Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole varie imprese industriali e commerciali, facendo registrare anche un progressivo incremento dei servizi. I settalesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia, e nelle località di Caleppio e Premenugo. Il territorio, comprendente anche i nuclei abitati di Cascina Calandrone e Cascina Contino, è completamente pianeggiante e presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche minime. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo rosso, sette semivoli d'oro disposti in fascia. Sul fondo aureo del capo dello scudo spicca un'aquila nera coronata in volo spiegato.

Centro di pianura, di antiche origini, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole varie imprese industriali e commerciali, facendo registrare anche un progressivo incremento dei servizi. I settalesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia, e nelle località di Caleppio e Premenugo. Il territorio, comprendente anche i nuclei abitati di Cascina Calandrone e Cascina Contino, è completamente pianeggiante e presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche minime. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo rosso, sette semivoli d'oro disposti in fascia. Sul fondo aureo del capo dello scudo spicca un'aquila nera coronata in volo spiegato.

Storia

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento nella zona dei resti di un'antica strada risalente al I secolo d.C., deriva il toponimo dal nome di una nobile famiglia milanese, quella dei conti Settala, che nel Medioevo possedeva questo territorio e a cui appartennero personaggi illustri, quali San Senatore ed Enrico, che furono vescovi di Milano rispettivamente nel V e VII secolo, e Ludovico, che curò le vittime della peste abbattutasi sul capoluogo lombardo nella seconda metà del Cinquecento. A questo casato si deve il merito non solo di aver fatto costruire importanti edifici, soprattutto a carattere sacro, ma addirittura di aver provveduto alla riedificazione del borgo che, già gravemente danneggiato nel 1036 dalla guerra tra l'imperatore Corrado il Salico e l'arcivescovo Ariberto d'Intimiano, venne completamente distrutto da Federico Barbarossa nel corso delle lotte contro i comuni lombardi. Ai Settala subentrarono i Trivulzio, che rimasero alla guida del feudo fino alla seconda metà del XVII secolo, quando ne cedettero il controllo al marchese Brusati di Torino. Nel 1869 le venne annesso l'allora autonomo comune di Premenugo. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano la parrocchiale degli inizi del XII secolo, nella quale sono conservati preziosi dipinti dello stesso periodo, e la torre di un palazzetto del 1100, in località Cascina Castello.

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento nella zona dei resti di un'antica strada risalente al I secolo d.C., deriva il toponimo dal nome di una nobile famiglia milanese, quella dei conti Settala, che nel Medioevo possedeva questo territorio e a cui appartennero personaggi illustri, quali San Senatore ed Enrico, che furono vescovi di Milano rispettivamente nel V e VII secolo, e Ludovico, che curò le vittime della peste abbattutasi sul capoluogo lombardo nella seconda metà del Cinquecento. A questo casato si deve il merito non solo di aver fatto costruire importanti edifici, soprattutto a carattere sacro, ma addirittura di aver provveduto alla riedificazione del borgo che, già gravemente danneggiato nel 1036 dalla guerra tra l'imperatore Corrado il Salico e l'arcivescovo Ariberto d'Intimiano, venne completamente distrutto da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> nel corso delle lotte contro i comuni lombardi. Ai Settala subentrarono i Trivulzio, che rimasero alla guida del feudo fino alla seconda metà del XVII secolo, quando ne cedettero il controllo al marchese Brusati di Torino. Nel 1869 le venne annesso l'allora autonomo comune di Premenugo. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano la parrocchiale degli inizi del XII secolo, nella quale sono conservati preziosi dipinti dello stesso periodo, e la torre di un palazzetto del 1100, in località Cascina Castello.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di strutture di rilievo: le uniche attività del genere che si svolgono localmente sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno e basata su coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi e foraggi, conserva un ruolo importante; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da varie aziende operanti nei comparti automobilistico, chimico, dell'estrazione di petrolio greggio e gas naturale e della produzione di gas; a queste si affiancano fabbriche del vetro e di prodotti petroliferi raffinati. Il terziario si compone della rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali sono presenti il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive assicurano possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di strutture di rilievo: le uniche attività del genere che si svolgono localmente sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno e basata su coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi e foraggi, conserva un ruolo importante; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da varie aziende operanti nei comparti automobilistico, chimico, dell'estrazione di petrolio greggio e gas naturale e della produzione di gas; a queste si affiancano fabbriche del vetro e di prodotti petroliferi raffinati. Il terziario si compone della rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali sono presenti il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive assicurano possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare la Riserva "Sorgenti della Muzzetta", ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al buon livello delle sue attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione, agevolata da un buon sistema di collegamenti, si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi meritano di essere citate la sagra dei Sifulin, che si svolge la seconda domenica di febbraio, la rassegna "Vivere Settala", che si tiene a giugno, la festa sull'aia, che ha luogo a settembre, e le diverse manifestazioni che si svolgono nella località di Caleppio per tutto il mese di ottobre. Il Patrono è Sant'Ambrogio, la cui festa viene celebrata la prima domenica di settembre con una fiera tradizionale, con la partecipazione degli sbandieratori e con intrattenimenti vari.

Non può essere considerata una meta turistica, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare la Riserva "Sorgenti della Muzzetta", ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al buon livello delle sue attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione, agevolata da un buon sistema di collegamenti, si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi meritano di essere citate la sagra dei Sifulin, che si svolge la seconda domenica di febbraio, la rassegna "Vivere Settala", che si tiene a giugno, la festa sull'aia, che ha luogo a settembre, e le diverse manifestazioni che si svolgono nella località di Caleppio per tutto il mese di ottobre. Il Patrono è <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, la cui festa viene celebrata la prima domenica di settembre con una fiera tradizionale, con la partecipazione degli sbandieratori e con intrattenimenti vari.

Località

Caleppio, Cascina Calandrone, Cascina Cassinetta, Cascina Castelletto, Cascina Conighetto, Cascina Gaita, Cascina Nuova, Case Clur, Premenugo

Caleppio, Cascina Calandrone, Cascina Cassinetta, Cascina Castelletto, Cascina Conighetto, Cascina Gaita, Cascina Nuova, Case Clur, Premenugo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Settala rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.