini sacre disegnate abilmente sull’asfalto, decorate con petali di fiori e fiancheggiate da bellissimi gonfaloni –la manifestazione è punto di riferimento per artisti provenienti da ogni regione d’Italia–. Antica e prestigiosa è la tradizione fieristica della cittadina, che ha i suoi punti di forza nella fiera del mobile (da aprile a maggio), in quella campionaria (settembre-ottobre) e nel gran mercato del vecchio e dell’antico che si tiene la seconda domenica di ogni mese. Una nutrita serie di eventi culturali ha luogo anche durante l’”Estate sorana” (dal 21 giugno al 15 settembre) e nel periodo natalizio, dal 6 dicembre al 6 gennaio. La Patrona Santa Restituta si festeggia il 27 maggio. Ha dato i natali a uno straordinario talento del cinema italiano novecentesco, l’attore e regista Vittorio De Sica (1901-1974).

Il connubio di natura, arte e folclore che la caratterizza è motivo di attrattiva per il movimento turistico. Fra le manifestazioni e le feste religiose si segnala in particolare l’Infiorata del Corpus Domini, in occasione della quale le strade si tingono dei mille colori delle immagini sacre disegnate abilmente sull’asfalto, decorate con petali di fiori e fiancheggiate da bellissimi gonfaloni –la manifestazione è punto di riferimento per artisti provenienti da ogni regione d’Italia–. Antica e prestigiosa è la tradizione fieristica della cittadina, che ha i suoi punti di forza nella fiera del mobile (da aprile a maggio), in quella campionaria (settembre-ottobre) e nel gran mercato del vecchio e dell’antico che si tiene la seconda domenica di ogni mese. Una nutrita serie di eventi culturali ha luogo anche durante l’”Estate sorana” (dal 21 giugno al 15 settembre) e nel periodo natalizio, dal 6 dicembre al 6 gennaio. La Patrona Santa Restituta si festeggia il 27 maggio. Ha dato i natali a uno straordinario talento del cinema italiano novecentesco, l’attore e regista Vittorio De Sica (1901-1974).

Località

Case Baffetta, Case Ciavarra, Case Iamanti, Case Pellegrini, Case Peppescemo, Case Petrella, Case Petrone, Case Pietrangela, Case Tranna, Case Valfrancesca, Le Compre, San Camillo, Val Comperta

Case Baffetta, Case Ciavarra, Case Iamanti, Case Pellegrini, Case Peppescemo, Case Petrella, Case Petrone, Case Pietrangela, Case Tranna, Case Valfrancesca, Le Compre, San Camillo, Val Comperta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sora rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.