Descrizione

Piccola comunità di collina, di origine medievale, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole, tra cui spiccano quelle vitivinicole. I siniesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in numerosissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche, che partono da un minimo di 225 e arrivano a un massimo di 577 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, rispecchia le caratteristiche del territorio comunale, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari.

Piccola comunità di collina, di origine medievale, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole, tra cui spiccano quelle vitivinicole. I siniesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in numerosissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche, che partono da un minimo di 225 e arrivano a un massimo di 577 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, rispecchia le caratteristiche del territorio comunale, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari.

Storia

Il toponimo compare nella documentazione del 991 con “Sine”, più tardi con “Sinio”, “Sineo” e “Sinnio”. Si tratta di un probabile prediale, derivato in -ICUS dal nome personale romano SINNIUS. Poche sono le notizie storiche sulle prime vicende del borgo: si sa solo che dapprima fu sotto i marchesi Del Carretto, poi sotto gli Sforza e, nel 1634 passò ai Savoia. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: l’imponente casaforte, fondata sui resti di un antico castello, con la facciata in pietra; la chiesa di San Frontiniano martire, con la facciata ottocentesca fatta in mattoni; la chiesa della Madonna Annunziata, sede della confraternita dei Disciplinanti; infine, le cappelle di San Sebastiano, di Sant’Eufemia e di Sant’Antonio da Padova.

Il toponimo compare nella documentazione del 991 con “Sine”, più tardi con “Sinio”, “Sineo” e “Sinnio”. Si tratta di un probabile prediale, derivato in -ICUS dal nome personale romano SINNIUS. Poche sono le notizie storiche sulle prime vicende del borgo: si sa solo che dapprima fu sotto i marchesi Del Carretto, poi sotto gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SFORZA'>Sforza</a> e, nel 1634 passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: l’imponente casaforte, fondata sui resti di un antico castello, con la facciata in pietra; la chiesa di San Frontiniano martire, con la facciata ottocentesca fatta in mattoni; la chiesa della Madonna Annunziata, sede della confraternita dei Disciplinanti; infine, le cappelle di San Sebastiano, di Sant’Eufemia e di Sant’Antonio da Padova.

Economia

Non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Va però segnalata la Pro Loco Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, nocciole e tartufi; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Altra realtà produttiva importante è la produzione di vino Doc. Il tessuto industriale è costituito da piccole imprese operanti nei comparti dei prodotti alimentare (bevande), del legno, della gomma e della plastica, della meccanica e dell’edilizia. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Sono presenti le sole scuole materne ed elementari. Alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale provvede la biblioteca civica. Le strutture ricettive comprendono un’azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione; quelle sanitarie costringono i siniesi a rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Va però segnalata la Pro Loco Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, nocciole e tartufi; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Altra realtà produttiva importante è la produzione di vino Doc. Il tessuto industriale è costituito da piccole imprese operanti nei comparti dei prodotti alimentare (bevande), del legno, della gomma e della plastica, della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICA'>meccanica</a> e dell’edilizia. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Sono presenti le sole scuole materne ed elementari. Alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale provvede la biblioteca civica. Le strutture ricettive comprendono un’azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione; quelle sanitarie costringono i siniesi a rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata sia nel periodo invernale che estivo, offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare belle e rilassanti passeggiate alla scoperta delle caratteristiche ambientali della zona. Una vera attrattiva è rappresentata dall’itinerario che permette di raggiungere il Bricco dei Pini, un’area compresa parte nel suo territorio, parte in quello di Montelupo, inserita in un contesto paesaggistico di notevole valore. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Sebbene sia ancora in una fase evolutiva, ha comunque intrapreso un’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai centri vicini, con manifestazioni culturali e folcloristiche che ricalcano le radici del territorio. Tra tutte meritano di essere citati: il carnevale, le rassegne natalizie e gli spettacoli teatrali che si svolgono in primavera e in autunno. Particolarmente significativa è la festa “’d Sini” che per tutto il mese di agosto propone appuntamenti con la musica, il teatro e i giochi popolari nella piazza antistante il castello. La festa del Patrono, San Frontiniano, si celebra il 6 settembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata sia nel periodo invernale che estivo, offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare belle e rilassanti passeggiate alla scoperta delle caratteristiche ambientali della zona. Una vera attrattiva è rappresentata dall’itinerario che permette di raggiungere il Bricco dei Pini, un’area compresa parte nel suo territorio, parte in quello di Montelupo, inserita in un contesto paesaggistico di notevole valore. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Sebbene sia ancora in una fase evolutiva, ha comunque intrapreso un’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai centri vicini, con manifestazioni culturali e folcloristiche che ricalcano le radici del territorio. Tra tutte meritano di essere citati: il carnevale, le rassegne natalizie e gli spettacoli teatrali che si svolgono in primavera e in autunno. Particolarmente significativa è la festa “’d Sini” che per tutto il mese di agosto propone appuntamenti con la musica, il teatro e i giochi popolari nella piazza antistante il castello. La festa del Patrono, San Frontiniano, si celebra il 6 settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sinio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.