Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si basa su tutti i settori produttivi. I solerini, aventi un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra gli aggregati urbani minori di Bottara, Molini, Orti Piepano e un discreto numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche lievi, che vanno da un minimo di 92 a un massimo di 115 metri sul livello del mare. L’abitato è raccolto entro un perimetro rettangolare intorno al castello, con pianta tipicamente medievale; presenta un andamento plano-altimetrico di pianura. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto Ministeriale, spicca una croce patente rossa, scorciata.

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si basa su tutti i settori produttivi. I solerini, aventi un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra gli aggregati urbani minori di Bottara, Molini, Orti Piepano e un discreto numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche lievi, che vanno da un minimo di 92 a un massimo di 115 metri sul livello del mare. L’abitato è raccolto entro un perimetro rettangolare intorno al castello, con pianta tipicamente medievale; presenta un andamento plano-altimetrico di pianura. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto Ministeriale, spicca una croce patente rossa, scorciata.

Storia

La sua denominazione è attestata, sin dal 913, con le forme “Solarjo”, “Solaria” e “Solarium”, tutte rispecchianti la sua origine dal latino SOLARIUM, probabilmente ‘casa rurale, rustica’, in contrapposizione a ‘sala’. Varianti documentate sono “Solerio” e “Solerum”, preludenti maggiormente alla forma attuale. Sorta in età romana, divenne possedimento di Carlo Magno il quale, nel 773, la concesse ai canonici di San Martino di Tours, cui venne confermata, più tardi, da Carlo il Grosso. Nel 1090 gli stessi canonici la cedettero al marchese Bonifacio del Monferrato. Nel corso del XII secolo quaranta sue famiglie parteciparono alla fondazione del comune di Alessandria e al primo popolamento della città. Dal 1224 al 1255 appartenne all’episcopato d’Acqui; poi ritornò a far parte della giurisdizione alessandrina. Dopo la guerra fra re Roberto e Marco Visconti, durante la quale venne quasi completamente distrutta, passò nelle mani di Guasco di Alessandria e, successivamente, ad altre famiglie. Tra gli emblemi monumentali di maggiore interesse figurano: la parrocchiale dei Santi Perpetuo e Bruno, costruita in stile romano-gotico e più volte ristrutturata nel corso dei secoli; il moderno palazzo del municipio; il castello dei Faà di Bruno, risalente al Cinquecento, in stile rinascimentale, affiancato da una torre merlata coperta, aggiunta nel XIX secolo.

La sua denominazione è attestata, sin dal 913, con le forme “Solarjo”, “Solaria” e “Solarium”, tutte rispecchianti la sua origine dal latino SOLARIUM, probabilmente ‘casa rurale, rustica’, in contrapposizione a ‘sala’. Varianti documentate sono “Solerio” e “Solerum”, preludenti maggiormente alla forma attuale. Sorta in età romana, divenne possedimento di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOMAGNO'>Carlo Magno</a> il quale, nel 773, la concesse ai canonici di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SANMARTINODITOURS'>San Martino di Tours</a>, cui venne confermata, più tardi, da Carlo il Grosso. Nel 1090 gli stessi canonici la cedettero al marchese Bonifacio del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>. Nel corso del XII secolo quaranta sue famiglie parteciparono alla fondazione del comune di Alessandria e al primo popolamento della città. Dal 1224 al 1255 appartenne all’episcopato d’Acqui; poi ritornò a far parte della giurisdizione alessandrina. Dopo la guerra fra re Roberto e Marco Visconti, durante la quale venne quasi completamente distrutta, passò nelle mani di Guasco di Alessandria e, successivamente, ad altre famiglie. Tra gli emblemi monumentali di maggiore interesse figurano: la parrocchiale dei Santi Perpetuo e Bruno, costruita in stile romano-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GOTICO'>gotico</a> e più volte ristrutturata nel corso dei secoli; il moderno palazzo del municipio; il castello dei Faà di Bruno, risalente al Cinquecento, in stile rinascimentale, affiancato da una torre merlata coperta, aggiunta nel XIX secolo.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Va però segnalata la presenza della stazione dei carabinieri. L’agricoltura conserva un ruolo importante nell’economia locale: si coltivano cereali, frumento e foraggi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: si allevano avicoli e bovini. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti dell’edilizia, dell’elettronica, della metallurgia, della meccanica, della carrozzeria per autoveicoli, dei materiali da costruzione, della lavorazione del legno, dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, degli oli e dei grassi vegetali, dei prodotti alimentari, nonché in quello delle confezioni. Il terziario si compone di una buona rete distributiva, in grado di soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si fa riferimento alla biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario localmente è presente la farmacia; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Va però segnalata la presenza della stazione dei carabinieri. L’agricoltura conserva un ruolo importante nell’economia locale: si coltivano cereali, frumento e foraggi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: si allevano avicoli e bovini. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti dell’edilizia, dell’elettronica, della metallurgia, della meccanica, della carrozzeria per autoveicoli, dei materiali da costruzione, della lavorazione del legno, dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, degli oli e dei grassi vegetali, dei prodotti alimentari, nonché in quello delle confezioni. Il terziario si compone di una buona rete distributiva, in grado di soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si fa riferimento alla biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario localmente è presente la farmacia; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative che potrebbero richiamare visitatori dai dintorni. La festa patronale, in onore di San Bruno, si celebra il 18 luglio. Ha dato i natali al teologo Lucio Ferraris, al cantante Carlo Guasco e, probabilmente, a San Bruno, vescovo di Segni e commentatore della Bibbia e dei Vangeli.

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative che potrebbero richiamare visitatori dai dintorni. La festa patronale, in onore di San Bruno, si celebra il 18 luglio. Ha dato i natali al teologo Lucio Ferraris, al cantante Carlo Guasco e, probabilmente, a San Bruno, vescovo di Segni e commentatore della Bibbia e dei Vangeli.

Località

Bottara, Molini, Orti Piepano

Bottara, Molini, Orti Piepano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Solero rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.