Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, che presenta un'impronta tipicamente rurale, con un'economia essenzialmente agricola, affiancata da timidi accenni di industrializzazione. La comunità dei sommesi, che presenta un indice di vecchiaia decisamente elevato, è concentrata, oltre che nel capoluogo comunale, dove si registra la maggiore concentrazione demografica, anche in numerose cascine, tra le quali le più popolose sono: Cascina Ca' Bianca, Cascina Cassinino, Cascina Luini, Cascina Grava, Cascina Piardè, Cascina Margarina, Cascina Travedo e Cascina Volpara. Il territorio risulta essenzialmente pianeggiante, anche se presenta una propaggine lievemente elevata nei pressi del punto in cui comincia a degradare verso il fiume Po, creando irregolarità e avvallamenti (ora ampiamente coltivati ma un tempo occupati da paludi e da dossi sabbiosi) che, pur contenuti entro valori che vanno da 61 a 83 metri sul livello del mare, movimentano un po' lo sfondo circostante. Di questo andamento plano-altimetrico risente anche l'abitato, che è infatti adagiato su un piccolo rilievo.

Comune di pianura, di antiche origini, che presenta un'impronta tipicamente rurale, con un'economia essenzialmente agricola, affiancata da timidi accenni di industrializzazione. La comunità dei sommesi, che presenta un indice di vecchiaia decisamente elevato, è concentrata, oltre che nel capoluogo comunale, dove si registra la maggiore concentrazione demografica, anche in numerose cascine, tra le quali le più popolose sono: Cascina Ca' Bianca, Cascina Cassinino, Cascina Luini, Cascina Grava, Cascina Piardè, Cascina Margarina, Cascina Travedo e Cascina Volpara. Il territorio risulta essenzialmente pianeggiante, anche se presenta una propaggine lievemente elevata nei pressi del punto in cui comincia a degradare verso il fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, creando irregolarità e avvallamenti (ora ampiamente coltivati ma un tempo occupati da paludi e da dossi sabbiosi) che, pur contenuti entro valori che vanno da 61 a 83 metri sul livello del mare, movimentano un po' lo sfondo circostante. Di questo andamento plano-altimetrico risente anche l'abitato, che è infatti adagiato su un piccolo rilievo.

Storia

Per la sua posizione leggermente sopraelevata rispetto al territorio circostante, da cui deriva con ogni probabilità anche il suo toponimo, ha rappresentato in passato il luogo ideale per erigervi fortezze a controllo della pianura e del fiume, costituendo al tempo stesso un avamposto di Pavia in direzione della Lomellina, per la sua vicinanza al capoluogo di provincia. Inserita nel comitato di Lomello, fu a lungo sotto la signoria dei conti palatini, passando sotto il dominio dei Visconti agli inizi del XIV secolo. Nella seconda metà del Quattrocento Galeazzo Maria Sforza la concesse in feudo agli Eustacchi, cui subentrarono i Cornazzano, seguiti a loro volta dagli Olevano e dai Beccaria, finché nel 1673 entrò tra i possedimenti della famiglia Ghislieri, un cui esponente, Giovanni Battista, fu poco dopo nominato marchese del luogo. Durante i moti risorgimentali del 1859 il borgo fu citato nel bollettino di guerra a causa delle angherie compiute ai danni della popolazione dai soldati del generale Giulay. Tra i monumenti spicca la chiesa parrocchiale, con la facciata in stile neoclassico e un pregevole altare di epoca barocca. In contrapposizione al massiccio flusso migratorio, che ha determinato il trasferimento di molti sommesi nel capoluogo di provincia, specie per motivi di lavoro, si registra un fenomeno di controtendenza, che spinge numerosi pavesi a stabilirsi a Sommo.

Per la sua posizione leggermente sopraelevata rispetto al territorio circostante, da cui deriva con ogni probabilità anche il suo toponimo, ha rappresentato in passato il luogo ideale per erigervi fortezze a controllo della pianura e del fiume, costituendo al tempo stesso un avamposto di Pavia in direzione della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>, per la sua vicinanza al capoluogo di provincia. Inserita nel comitato di Lomello, fu a lungo sotto la signoria dei conti palatini, passando sotto il dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> agli inizi del XIV secolo. Nella seconda metà del Quattrocento Galeazzo Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> la concesse in feudo agli Eustacchi, cui subentrarono i Cornazzano, seguiti a loro volta dagli Olevano e dai Beccaria, finché nel 1673 entrò tra i possedimenti della famiglia Ghislieri, un cui esponente, Giovanni Battista, fu poco dopo nominato marchese del luogo. Durante i moti risorgimentali del 1859 il borgo fu citato nel bollettino di guerra a causa delle angherie compiute ai danni della popolazione dai soldati del generale Giulay. Tra i monumenti spicca la chiesa parrocchiale, con la facciata in stile neoclassico e un pregevole altare di epoca barocca. In contrapposizione al massiccio flusso migratorio, che ha determinato il trasferimento di molti sommesi nel capoluogo di provincia, specie per motivi di lavoro, si registra un fenomeno di controtendenza, che spinge numerosi pavesi a stabilirsi a Sommo.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture. Le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento del municipio e dell'ufficio postale; manca sul posto una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. La principale fonte di reddito per i sommesi rimane tutt'oggi l'agricoltura, legata alle tipiche produzioni delle zone pianeggianti: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l'allevamento di suini. L'industria, di modeste dimensioni, è rappresentata da alcuni mangimifici, da qualche azienda meccanica e da qualche impresa edile. Il terziario si compone di una piccola rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dei pochi servizi forniti dalla pubblica amministrazione. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi ma presenta tra le strutture sociali un asilo nido; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; mancano strutture culturali, sportive e per il tempo libero. Tra gli esercizi pubblici si possono annoverare alcuni ristoranti.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture. Le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento del municipio e dell'ufficio postale; manca sul posto una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. La principale fonte di reddito per i sommesi rimane tutt'oggi l'agricoltura, legata alle tipiche produzioni delle zone pianeggianti: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l'allevamento di suini. L'industria, di modeste dimensioni, è rappresentata da alcuni mangimifici, da qualche azienda meccanica e da qualche impresa edile. Il terziario si compone di una piccola rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dei pochi servizi forniti dalla pubblica amministrazione. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi ma presenta tra le strutture sociali un asilo nido; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; mancano strutture culturali, sportive e per il tempo libero. Tra gli esercizi pubblici si possono annoverare alcuni ristoranti.

Relazioni

Pur non rientrando tra i poli turistici della zona, per la sua vicinanza al Po, raggiungibile attraverso viottoli e filari di pioppi, è frequentata da gitanti della domenica e appassionati di pesca. La carenza di infrastrutture spinge gli abitanti a recarsi quotidianamente nei centri vicini e soprattutto nel capoluogo di provincia; ultimamente, però, si assiste al fenomeno contrario, che porta numerosi pavesi a stabilirsi in questo luogo per allontanarsi dai ritmi frenetici della città. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra l'ultima domenica di agosto, con i tradizionali piatti di riso e rane, riso e fagioli e pesce fritto.

Pur non rientrando tra i poli turistici della zona, per la sua vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, raggiungibile attraverso viottoli e filari di pioppi, è frequentata da gitanti della domenica e appassionati di pesca. La carenza di infrastrutture spinge gli abitanti a recarsi quotidianamente nei centri vicini e soprattutto nel capoluogo di provincia; ultimamente, però, si assiste al fenomeno contrario, che porta numerosi pavesi a stabilirsi in questo luogo per allontanarsi dai ritmi frenetici della città. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra l'ultima domenica di agosto, con i tradizionali piatti di riso e rane, riso e fagioli e pesce fritto.

Località

Cascina Cassinino, Cascina Grava, Cascina Luini, Cascina Margarina, Cascina Piardè, Cascina Ronchi, Cascina Travedo, Cascina Volpara

Cascina Cassinino, Cascina Grava, Cascina Luini, Cascina Margarina, Cascina Piardè, Cascina Ronchi, Cascina Travedo, Cascina Volpara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sommo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.